Antico reliquiario
Testo di bella ciao e di Giovinezza
Missione compiuta. Le reazioni alla proposta di fare cantare a San Remo Bella ciao e Giovinezza, “ solo in quanto belle canzoni,
canzoni della nostra storia” , è avanti agli occhi di tutti e la
dice lunga su questo infelice paese che si chiama Italia, un Paese
ancora senza storia, e questo è un fatto e le reazioni ce lo
sbattono in faccia, che nessuno finga di non aver capito per favore.
Che il CDA si sarebbe opposto era scontato e conta poco o
nulla , contano le reazioni , le dichiarazioni,la paura che ancora fa
il nostro passato e mi chiedo sulla paura cosa si può fondare?
Un bel nulla, che è presso a poco quello che ci ritroviamo oggi, e
non per colpe specifiche bensì diciamo corali, di una società
zoppa e immatura, quella Italiana.
Morandi così racconta lo psicodramma a radio 105 : "Porteremo
2 canzoni per artista, una nuova e una pei i 150 anni d'Italia -
afferma Morandi a Radio 105 -. Da lì è nata la polemica perché io
ho citato 'Bella Ciao' e Mazzi ha ribattuto 'Giovinezza'. Ma per dire
mi piacerebbero anche la 'Canzone del Piave' o 'Addio Lugano Bella',
che era la canzone degli anarchici. E non credo che canzoni di più
cento anni fa dovrebbero farci paura".: "Il significato è
artistico e non politico. Se vogliamo cantare canzoni della nostra
storia non dobbiamo aver paura di cosa rappresentano ma dobbiamo
tener conto dell'importanza artistica che hanno avuto e che hanno. Il
pubblico decreterà il vincitore di questa serata-evento".
E già, ma Morandi faceva i conti senza l’oste, parla di
“canzoni della nostra storia “, ma la nostra Storia è nebulosa,
innominabile, ha la consistenza di un morbido elastico,
tirata di qua e di là, torturata, spezzettata, imbellettata o
imbruttita e caricaturata a seconda della bisogna, senza vero
rispetto dei morti, degli ideali, dei sentimenti, povera , triste ed
infelice come la guerra civile negata, come le foto dei tanti morti ,
delle rovine, delle macerie delle case, delle strade e dello
spirito.
Due tra le tante esternazioni in proposito
Afferma Sgarbi, prudente.
''Sono d'accordo perche' si cantino 'Bella ciao' e 'Giovinezza',
ma solo perche' sono due belle canzoni, non perche' sono espressione
di una 'par condicio' ideologica che sarebbe solo una idiozia delle
solite teste di c... Si puo' riconoscere la bonta' della cosa in se',
in quanto si tratta di due canzoni memorabili''. ( adnkronos)
Dichiara Rosy Bindi pasionaria e Vicepresidente Camera e
Presidente Assemblea nazionale del Pd.
''E' davvero triste l'idea di trasformare Sanremo in una ribalta
del peggior revisionismo storico .
Non si poteva trovare modo peggiore di trasformare la storia in
paccottiglia per celebrare i 150 anni dell'Unita' d'Italia. Bella
Ciao e Giovinezza non sono sullo stesso piano. La prima e' il simbolo
della Resistenza e di chi si e' battuto per la nostra liberta' e la
democrazia, per riscattare l'onore dell'Italia. La seconda era
cantata da chi ha precipitato il Paese nella tragedia della dittatura e della guerra, da chi approvava la vergogna delle
leggi razziali. Mi auguro che nella Rai ci sia il pudore e la
dignita' di ripensare questa scelta grottesca e umiliante
dell'identita' democratica e antifascista del Paese''.
Come ci vedono fuori dall’orticello chiassoso e inconcludente di
casa nostra:
-Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di
fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e
partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai
censimenti.-
Winston Churchill
Innegabile, il trasformismo fa parte
della nostra storia negata, abbracciato al dolore ed alla
disperazione , ai morti ed alle rovine . E in quel grumo di sangue ed
infamie, di eroismi e viltà, non si è voluto mai davvero guardare
fino in fondo, mettere ordine . Il fascismo ci ha segnato tutti anche
noi che l'abbiamo vissuto anzitutto dai racconti sussurrati in casa,
dai silenzi dolorosi. Un lutto , questo è rimasto, un lutto non
elaborato, un nodo di dolore che non si vuole ancora sciogliere. Ci
hanno consolato, ci hanno regalato sospiri e rassegnazione, a
carrettate, questo i preti, questo la cultura dominante. Ma dal
fascismo di Mussolini, dal nazifascismo degli occupatori tedeschi, ci
hanno messo sotto il calcagno di un nuovo fascismo , quello
dell'antifascismo, che poi risulta infatti pieno di vecchi fascisti
veri.
Questo ha permesso che non si
evolvesse una cultura per l'uomo, finalmente. Una cultura che ,
come evidenzia nei suoi scritti Vittorini, insegnasse all'uomo a
reagire, che lo proteggesse dalle sofferenze: dallo sfruttamento,
dalla schiavitù, dalla oppressione del Potere.
Se siamo stati
abbandonati nelle mani di Cesare, per usare il termine di Vittorini,
se ci hanno consolato, ma ci hanno lasciato nelle mani di Cesare,
all'epoca: Pirelli, Valletta, Donegani, per intenderci, è anche
perchè la cultura non ha voluto nè saputo incidere sulla società.
Vittorini scriveva nel 45 e notava che appunto una cultura fallisce
se non si identifica con la società dalla quale deve trarre i
valori. Osservando, arrivando a comprendere i disagi e le sofferenze
che l'uomo patisce, deve arrivare a elaborare i valori, le esigenze,
le linee guida, non per consolare o peggio distrarre l'uomo, bensì
per dare all'uomo i mezzi il supporto, la forza sociale per non farsi
fare schiavo, suddito.
Ma diciamolo, se la cultura si fa
serva e concubina del Potere , cosa altro può fare per noi oggi e non
regalarci prodotti mediocri che servono solo ad addormentare le
coscienze, a lenire, appianare o al massimo inscenare sterili
proteste con evidente scopo catartico perchè nulla cambi? Simile
cultura non può che voler conservare il passato, ingessarlo ed
immobilizzarlo per l'eternità, simile cultura non permetterà mai
che si canti su di un palco una canzone che si vuole sacra,
sacralizzata e messa in una teca polverosa, al massimo tirata fuori
se e quando serve , come le ossa dei santi. Reliquie da nasconder
negli scantinati a significare che ancora il lutto non è stato
elaborato perchè così si vuole, perchè così' a qualcuno fa comodo.
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1. italiani senza testa propria Scritto da
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, il 04-11-2010 19:02 Franco, certo che dobbiamo sembrare ben strani fuori dal Paese. Io credo che ai poveri italiani abbiano lobotomizzato il cervello da tempo e con tenacia. Il fatto , sono convinta, affondale radici non solo nel carattere del popolo, ma nella volontà criminale e non ritirirò mai il termine CRIMINALE di quattro sciamannati che da fascisti puri e duri si sono all'ultimo momento mascherati da resistenti, hanno preso, avendo loro le chiavi di quel po' di cultura, meriti e onori spodestando i veri resisitenti, quelli che andarono sui monti a vender cara la propria pelle senza farsi scudo di donne e bambini. Come capire chi fece cosa, se di quei fatti ti viene fornita una "versione ufficiale" vomitata da chi ha tutto da guadagnare e nulla da perdere nel sienzio? Gli Italiani sono stati derubati anche della Storia. I libri di scuola sono stati purgati epiurati, conformati e non saranno delle voci isolate che potranno fare cambiare questA situazione. E poi, e questo è importante: un paese diviso è un Paese che penserà a lotte senza nè capo nè coda, che si basano su fatti remoti, in questo modo non si applicherà a capire il presente ed a pianificare il futuro. E' stato facile lasciarci in mano al potere economici di 4 o 5 famiglie predone e dei loro servi. Qualche finta opposizione, cortei, scena , solo scena perchè nulla cambiasse, e siamo servi Franco, solo servi da spremere, anche per questo c'è tanta corruzione e tanta insofferenza ai dictat di uno Stato che ci è nemico nei suoi gangli più importanti, tutti o di stampo sovietico o al massimo fascista nel senso peggiore, che è la stessa , stessissima cosa. Uno Stato senza anima , del quale ci mettono in tv rappresentazioni, teatro: Napolitano che pontifica, ieri era Ciampi, l'uomo delle Banche, pensa tu, era quasi il meno peggio, come il meno peggio è Napolitano, uno che diceva che gli Ungheresi meritavano di esser ammazzati e sterminati e schiacciati dai carri armati, una vergogna tutta dei comunisti italiani.Trasformisti ed opportunisti di ogni colore ci hanno chiuso in una tela di ragno, ci hanno escluso da ogni realtà e quindi dalla comprensione e dalla difesa die nostri diritti di uomini, di lavoratori, di cittadini. Come ho ricordato il picco è cominciato, come ben vide Pasolini , alla fine del 68, il potere economico.. ma si deve vedere soprattutto fuori italia, chi e come ha appoggiato quei viscidosi italiani che hanno voluto vendersi il Paese per il potere di 4 sciamannati senza patria e senza onore, Pasolini additò Confindustria e le Multinazionali, poco dopo, fu ucciso https://www.maristaurru.com/index.php/Articoli/-Crisi-come-uscirne-realizzando-forse-la-Repubblica-Italiana-che-non-e-mai-veramente-nata.html ciao buona serata e... buon lavoro
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2. Pazzesco. Scritto da
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, il 04-11-2010 18:28 Salve Marista. Tutte le canzoni naziste, cantate ora con altre parole, fanno parte del folklore tedesco, o quasi tutte. All'Inno Nazionale tedesco tolsero la prima strofa, che poteva essere offensiva e indicare uno Spirito territoriale espansionistico, ed ora è l’Inno Ufficiale della RFT. Perfino il Presidente della RFT Herr Walter Scheel negli già negli Anni 60 fece un Disco musicale il cui ricavato fu devoluto per scopi caritativi, nel quale cantava canzoni folcloristiche abusate dai nazisti. Al contrario, penso che canzoni fasciste Faccetta Nera ad esempio, o Fischia il Sasso non andrebbero bene. Bella ciao o Giovinezza invece sì. Perché poi tutti vogliano il Nabucco, che niente, ma proprio niente ha a che veder con il bel Paese non capisco. Cosa c’entra il Fiume Giordano e tutto il resto con l’Italia di Mazzini e Cesare Battisti? Il Piave e il Monte Grappa, invece sì. Ti ricordi della Canzone di Trieste? Le ragazze di Trieste mi pare, fosse il Titolo della Canzone che la Rai trasmetteva negli anni 50. Quella e una bella canzone che parla di Italianità ad esempio, andrebbe benissino a San Remo, non ti pare? Va ben che da buon friulano devo dire che le tose de Trieste le xe tutta una banda de….., penso però che sia una Canzone prettamente italiana. Sembra proprio che gli italianucci capitanati da persone come la Bindi, con tutte le loro piccolezze, nella loro piccolezza, siano anche un Popolo di pericolosi bigotti e senza ideali e Storia. Mi hai dato un’idea, devo solo finirla, da due gioni ero in un vicolo cieco e cercavo spunti per uscirne, ora sò cosa volevo dire. Intanto come preludio prova a rileggerti la mia mia LfG dove parlavo del lato buono degli Italiani. Ciao Franco
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