"Sapersi esprimere e
metter bene le parole ti aiuta a non lasciarti mettere i piedi sulla
testa, studia!", me lo raccomandava una mia nonna
che racchiudeva in sé saggezza e dignità
contadine. In parte nonna aveva ragione:
devi conoscere il gioco delle parole, i
significati tutti, le sfumature e soprattutto, come metterle in ordine
quelle
benedette parole, basta poco ed il bianco diventa grigio e da lì a
diventare
nero il passo è breve, e un male intenzionato, se vuole, ti ha
fregato! Quindi, se sai giocare con le parole, un pizzico di potere in
più , lo hai.
Un frasario semplice , ma efficace, quello della nonna pugliese, aveva pienamente ragione, un medesimo
episodio può esser esposto in 100 modi, senza che si possa dire che uno di quei 100 modi sia menzognero. La
abilità sta tutta nel mettere insieme le parole di modo che
la esposizione indirizzi la opinione verso il porto che ti piace.
Il ricordo di tali raccomandazioni mi si è presentato netto e vivo leggendo il virgolettato su
Repubblica che riporta in parte la dichiarazione
di Ignazio Marino del Pd, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, Commissione Parlamentare che si è dovuta pronunciare "sull'efficacia,
l'efficienza e l'appropriatezza" delle cure prestate a Stefano Cucchi, arrestato per possesso di 18 grammi di hascisc nella notte tra il 15 e 16 ottobre, e morto
meno di una settimana dopo, in circostanze
da appurare, ma certo dopo aver subito
pestaggi ed essere stato privato di diritti civili ( chiamare il proprio
avvocato e i parenti ) e delle cure mediche
necessarie . Questi gli stralci della dichiarazione certo tecnicamente corretta del dottor Marino, pronunciata
al termine della riunione che ha portato all'approvazione del documento che
sarà trasmesso alla Procura ed è ora nelle mani del presidente del
Senato, Renato Schifani.
Ignazio Marino sa usare le parole, le sa mettere bene
nell'ordine giusto, le pesa e le lima, e nel suo incontro con la Stampa ci dimostra che dello scempio
di una giovane vita si può burocraticamente parlare, alleviando,
smussando, evitando persino la cruda
tecnicità, ma usando il meglio della indeterminatezza del linguaggio che la burocrazia sa usare da sempre per descrivere i propri errori/orrori.
"Siamo arrivati a conclusioni molto chiare
- afferma Marino -. A Stefano Cucchi, probabilmente, (sic) sono state inferte
lesioni traumatiche che non sono la causa diretta della morte. Che è avvenuta
per disidratazione, legata alla volontà di Cucchi di richiamare su di sé
l'attenzione dei suoi legali e del mondo esterno". ( Un egocentrico con la volontà di attrarre la attenzione o un ragazzo solo , ferito a cui impedivano di chiamare gli avvocati?)
Marino ricorda anche che la morte di Cucchi è dipesa, oltre che dalla
disidratazione, anche dalla "eccessiva perdita di peso, 10 chili in 6
giorni". Poi ammette:
"a detta dei nostri consulenti sarebbe servito un più
attento monitoraggio delle condizioni cliniche". Ed ancora: " 'qui c'e' la
sensazione forte della commissione che abbia prevalso la questione degli
aspetti cautelativi rispetto a quelli sanitari'."
Che dire? Molto ci sarebbe da dire, altro che più attento
monitoraggio delle condizioni cliniche, e soprattutto resta indigesto il senso
, il significato della frase: " 'qui c'e' la sensazione forte della
commissione che abbia prevalso la questione degli aspetti cautelativi rispetto
a quelli sanitari'."
Riportiamo i fatti : Cucchi viene arrestato per possesso di 18 grammi, dicansi 18 grammi di hashisc
Di quali aspetti cautelativi si sta parlando quando in quel
letto di ospedale viene deposto un ragazzo magro e con le ossa rotte dai
pestaggi? Immagino la forza d'animo che debbono avere i parenti di quel
povero Cristo in croce a dover oltretutto leggere o ascoltare in tv
certe cose.
Non mi aspettavo un
comizio , né una aperta reprimenda da parte del senatore PD, né un giudizio
qualsiasi, c'è la magistratura per
giudicare e fare chiarezza.
Ma dal Medico Ignazio Marino, dall'Uomo Ignazio Marino, dal
Cittadino Ignazio Marino, mi sarei aspettata che quei fatti venissero esposti per quello
che sono, che almeno di fronte a questo
giovane morto , a questo scempio belluino, l'abile gioco delle parole
del politico, dell'uomo di cultura, del collega, ... lasciasse il posto alla nuda
verità di quelle orbite torturate di quel corpo lignificato che la foto ci mostra . Poche parole mi aspettavo, senza passione certo come si addiviene ad una Commissione tecnica, ma appunto, senza uso di lima che smussa. Vorrei potermi dimettere dall'essere
Italiana .
Adriano Sofri su Facebook
"Eludendo una scrupolosa vigilanza, Stefano Cucchi, subdolamente, si suicidò per sete"
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1. Omincidio colposo. Scritto da
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, il 18-03-2010 23:05 Saleve Marista. la foto di quel corpo strazziato elude un cieco, non un vedente. La voce di un Uomo morente elude un sordo, non un udente. Pensa un po' tu, è la prima volta dopo un' eternità che questa sera pregai per qualcuno. Sono stai emessi degli avvisi da gazanzia verso i medici e i suoi aguzzini? Salutönen
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