Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Marista
HomeArticoli Svezia: addio disinibizioni basta topless e arriva il burkini
Svezia: addio disinibizioni basta topless e arriva il burkini
Scritto da Marista Urru
venerdì 24 luglio 2009
nonrhotic, il sito da cui ho preso questa grottesca immagine, che non è uno scherzo purtroppo, Europa, addio!
Questa foto davvero
tra l'assurdo ed il ridicolo
sarebbe il burkini consigliato a Malmo Svezia : la minoranza di musulmani presente nella terza
città svedese, minoranza che
silenziosamente sembra prepararsi
a diventare maggioranza, si trova a disagio di fronte alla disinibizione degli svedesi, ed a loro volta gli svedesi
sentono forte il disagio per esempio di recarsi in piscina liberi come un tempo, fare il bagno in
topless in luoghi in cui si recano
giovani musulmani e anche alcune ragazze velate e coperte come mummie.
A Malmo, la città europea con la più alta percentuale di immigrati
musulmani si è arrivati a proporre di vietare il topless con queste precise
parole : "le donne con un costume a due
pezzi devono indossare il pezzo superiore".
Il gruppo femminista ha sollevato
la questione della uguaglianza fra i sessi ed ha ottenuto che il topless non
venisse bandito esplicitamente, vedesi, vanno rispettate, e ricordano che i bimbi al
mare andavano nudi e che il topless era la norma, qualcuno esplicito chiede che
se musma lo è stato nei fatti, nessuna ha più il
coraggio di mettersi a seno nudo, il come ed il perché lo
comprende bene qualunque giovane e meno giovane donna si trovi per esempio a
dover passare in certe strade di Roma, la poveretta sa bene che orribile sensazione di disagio
provocano certe occhiate lunghe ed ironiche
ed anche
se dentro ti ribelli , mi scriveva una giovane amica tempo fa, coprirsi
non basta," senti che devi "sparire" per non sentirti violata".
Le nostre tradizioni locali , si lamentano gli sulmani e bigotti locali si sentiranno sconvolti, potranno andarsene e
non tornare più. Ed è quello che pensano molti anche da noi, quale masochismo,
quale folle stupidità ci spinge ad
abbandonare i nostri usi e costumi per arrivare a pensare , sia pure per un
attimo, di ridurre le donne a surreali paralumi?
Follia pura, sonno della ragione , del buon senso, fine dell'orgoglio
di essere Europei.
Ma spulciando per il web trovo una più
realistica "creazione" di Ahiida
Zanetti, ragazza australo-libanese di religione musulmana, che racconta:
"Andavo spesso in spiaggia vestita con abiti normali, jeans e maglietta di
cotone, ma nuotare in quelle condizioni era molto difficile", da qui l'idea
vincente sembra, di studiare un capo che
permettesse anche alle musulmane dii
fare il bagno, ed è nato questo burkini :
in poliestere questo costume ha infatti, tutte le caratteristiche tipiche
del costume da bagno: leggero, aderente, facile da asciugare, ma non lascia scoperta alcuna parte del corpo
tranne che le mani, i piedi ed il viso.
Il velo, è stato sostituito da un cappuccio
allungato che copre completamente i capelli, proteggendoli anche dall'acqua
salmastra.
Pare che la giovane Ahiida ne abbia venduti almeno 9000.
Finchè l'uso di questo costume resta una
opzione che liberamente potranno scegliere le giovani musulmane, mi sembra si rientri
nella sfera della personale libertà , credo che l'importante sia non
debordare fino a limitare sia pure con atteggiamenti
striscianti, le libertà altrui come parrebbe stia avvenendo in Svezia