Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Foto: Polizia giudiziaria della Guardia di finanza
Una estate calda, anzi caldissima: tutti hanno qualcosa da rivendicare. Ora il sindacato dei magistrati è in agitazione e porta avanti diverse richieste e proteste, e proteste dei magistrati trovano ampia cassa di risonanza su tutti i giornali, mentre contemporaneamente un sindacato di polizia espone il disagio che la polizia in genere soffre, ma non mi sembra che gli sia dia nè ascolto, nè tanto meno ospitalità nella stampa del Potere, nel mio piccolo li voglio aiutare.
Centro studi Polizia Nuova - La polizia non è più autonoma e indipendente
Il Centro Studi Polizia Nuova, a seguito di una attenta analisi
realizzata sulle competenze e su quanto stabilito con il Nuovo Codice
di procedura penale, vuole informare i cittadini della grave e
pericolosa condizione in cui si trova la Polizia di Stato insieme a
tutte le altre Forze di Polizia.
Con questo Codice di procedura e le ultime decisioni in merito sono
state annullate l’indipendenza e l’autonomia delle Forze di Polizia.
Questo, che già di per sé riveste una gravità inaudita e desta ancora
forti perplessità e preoccupazioni, è stato seguito dal depotenziamento
generale, dallo svilimento di Ruoli e Funzioni, come quella dei
Questori, e da un lento annientamento di tutte le competenze che sono
state passate anche alla Polizia Locale che non è, in assoluto,
strutturata ad impegnarsi in quei nuovi difficilissimi compiti e
attribuzioni.
Come può, ad esempio, il Comune di Napoli, con il disastro gestionale,
i continui ed orribili scandali e l’enorme sequela di arresti, potere
gestire poteri di Polizia?
Come risultato si è solo attenutoIL BLOCCO TOTALE DELLE ATTIVITA’ CHE
UNA VOLTA ERANO DELLA POLIZIA DI STATO tanto che la percentuale di
essere controllati, a livello nazionale, è dello 0,1% (fonte SOLE 24
ORE) .
Adesso l’ultima, speriamo, ferita inferta alle Forze di Polizia è stata
quella di aver demandato la gestione di altri importanti compiti di
Polizia ai Sindaci.
Così si sta lentamente annientando ed annullando la delicata opera
delle Forze di Polizia che, con i loro uomini, già si impegnano con
sacrificio e rischiano la loro vita in modo esponenziale e il loro
lavoro viene, sempre, vanificato con provvedimenti come l’indulto,
l’abrogazione del reato di oltraggio, le migliaia di scarcerazioni
eccellenti e non e tanto tanto altro ancora.
Quel che ha devastato l’immensa opera e i continui sacrifici dei
Poliziotti, dei Carabinieri e degli altri appartenenti alle Forze di
Polizia è stato quello di annullare la loro INDIPENDENZA E AUTONOMIA
affidando il loro “comando” alla Magistratura che, da un ventennio,
sembra sia fortemente impegnata in battaglie non confacenti alle sue
funzioni e competenze arrivando anche a fronteggiare, in modo
preoccupante, la sovrana volontà popolare tanto che lo sfacelo
Giustizia è sotto gli occhi di tutti e per il quale è dovuto
intervenire il Presidente della Repubblica oltre all’Unione Europea con
le sue tante sanzioni ed i richiami che, ormai, non si contano più.
Il Centro Studi Polizia Nuova chiede l’intervento urgente del Signor
Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio affinché si
ritorni alla SEPARAZIONE DELLE ATTRIBUZIONI E DELLE COMPETENZE DEI VARI
ORGANI per preservare e tutelare l’Ordine democratico e per evitare che
uno dei poteri dello Stato sovrasti e comandi su tutti gli altri.
IL FONDAMENTO COSTITUZIONALE VUOLE CHE RESTINO SEPARATI TRA LORO IL
POTERE LEGISLATIVO, QUELLO GIUDIZIARIO E QUELLO ESECUTIVO (le Forze di
Polizia).
Oggi, invece, abbiamo il potere Giudiziario che controlla quello
esecutivo (le Forze di Polizia) e, quindi, controlla l’ITALIA INTERA!
Occorre un urgente e decisivo intervento per porre immediatamente
rimedio a questo che potrebbe diventare un preoccupante, vero e serio
pericolo per la democrazia.
Il Cittadino, la Società Civile, l’Ordine Democratico hanno bisogno
delle garanzie Costituzionali e non si può assistere che le sorti
dell’Italia democratica vengano decise da qualcuno che non ha il
consenso democratico.
02 luglio 2008 Il Vice Direttore
DI MARIA Pasquale