Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Stamane a Piazzale Aldo Moro ho trovato un sacco di manifesti come questo:
Sotto braccio, poi, avevo uno di quei giornali di Free Press, nello
specifico City, in cui, a pagina 19 si raccontava proprio di quanto
avvenuto a la Bufalotta, dove ieri mattina è avvenuto lo sgombero di
uno stabile che era stato abusivamente occupato. Ci sono stati nove
arresti e molte persone, fra abusivi e forze dell'ordine, si sono fatte
male. Il problema è questo: gli appartamenti che sono stati occupati,
erano già stati acquistati da persone che avevano versato un 20% di
anticipo. Gente che si è indebitata con le Banche per poter acquistare
questi appartamenti che non superano i 90 metri quadri (i più piccoli
erano di soli 50 metri quadri, della serie: stiamo attenti a non fare
un secondo figlio che non ci sta lo spazio).
Siamo al colmo: chi si può permettere una casa che supera i 90
metri quadri e che può pagarla tutta intera, senza mutui e rate, guarda
caso non deve temere che qualche abusivo, sicuramente bisognoso, gli
possa occupare l'appartamento. Chi, invece, ne compra una, prosciugando
i propri risparmi e accendendo mutui che comportano ipoteche e rate dai
1000 ai 1400 euro mensili (magari anche con tasso variabile), di sicuro
non ha il diritto di dormire sogni tranquilli. Sul Messaggero di oggi
si legge qualcosa che io ritengo indicativo:
"Case da 50, 70 e 90 metri
quadri acquistate sulla carta dal costruttore («perché solo così anche
noi che non potevamo accedere ai mutui diretti dalla banca, abbiamo
potuto ottenere il credito», spiega un acquirente) e che a partire da
domani sarebbero state in consegna."
Queste case sono state acquistate anche da persone che non potevano
accedere al mutuo, questo significa che stiamo parlando di gente che
non ha le credenziali per poter ottenere credito, ovvero: non ha soldi
e non ha garanzie. Quindi la situazione attuale è che se non si ha
denaro, non si ricevono aiuti, in quanto non si è degni di fiducia, e
comunque si trova sempre poco tutelato in quanto facilmente troverà
personaggi prepotenti, pronti ad usare soprusi nascosti con la scusa
della necessità. Gli abusivi della Bufalotta hanno anche affisso degli
striscioni: manifestavano dunque, e invece di prendersela con chi di
dovere, se la sono presa con chi era nella loro stessa situazione,
decidendo loro al posto dei proprietari-indebitati.
Sempre sul Messaggero si legge di "guerra fra poveri": mai come
adesso questa frase è risultata più corretta. Invece di andare ad
occupare la casa dei politici o di "Tarzan", questi signori abusivi
occupano l'abitazione di chi non può arrivare a fine mese, di chi non
ha il diritto di ammalarsi per non perdere lo stipendio, di chi non può
permettersi di fare un figlio perché l'appartamento è troppo piccolo e
perché se va in maternità perde lo stipendio che serve interamente per
il mutuo.
Il 26 Settembre scorso, la Corte di Cassazione ha emesso una
sentenza molto importante, la n.35580, in cui vi si può leggere che "ai
fini della sussistenza dell'esimente dello stato di necessità previsto
dall'art. 54 c.p., rientrano nel concetto di danno grave alla persona
non solo la lesione della vita o dell'integrità fisica, ma anche quelle
situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della
persona, secondo la previsione contenuta nell'art. 2 della
Costituzione[…], fra i quali deve essere ricompreso il diritto
all’abitazione, in quanto l’esigenza di un alloggio rientra fra i
bisogni primari della persona''.
Di sicuro non si può che essere d'accordo con questa sentenza, anche
perché la stessa faceva riferimento a un caso specifico: una madre in
gravi condizioni economiche e con un figlio minorenne a carico, aveva
già fatto richiesta di casa popolare, ma oramai attendeva da troppo
tempo "in lista". La signora, allora, esasperata, ha deciso di occupare
una casa popolare, una struttura statale. Giusto? Sbagliato? Non sono
sicura quanto fosse sbagliato, ma mi rendo anche conto che non siamo di
fronte ad un comportamento lodevole. È pur vero, però, che questa madre
non ha violato una proprietà privata, ma una pubblica...
Il problema delle case popolari non è da poco conto. Le case
popolari ci sono, non serve che ne vengano costruite chissà quante in
più, forse sarebbe meglio usare strutture in disuso come certe case
cantonali o palazzoni inutilizzati come succede con quelli costruiti
per le Poste. C'è poi da dire che comunque queste abitazioni popolari
spesso non vengono assegnate. E quelle che lo sono, non sempre vengono
date a persone veramente bisognose: ci sono famiglie con due stipendi,
e bene "ammanicate" che riescono a soffiare una casa popolare a chi
magari vive di una pensione minima o addirittura di invalidità. C'è
però anche il fenomeno per cui molti costruttori fanno i furbi:
prendono appalti per costruire ufficialmente edifici popolari a cui poi
vengono aggiunti un po' di gessi e qualche mattonella colorata (come è
avvenuto a San Liborio, a Civitavecchia) e magicamente si trasformano
in case da vendere a 250.000 euro, con il tacito assenso dei Comuni. Ci
sono poi tutti quei palazzi popolari che vengono costruiti, terminati e
che poi non vengono assegnati, così che poi divengono proprietà di
Banche che li svendono a furbi privati, i quali a loro volta li
venderanno a prezzi di mercato. Ma, se è per questo, ci sono anche
persone che su Yahoo Answer si chiedono quale sia la modalità per
occupare una casa, e in particolare nella Capitale.
Le amministrazioni pubbliche sono a conoscenza di questi movimenti
illeciti sulla pelle di chi è in lista. Parcheggiate sotto questi
palazzi si possono vedere Mercedes e BMW nuove di pacca, ma la gente
che non ha una casa continua a rimanere in questa benedetta lista.
Alcuni esasperati occupano queste abitazioni, ma le rubano ad altre
persone che sono nelle loro stesse condizioni economiche.
Il signor "Tarzan", invece di buttare benzina sul fuoco e mettere
le persone le une contro le altre, farebbe meglio ad apporre un filtro
fra il cervello e ciò che chiede alla copisteria che paga con il denaro
pubblico. Il signor "Tarzan" aspira a diventare l' Onorevole "Tarzan"
con tanto di stipendio rubato dalle tasche di quelle stesse persone che
aizza a sottrarre case, che siano appartamenti popolari o di proprietà
acquistati previo indebitamento. Invece di occupare le case della
povera gente "Tarzan" potrebbe farci il favore di andare ad occupare
una delle tante case di qualche suo amico politicante, viste che
recente abbiamo "scoperto" (anche se non siamo sorpresi) che ogni
onorevole possiede dalle 4 alle 12 abitazioni, fra cui alcune anche
"popolari". Invece di battersi perché i diritti di chi non arriva a
fine mese continuino a venire calpestati, potrebbe farci il favore di
far si che questo sistema, di "poveri" da una parte e "ricchi"
dall'altra, termini.
Ma forse per chi è cresciuto fra le onorevoli scimmie è chiedere troppo.