Supposta o cetriolo? Scegli in fretta e sarai un bravo medico.
Sconcerto , scoraggiamento , e
risentimento hanno provocato alcune domande presentate agli
aspiranti studenti universitari della Sapienza. Mi raccontano per
esempio che per un corso laddove per essere ammessi era importante
dimostrare conoscenza delle lingue, una domanda cardine verteva su
quante e quali lingue si parlano in un noto locale di Londra. . e chi non conosce quel locale ? Tira ad indovinare.. molto scientifico.. La
logica della domanda , se c'era, è sfuggita a tutti. Eppure c'è
stato di peggio
ed il peggio è stato avallato persino da Frati, il Rettore !!
Repubblica riporta una stranezza
macroscopica: agli studenti che svolgevano il test di ingresso per
il corso in Professioni Sanitarie, tra quiz concernenti Leopardi, Dan Brown, Vasco Rossi, Bill Clinton, la Gioconda e Peter
Pan, hanno aggiunto una chicca:
""Nei pressi del noto liceo
Tacito di Roma si trova la "grattachecca di Sora Maria",
molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare con quali gusti
viene realizzata? Menta, limone, amarena oppure cioccolato?".
Oddio assicurano che vi erano anche
domande sulla fotosintesi, sulla composizione del carbonio, e simili,
almeno attinenti alla materia che chiedono di studiare. Ma Peter
Pan, Vasco Rossie e le grattachecche firmate sora Maria, sembrano
fuor di luogo, anzi diciamolo, sono una follia a voler essere buoni.
Chi ha studiato "attentamente i
quiz?", non la sora Maria per farsi pubblicità, che è la prima
risposta logica che sale alle labbra, ma un folto gruppo di docenti della
facoltà riunitisi in commissione dopo, assicurano, che hanno passato
l'estate a leggere gli inserti dei principali quotidiani "(
altra stranezza inesplicabile!).
La fiera dell'assurdo si arricchisce
delle dichiarazioni del Rettore Frati: "Disorientare fa bene
,Un infermiere o un medico devono saper prendere decisioni rapide
anche davanti a situazioni impreviste o sconosciute". Boh!!
E i fuori sede? Chi è arrivato in
treno giusto per il test da Bari o da Milano come può conoscere la
romanissima Sora Maria? Chiede il giornalista , pronta la risposta
che dovrebbe spiegare l'arcano e che getta chiunque abbia un minimo
di buon senso nello sconforto e nel terrore come possibile futuro
malato : "Il chiosco al Trionfale era solo
un pretesto - precisa Frati - Gli studenti dovevano capire con quali
ingredienti è fatta la grattachecca, così come devono sapere come è
fatta una supposta".
Da non credere!! Non voglio disquisire
oltre sulla imbecillità di dover indovinare il gusto della
grattachecca della sora Maria assurta a simbolo universale delle
grattachecche , di tutte le grattachecche che, secondo gli
illustrissimi Professori della Sapienza , debbono essere al limone.
E
questa pretesa è senza base , sfogliare i giornali per tutta l'estate, non è servita a conciliare gli esimi Prof con la realtà : a me come a molti piace
la grattachecca alla menta, o al caffè e me ne strafrego se la sora
Maria la fa al limone , tanto che e il povero Frati arriva a credere che la
grattachecca abbia come unico gusto il limone!! Ma vi rendete
conto? Secondo Frati gli studenti costretti ad andare a caso nella
scelta degli ingredienti, saranno bravi medici se azzeccano il tasto LIMONE,
somari se preferendo la MENTA, scrivono, menta.. e si pretende di giudicare un futuro bravo medico in questa maniera scema, scema , scema. E che ci azzecca
questo con le supposte non lo capisco se non che una Università
siffatta è un suppostone doloroso da sopportare!
UDU, unione Universitari annuncia che
farà ricorso. Io ringrazio dio e tutti i santi ed anche i diavoli di
non dovere avere a che fare con simili cattedrattici.
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1. senso del dovere Scritto da
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, il 19-09-2011 20:51 Il senso del dovere non esiste più, gli insegnani mediamente, e da tanto tempo, se ne fregano, uno stipendio e la possibilità di arrotondare con incarichi e consulenze.. e questo cancro distruttore è ovunque . La PA è da una parte viziata, dall'altra piena di gente che ci si aspetta faccia, lavori, schiatti per tutti. Un tempo c'era chi lo faceva, ma i tempi cambiano, i giovani d'oggi tirati su da cattivi e mediocri insegnanti a sogni e certezza del posto fisso, raggiuntolo, col cavolo che muovono uno spillo in più. Diciamo che la burokrazia si sta autodistruggendo, dobbiamo solo aspettare, e sperare che si sbrighi a fare il botto! Complimenti a tuo figlio comunque che, conoscendoti , di sicuro si è impegnato al meglio e con senso del dovere. Un bacione Marista
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2. test di accesso Scritto da
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, il 19-09-2011 19:40 tesi finale: anche questa una stranezza... la commissione, durante l'esposizione delle tesi dei laureandi in informatica, non dico dove (CA) erano impegnati nell'ordine: 1 giocare a un videogioco col cellulare, una a parlare al cellulare, un'altro farsi i zzi suoi guardando le nuvole dalla finestra. I laureandi sudati, qualcuno emozionato, una ragazza sparava slide e sparava parole inframmezzate da sospiri schlerava, se andavo io e parlavo di mucche finte in farmville mi laureavano con 110 lode bacio accademico e slinguazzata nelle tonsille.
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3. Pazzesco Scritto da
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, il 09-09-2011 23:00 Salve Marista. Non vitae, sed scholae discimus - Nicht für das Leben, sondern für die Schule lernen wir. Seneca, Epistulae XVII, 106, 12 Una frase a doppio taglio degna del Seneca così come interpretato dal DE SICA nazionale, direi. Insomma a pensarci bene magari La Sapienza ha ragione, vedendo i risultati sembra veramente che in Italia si studia solo per un pezzo di Carta, non per imparare, a trovare il posto giusto di eccellenza giusto poi, per molti ci pensa Brunetta o la Pipa di Pertini, gli altri si attaccano la Tram o diventano radicali e giocano a fare i Comunisti, i sindacalisti, o magari diventano Professori come Diliberto und grandi filosofi come Eco, o vanno a fare i Medici negli Ospedali ad ammazzare Pazienti e Bambini. Quelli che veramente poi hanno studiato e sanno, quelli emigrano, o chi può manda i suoi rampolli direttamente a studiare all’Estero und gli scemi dall’estero vengono a studiare in Italia. Un piccolo fanfarone Pugliese a Monopoli/Bari un giorno addirittura mi chiese se gli Istituti Tecnico-Nautici in Germania erano efficienti e capaci tanto quanto quelli Italiani. Ho capito perfettamente cosa intendi dire Marista, e mi posso immaginare quanto di faccia arrabbiare o ti dispiaccia il dover sentire che domande tra le altre pertinenti, fanno agli esami di ammissione, all’Università dove anche tu hai studiato. Forse la soluzione per evitare un domani la Gente sbagliata al posto sbagliato sarebbe quella adottata in Germania, vale a dire il Numero chiuso, limitato solo agli studenti che hanno superato a pieni voti la Maturità.
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