Una crudele tagliola, rappresenta bene a me pare il sentire dei popoli intrappolati con destrezza in una infinita deprivazione dei loro beni per conferirili a Banche e speculatori. Su questo aggiungiamo il comportamento sconsiderato dei politici che ci debbono condurre al macello, senza che ce ne rendiamo troppo conto..
Molti nei giorni scorsi hanno letto e
condiviso i numerosi post risentiti contro la Bild - Zeitung che
aveva letteralmente preso in giro le atlete olimpioniche meno
avvenenti ed era stata particolarmente sgradevole con la nostra
capitana della squadra di pallanuoto. Tra i blogger che hanno
reagito sentendosi offesi c'ero anche io QUI
Comunque ho ricevuto in proposito un
commento al post che trovate in calce allo stesso, ed una mail
dalla Germania che mi critica con deciso garbo per il tono , e che
porta argomentazioni valide, mio malgrado, alla convinzione che
questo rimpallarsi di accuse fra i popoli, non solo non è
produttiva, ma se mai è cosa dannosa, tanto più aggiungo io, che
a ben pensarci questi sentimenti di fastidio di un popolo contro
l'altro , derivano direttamente dall'atteggiamento assai poco
lungimirante dei rispettivi politici, ci cui pare anche inutie disquisire tanto offensivo per noi è il modo con cui tentano di farci ingurgitare la sbobba scelta contro di noi popoli europei. Per completezza
dell'argomento, sia pure datato, vi riporto “il carteggio”, le mail che ci siamo scambiati con Daniel Abbruzzese, che mi sembra aprano una possibilità di spiraglio almeno per uanto riguarda le relazioni fra popoli accomunati da questa triste deriva della storia.
Certo popolazioni unite potrebbero arrivare ad essere molto più consapevoli del furto di libertà e di risorse che stanno subendo!
Gentile Signora Urru,
Ho provato a lasciare un commento al suo
post che commentava con toni risentiti degli articoli apparsi sulla
Bild-Zeitung, ma, non so esattamente per quale motivo, non sono
riuscito a postarlo. Poco male. Provo a farle pervenire le mie
impressioni, insieme a qualche consiglio, in via privata. Vede, sono
molto impressionato dai toni critici nei confronti dei Tedeschi che
sempre più spesso trovo su molti blog e siti di informazione
italiani. Mi sembra che ci sia un errore di fondo non solo
anacronistico, ma decisamente pericoloso: un popolo non corrisponde
al modello economico in cui è costretto a vivere - la Merkel non è
la Germania, e neppure i Tedeschi (e questo farebbero bene a tenerlo
presente, sarà d'accordo con me, anche le testate "autorevoli").
Allo stesso modo, Monti non rappresenta in alcun modo gli Italiani,
così come essi non sono rappresentati da Balotelli, da Fabrizio
Corona, dalla Repubblica o dal Giornale. E, per proprietà
transitiva, la Bild non è in alcun modo rappresentativa della
cultura o del popolo tedesco. Le dirò di più: la Bild, pur essendo
il quotidiano più letto, soprattutto negli strati sociali meno
benestanti, è da sempre uno dei quotidiani più controversi del
panorama tedesco. Nessuno, neanche i suoi affezionati lettori, prende
realmente sul serio la sua retorica becera, reazionaria e populista.
Essa viene considerata come un vizio di forma, i cui effetti,
tuttavia, si fanno sentire in una semplificazione della realtà. Per
fare un paragone, si potrebbe parlare dei programmi della De
Filippi... E, mi creda, una popolazione che, in vasti strati, è
stata costretta all'abitudine di vivere con 400 euro al mese, a tutto
pensa, meno che a sentirsi "il primo della classe".
A
proposito della Bild-Zeitung, le consiglio caldamente la lettura di
un romanzo di Heinrich Böll, quell'"Onore perduto di Katharina
Blum", che illustra la celebre e tragica querelle tra il Premio
Nobel per la Letteratura e il tabloid conservatore, e che forse Lei
conoscerà già, essendo stato Böll uno degli scrittori più
apprezzati nei decenni scorsi, anche in Italia. Forse neanche questo
scrittore è più rappresentativo della cultura tedesca, purtroppo,
ma, se non altro, è di qualche decennio più attuale del buon
Goethe. Mentre scrivo, mi viene il dubbio se abbia ancora senso
parlare di culture nazionali, nel momento in cui un pensiero unico,
sintesi della cultura pop americana e di quella più retriva
dell'Europa, ha triturato ogni dettaglio, restituendocelo in
chiacchiere... Ma rimaniamo al tema, e ripartiamo dalla speranza che
il legame tra popoli vicini sia più forte del dominio che vorrebbero
imporci.
Cordialmente
Daniel Abbruzzese
Gentile Signor Abruzzese,
ho davvero apprezzato molto la
sua mail, e visto che sua intenzione era di renderla pubblica, la
posterò io stessa a suo nome stasera nei commenti, e
domani, se mi darà un cenno di consenso, come post. Le
sue argomentazioni sono più che ragionevoli e mi sembra
giusto dar loro quella visibilità che posso.
Conosco
alcuni Tedeschi e per mia fortuna sono persone sulle quali
non credo nessuno potrebbe aver alcunchè da ridire. Ma ammetterà
che le dichiarazioni dei politici, e peggio, dei
burocrati tedeschi e non solo, possono provocare reazioni di
intolleranza anche ad un santo, figurarsi a chi come noi Italiani si
sente sbeffeggiare, insultare e non solo in questo
frangente. Son molti anni , ma passando per la Germania con mio
marito decidemmo di non fermarci e proseguire oltre, i soliti ragazzi
di strada, assai poco rassicuranti, ci avevavo presi di mira solo
perchè Italiani. Sciocchezze? Non tanto, mi risulta che
son cambiati poco da allora. Anche noi abbiamo le nostre periferie, i
nostri ragazzi abbandonati, i nostri anziani ridotti a meno di 400
euro al mese , ma le assicuro che se non ci avessero provocato , i
nostri toni sarebbero stati ben altri. Oggi è un gioco di politici
di poco valore? Forse, ma nessuno dei nostri politici, che pure
valgono poco, si è mai permesso di usare simili toni con nessun
popolo. Sia pure in minima parte io temo che i politici esprimano il
sentire di una nazione. I nostri non son santi e non son mammole,
ma non si son permessi di strapazzare nessuno fuori dai
propri confini. Più ancora che gli inganni economici di
questa finta crisi di cui dovrebebro rispondete tutti, banche ,
burocrati e politici di tutti i paesi, ci ha disamorato del progetto
europa il clima di inimicizia che si è instaurato fra i
popoli, e non è partito dall'Italia.
Certo , queste
possono essere e probabilmente dovranno essere questioni
di nessuna rilevanza, essendo più naturale e logico unire i popoli
in un comune progetto. Al momento ammetterà che sembra utopico,
eppure io avevo aperto il mio sito ad un italiano in Germania che
scrivesse brevi post sulla Germania, proprio per mettere
la mia piccola tessera pro amicizia, immagini come son rimasta delusa
quando è sembrato anche lui aver subito l'influsso del clima anti
italiano.
Leggerò appena possibile il romanzo che mi
consiglia. Spero davvero che noi tutti si riesca a mantenere non solo
il ricordo delle rispettive culture nazionali nel rispetto delle
culture altrui, ma che si sia capaci di non farle
morire.
Cordialmente
Marista Urru
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