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Una favola moderna : l'Europa che non c'è , i cappellai matti , i castelli in aria, il totem sacro PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 17 novembre 2010


L'Europa che non c'è:  Europa, uno strano fenomeno di cui si parla molto,  e di cui poco si sa, un po' come l'isola che non c'è.

Tanto che se tu cittadino comune, preso dalle mille ambasce che comporta il vivere nel caos truffaldino del paese di pulcinella e pantalone, provi a giocare per una volta , e fai il vecchio gioco di pronunciare la parola "Europa " ad alta voce, e la ripeti, facilmente ti potrebbe capitare di renderti conto del fatto che in realtà questa parola evoca solo concetti astratti, al massimo la pagina di un Atlante, ma tu , ammettilo, non sai davvero bene di che cappero stai parlando.

 

 

 

Se ti concentri , ti potrebbero cadere addosso mille immagini: l'enorme Parlamento Europeo, intento in surreali disquisizioni per stabilire le regole apparentemente folli sulla giustamisura di fave piselli e pomodori, ed ecco che tu ingenuamente ti immmagini dei signori giuggerelloni ed un poco mattacchioni, degni epigoni del cappellaio matto.

 

cappellaio matto

E già sei in errore, quei signori da tutti noi derisi, sapevano bene che cosa stavano facendo: facevano il loro sacrosanto lavoro, preparavano la strada al mercato, il guaio era che si affannavano per il mercato di una Entità inesistente, L''Europa che non c'è, un po' come l'isola di  peter pan , in realtà gli illustri stavano  sottomettendo  l'economia agricola dei vari Paesi agli interessi delle  multinazionali, ma a te povero contribuente da tosa, non lo raccontava nessuno, e mentre ti sfiancavi tra file, scartoffie, cartelle pazze, e conti che non tornavano mai, e magari distrattamente ti chiedevi che senso aveva pagare anche quel carrozzone di strampalati misura cetrioli, lo scemo inconsapevole, eri tu.

Dal canto dei tecnoburocrati, il senso c'era tutto, solo che tu non eri messo in grado di sapere.. al contadino, non fare sapere.. come gli freghi il podere. Giusto,no? E intanto cresceva la tela della burocrazia europea, prendeva spessore, fra lieti auspici, la Commissione Europea.

In realtà la gente comune, presa dalla fatica di metter su il pranzo con la cena e dalla paura fottuta di nuove tasse, ancora non sa a che serve, e potrebbe anche non fregargliene niente, solo che , se facesse una qualche ricerchina, potrebbe scoprire delle cose interessati.

La Commissione è composta da un individuo per Stato membro, condicio sine qua non : il prescelto deve essere completamente indipendente dai governi nazionali che lo indicano. Nessuno di noi popolo bue ha voce in capitolo, i politici , non hanno voce in capitolo. Nei fatti i prescelti sono nulla più che burocrati, eletti da nessuno, con enormi dotazioni di spesa, e aventi "il monopolio del potere di iniziativa legislativa, la Commissione propone l'adozione di atti normativi comunitari la cui approvazione ultima spetta al Parlamento Europeo, altro costoso carrozzone , responsabile dell'attuazione delle decisioni degli organi legislativi.

 

La Commissione conta una imponente struttura amministrativa, con 40 DG , che a loro volta vengono affiancate da vari uffici, agenzie e strutture.

Ogni DG, similmente ai ministeri italiani, si occupa di uno specifico settore, ha un suo portafoglio, ed è sottoposta ad un direttore generale il quale, a sua volta, rende conto direttamente al Commissario Europeo preposto a tale portafoglio. Il Potere politico ce lo ha  quindi il Commissario Europeo, che nessuno ha eletto, ma ricordiamo, deve essere scelto fra personaggi svincolati dal potere politico degli Stati aderenti , un tecnocrate.

 

Ma anche dopo aver messo su tale costruzione complessa e costosa, nei fatti L'europa, non c'è, abbiamo uffici, tecnici, mercato, multinazionali, banche, sedi principesche per tutto questo ambaradan pagato da noi che ci siamo impoveriti e non abbiamo visto il becco di un quattrino, e per noi tutto finisce qui o quasi

 

Questa Europa, per essere una cosa che ancora non c'è e che ci ha per ora messo nei guai fino al collo, checchè si affannino a dire gli economisti , gente che ha riccamente mostrato e dimostrato che delle loro cabale, non c'è da fidarsi, si sta dimostrando un affare in perdita per il povero cittadino comune, ci hanno sconvolto il paese, provocato moria di attività per... non si sa davvero per chè, se mai si indovina per chi.

Abbiamo un libero mercato con moneta unica , e la zona di libero mercato comporta anche l'unione doganale e con Schengen si garantisce ai cittadini dei paesi che fanno parte, della Europa delle banche e del mercato, libertà di movimento, quindi di lavoro e investimento all'interno degli stati membri. Abbiamo anche il privilegio di godere di una unica politica agricola comune, come di una politica commerciale comune e dii una politica della pesca comune Tutto questo per favorire il mercato e sempre per favorire il mercato , gli stati membri delegano parte della propria sovranità nazionale.

Bene e tutta questa festa che cappero ci ha portato?

Visti dal nostro punto di vista i risultati sono per lo più terrificanti, a cominciare dalla vagonata di merci scipite, inodori ed insapori che a prezzo folle invadono i nostri mercati, se poi consideriamo le sorti della nostra agricoltura, dei nostri agricoltori ridotti al lumicino, non mi pare ci sia da essere allegri, della pesca è difficile dire e capire, meglio astenersi prudentemente, certo che l'impressione è che i burocrati europei favoriscono senza pudore anche inquesto caso, le multinazionali, eccolo il mercato che siamo pagando con lacrime sangue e sudore: l'arricchimento delle multinazionali, valeva davvero la pena!! Un esempio per tutti:

La ex commissaria alla Concorrenza la NeelieKroes è stata fino al 2004 amministratrice e presidente di  ben 43 grosse società - tra cui VOLVO, PriceWaterhouseCoopers BV - e di ben 12 associazioni/lobby internazionali, al punto che dovette fare una dichiarazione di interessi e che, duramente criticata dal Parlamento europeo per "conflitto di interessi" quando fu nominata alla Concorrenza con Barroso I (2004), fu inventato per lei il sotterfugio che avrebbe soprasseduto per i casi in cui avesse avuto degli interessi.. ma immagino abbia avuto delle difficoltà a sedere in Commissione : da questo sito risultano le tante attività in cui è o è stata occupata la signora  trasporti, banche, assicurazioni, ambiente e via ballando, una infinità, la signora è anche in buoni rapporti, e lo scrive una giornalista affidabile e  non smentita, Nicoletta Forcheri,con Etienne Davignon, ex vicepresidente della Commissione europea e presidente onorario del Bilderberg, personaggio che "rappresenta gli interessi della Société Générale e di Suez, la cui fusione immonda con Gaz de France è stata promossa proprio dalla sua compagna di merenda al Bilderberg Neelie Kroes, deputata nel periodo 2004-2009 a "controllare" e fermare gli screzi alla concorrenza quando fu accettata, senza battere ciglio, la maggiore violazione alle regole anticoncorrenza mai vista negli ultimi vent'anni, la fusione Suez-Gaz de France. "

Queste sono solo alcune perle del buongoverno della Europa, per il quale tanto siamo stsati sacrificati e tanto è stato sottratto ai nostri figli.

Il problema del popolo bue è sempre stato uno, se il potente o aspirante potente, ti dice che governando creerà ricchezza, sicurezza, amore e pace, non ti sta dicendo mai una bugia, ma mezza verità: si sta sbattendo come un pazzo solo per portare onori, ricchezza, serenità, benessere, in casa sua e dei suoi pari; al massimo, a te popolo bue ti regala , se è buono, un sogno, perchè tu sognando e sperando, non rompa le scatole mettendoti di traverso e te ne stia a sgobbare per il bene dei Padroni, i Potenti, che badate, sono coloro che possono legittimamente usurare, prendere quello che non gli apparterrebbe, usare le persone, e fare tante belle e brutte cose senza pagarne le conseguenze nè vedere intaccata di una oncia la loro reputazione. Il resto son pedine, che si possono eliminare alla bisogna.

E così è stato con la favola bella d'Europa che ieri ci illuse ed oggi profodamente ci delude ed amareggia. Ci hanno favoleggiato di una Europa unita, e si sono limitati a creare una ragnatela di enti burocratici ed autorefenti il cui unico fine era un commercio senza un progetto che includesse il progresso dei cittadini dei Paesi che in vista di quel mercato vedevano taglieggiata la loro sovranità. La festa era pensata solo per il bene di un fallimentare ed avido mondo economico che ha anche la pretesa di potersi sostituire alla politica, al Governo della cosa pubblica, la res pubblica che si spera quanto prima di fare sparire rendendola "cosa loro", cosa di privati insensati e spocchiosi che si son giocati a zecchinetta beni che non gli appartenevano e che ora pretendono nuovi e più dolorosi sacrifici dal popolo bue per poter assicurare "la stabiltà dei mercati". Ognuno di noi sa che uso farebbe, se solo potesse , della stabilità dei mercati.

E attualmente il corpaccio famelico, senza testa, senza un progetto politico, senza etica , senza valori, e senza anima, soffre e sta in ansia: i mercati crollano, la Grecia accusa la Germania, il presidente del Consiglio europeo avverte drammatico del pericolo che l'instabilità dei mercati possa daneggiare l'euro e con esso l'europa. Strano questo Euro, è peggio di un totem sacro, ed abbisogna sempre di sangue umano, in sostanza, un totem sempre meno amato, se è vero che persino i tedeschi vorrebbero tornare al vecchio franco.

euro poco amato

(APCOM) - Il premier della Grecia rilancia le polemiche con la Germania, accusando Berlino di aver innescato l'ultima ondata di tensioni sui titoli di Stato dei paesi di Eurolandia che, come il suo, accusano accentuati squilibri di bilancio. «Alcuni, come il governo tedesco - ha affermato George Papandreou - hanno ipotizzato che le banche che finanziano i paesi con alti livelli di debito dovrebbero esser pronte a assumersi i costi di eventuali insolvenze sui pagamenti.

Questo ha scatenato una spirale di rialzi sui rendimenti dei bond per paesi come l'Irlanda o il Portogallo, che appaiono in situazioni difficili. Come dire a qualcuno: visto che sei in difficoltà ti metto un carico supplementare sulla schiena. - ha insistito -. Ma questo rischia di romperla la schiena».
L'Irlanda in difficoltà non vuole i soldi di Bruxelles per non finire nella rete finanziaria degli eurocrati. Una volta accettato il "bail-out", il salvataggio, la Repubblica Irlandese perderebbe molta autonomia nella sua politica economica.

Scrive bene Uriel Fanelli a proposito delle ultime ambasce dell'eurozona.:
L'instabilita' attuale e' il CONTO del fallimento politico dell'eurozona. E' il conto dell'errore di  aver creato un ente inevitabilmente politico senza per questo avergli dato un programma di governo.

Questo secondo errore affonda le proprie radici nel mondo ideologico del liberismo. Sino a prima del mercantilismo, nessun capo di stato, Re o principe avrebbe osato affermare che il mercato e la politica siano cose sconnesse, al punto da poter creare un mercato SENZA creare un ente politico.


L'idea liberista che il mercato esista lontano dalla politica e si amministri da solo ha prodotto alcuni frutti piuttosto pericolosi, come l'idea che si possa creare un mercato senza aver creato un soggetto politico, ergo un governo, ergo una classe dirigente con dei programmi.


Cosi', si dice che l'europa inizi con l'eurozona, come se si potesse fare oggi il mercato, e dopo, in futuro, verra' l'entita' politica. E il delirio liberista continua nel momento in cui sono gia' in funzione le entita' che regolano questo mercato, senza che esse siano governi, senza che si tratti di entita' politiche: il liberismo ha insegnato la panzana per la quale il mercato esiste a prescindere dal governo politico, secondo cui il mercato non e' un soggetto politico e non implica ne' richiede la politica potendo esistere separatamente.


Non e' stata, quindi, soltanto UNA MODA a far entrare quei paesi nell'eurozona. L'ideologia fuffista che era in vigore in quel periodo ha permesso di giudicare positivamente delle politiche economiche ben note per essere suicide. La spinta a fare entrare quelle nazioni nell'eurozona era una spinta di mercato. Di un mercato creato e lasciato a se' stesso, perche' contemporaneamente NON si e' creato un ente politico , cioe' un GOVERNO a tutti gli effetti, che gestisse tale mercato unico.



Si e' pensato di poter costruire un mercato senza compiere un atto politico, impegno percepito come  troppo complesso e in anticipo coi tempi e quindi demandato al futuro; il risultato e' stato un ente inevitabilmente politico, guidato da un governo privo di programma, di ministri, di responsabilita'.

Questo ente acefalo, questo mercato senza governo, ha commesso delle scelte cieche, come ammettere il top della speculazione creditizia ad esserne parte. Questo ente acefalo oggi muore, muore come muore ogni ente acefalo: se decapitando una persona se ne causa la morte, e' spontaneo pensare che una persona nata senza testa sia destinata a morire.


L'eurozona, e la UE, non hanno MAI avuto credibilita' nella misura in cui hanno creato entita' che necessitano di un governo POLITICO, senza sforzarsi di dar loro un governo realmente POLITICO, un reale legame coi cittadini, in altre parole un vero programma politico. (5)


van Rompuy, quindi, sta delirando: la sopravvivenza della UE non e' in pericolo per via della stabilita' dei paesi che oggi pagano il prezzo della fuffa passata.


La sopravvivenza della UE e' semplicemente impossibile nel lungo termine perche' e' stata concepita come un ente che ha inevitabilmente compiti politici (anche se non si vorrebbe) senza avere un governo politico ne' un programma politico.


E' come se alle prossime elezioni politiche non ci fossero candidati ed il parlamento fosse vuoto, definendo l' Italia come una unione di regioni sovrane, e definendo l'economia come un ente che si regola da sola. E poi dicendo che se qualche regione si trova nella merda, il progetto politico e' un pericolo. No, signori: non c'e' alcun progetto politico in pericolo, perche' NON C'E' ALCUN PROGETTO POLITICO IN GENERALE.

 

van Rompuy sogna, quando dice che la UE e' in pericolo e che l' Europa e' in pericolo. Se per UE e per Europa si parla di un progetto politico, allora ho brutte notizie per lui. Il progetto politico e' SEMPRE stato considerato troppo ambizioso, prematuro e inaffrontabile per via delle resistenze dei governi. E quindi NON esiste alcun progetto politico. E quindi non esiste niente come l' Europa o la UE. 

Esistono solo mercati politicamente acefali, ovvero condannati a morire nel medio o lungo termine.


Van Rompuy puo' credere nei castelli in aria. E' anche libero di affittarne uno.

Per favore, pero', non mi chieda anche di piangere quando crollano, eh. Perche' se il fantasma di un castello e' un'idea ridicola, il fantasma delle sue macerie supera di molto ogni limite di sopportazione.


Per leggere tutto l'articolo Wolfstep





 

 

 

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  Commenti (2)
1. ricorda,l'hai scritto tu:forza del NO
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 18-11-2010 09:42
Buondì Franco, ottime le tue previsioni, 1 giorno di pioggia, poi ha rischiarato ed è arrivato il freddo, bravo anche come metereologo!Europa, svanita la favola, per chi ci credeva, resta la realtà ed è dura ed ingiusta. ma si gioca con le carte che si hanno in mano, e più son basse e più ci vuole coraggio e determinazione, ed eccoci a quello che scrivevi giorni fa: consapevolezza e forza del NO. Un no urlato ai nostri dementi politici ed alla cricca malmostosa nella Pubblica Amministrazione, almeno qui in Italia, ma anche in germania sai, che un padre di famiglia con due lavori non riesca ad assicurare un vita decente ai suoi cari, è vergogna, qui come in germania. Disprezzabili politici, disprezzabile classe dirigente, bene, facciamo in modo di non disprezzarci noi, dobbiamo trovare il modo, e per coloro sarà meglio sbire i nostri NO piuttosto che resuscitino altre entità che il no, non lo urlano, ma fanno di peggio, non credi?Anche per noi è meglio non lasciare vuoti a coloro che fanno di peggio e colpiscono nel mucchio, facciamoci civilmente e decisamente sentire e forse avremo almeno un piccolo cambio di rotta, come dici tu, che da soli tutti questi, se ne strafregano, incassano, gonfiano il petto e simostrano ai fotografi, tronfi e pieni non so di che, o meglio non voglio dirlo, so di che son pieni, ed è materia maleodorante 
ciao buona giornata, vedremo che altre cretinate faranno i nostri magnifici mangiapaneadufo
2. E il treno va...
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 18-11-2010 09:19
Salve Marista. 
Pensavo al quartetto Cetra, mentre leggevo il tuo post, alla canzone del trenino, te a ricordi? 
E il Treno va…. 
L’Europa ormai è lontana dall’idea dei sognatori che dopo la Seconda Guerra mondiale ne gettarono le fondamenta con i tratti di Roma. 
Nata anche per far fronte al Blocco del Patto di Varsavia, ora è in mano alle Banche e all’Industria, sta diventando l’Europa dei Comuni el Medio Evo italinao, dei Bravi e dei Don Rodrigo, con un unico comune denominatore, il guadagno sulla pelle del Popolo Bue. 
Mi è difficile sognare o sperare un Crollo di quest’Istituzione, auspico invece un cambio di Rotta, una Politica comunitaria più amica e accettabile ai comuni mortali, e non solamente capace di creare milionari tra gli eletti dei senza scrupoli.  
 
La politica e la burocrazia seguono oggi giorno il dettato delle varie lobby.  
I vari Commissari politici e i parlamentari europei che per la maggior parte, fino al altro girono non erano altro che politici senza volto, sia comunali sia regionali di seconda e terza fila, decidono oggi, sempre senza volto, sull’andazzo dell’UE seguendo i voleri dei veri detentori del potere europeo, le Banche e Industria. 
I risultati di tutto questo si può ammirare oggi in Grecia, domani li vedremo in Irlanda, dove i bifolchi saranno costretti, come anche lo saranno quelli della Bassa Sassonia, a vendere i loro Off- Road, fornite d’aria condizionata con cui vanno tuttora a pascolare e a terminare quella bruttura che vende ogni membro familiare avere la propria Automobile nel Garage ricavato da quella che era una volta la Stalla. 
Anni fa in Nigeria, sentivo dire che le Mogli dei Politici e degli alti funzionari e ufficiali dell’esercito andavano a Londra a fare shopping. 
Ieri pomeriggio nella Birreria Hängeboden qui a Bremen, sentivo un bifolco sulla cinquantina, lustro e ben pasciuto acclamare che lui e sua Moglie almeno due volte al Mese andavano in aereo a far colazione a Parigi. 
Qui vogliono portare l’età di pensione per il Popolo bue a 67 anni. 
Frau van der Leyen a Belino mi ricorda sempre di più la tragica figura della Regina di Francia Maria Antonietta, che non poteva capire come mai al Popolo potesse mancare il Pane, allo stesso tempo, ti posso garantire che certi Padri di Famiglia nemmeno con due Lavori riescono senza aiuto statale ad arrivare decorosamente a fine mese. 
Ormai l’Europa è qui per restare, ma senza un coraggioso cambiamento di Rotta imploderà senza crollare e diventerà facile gioco per i cinesi e gli americani, e lo zio Puttin per ora sta a guardare…sorridendo sornione. 
Ciao

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