Potrebbe esser la soluzione per nuovissimo tipo di protesi
da destinare a persone paralizzate, protesi che sfrutteranno gli impulsi
elettrici prodotti dal cervello , obbedendo a comandi volontari del soggetto;
gli impulsi verrebbero interpretati dal computer che riuscirebbe così a fare
muovere fluidamente le protesi. Anche in Italia questi sperimenti vengono
condotti, sembra proficuamente.
In America già nel 2003
si realizzavano esperimenti in
tale senso:
da Newton.corriere.it
Gli
scienziati, guidati da Miguel Nicolelis hanno inserito
elettrodi più fini di un capello sulla superfice cerebrale di due
scimmie, dopo aver rimosso una porzione della scatola cranica. Ad una
scimmia sono stati installati 96 cavi ad una profondità di circa un
millimetro dentro il cervello, all'altra 320 filamenti analoghi. Dopo
un intervento chirurgico durato 10 ore, le scatole craniche sono state
chiuse, lasciando che i cavi uscissero all'esterno. Secondo gli
scienziati, gli animali non hanno provato dolore e l'impianto non crea
alcuna difficoltà alle loro attività motorie.
Il passo sucessivo dell'esperimento è stato quello di insegnare
alle scimmie a manovrare con un joystick un braccio robotizzato che si
trovava in un'altra stanza, con uno schermo di computer che le aiutava
a capire i movimenti. Mentre gli animali imparavano, il computer
imparava insieme a loro a capire il loro modo di ragionare. Gli
scienziati hanno poi staccato i joystick dal computer, lasciandoli in
mano alle scimmie, che da quel momento in poi muovevano il braccio
robotizzato direttamente con il pensiero.
Ma la vera sorpresa, per gli scienziati, è stando quando le scimmie
hanno lasciato anche i joystick ed hanno cominciato a comandare il
robot solo con il cervello. 'Non riuscivamo neppure a parlare, è sceso
un silenzio assoluto tra di noi', ha raccontato Nicolelis al Washington
Post. 'Nessuno voleva dire una parola su quello che stava accadendo e
una scimmia ha continuato per quasi un'ora'.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos Biology, potrebbe portare
in futuro alla messa a punto di tecnologie che permettano alle persone
con lesioni spinali di muovere e gestire macchinari o oggetti solo con
il pensiero. Inoltre, potrebbe essere possibile arrivare a permettere a
persone paralizzate di comandare direttamente i muscoli degli arti non
più attivi, grazie ad una 'cablatura' dell'organismo.
Gli scienziati americani ipotizzano anche usi di tipo militari,
come la possibilità per i soldati di comandare - con le mani libere -
piccoli robot personali da usare in combattimento.