Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Vivere la solitudine con gioia si può, anzi si deve.
Se sapremo stare ben con noi stessi, se ci vorremo bene, superando le paure, i sensi di colpa, i
timori, le remoreinculcatici negli anni
della infanzia, arriveremo ad accettarci, ad amarci e ad amare il nostro
prossimo perchè saremo arrivati apossedere la
qualitàche unica ci farà sentire vicino
agli altri tanto da poter vivere in armonia con loro: la comprensione, quella
che San Paolo chiama Charitas. Se sarai paziente con te stesso, se imparerai a
comprendere le tue manchevolezze per poi superarle, solo allora potrai fare
questocon gli altri e nella
comprensionee nell’amore per te stesso
troverai la forza di avere comprensione ed amore per gli altri. Ed allora altra
via non vedo che imparare a stare soli con se stessi per conoscersi ed amarsi
nella accettazione dei propri limiti.
Ognuno dovrebbe riuscire a ritagliarsi spazi e momenti per vivere la propria solitudine.
Un esempio di solitudine liberatoria io lo individuo in questo brano notissimo di kafka che leggo e rileggo sempre volentieri:
la gita in montagna (1904 -1905)
Ah!.....non lo so. Se nessuno viene, non viene appunto nessuno. Io non ho
fatto male a nessuno e nessuno l’ha fatto a me, però non c’è chi mi voglia
aiutare. Proprio nessuno. Ma non è così. Solo che nessuno mi aiuta, altrimenti
proprio Nessuno sarebbe bello. E farei di buon grado - perchè no - una gita con
una compagnia di tanti Nessuno. Naturalmente in montagna, non altrove, vero?
Come questi Nessuno si accalcano l’uno sull’altro, con tutte quelle braccia
intrecciate e allungate di traverso, e quei piedi, divisi appena da piccoli
passi!..... Andiamo così alla buona, il vento passa dagli spiragli che lasciamo
colle nostre masse muscolari. .....E' un miracolo se non si canta
Sempre Fafka sulla solitudine, scrive questo aforisma:
Non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non
ascoltare neppure, aspetta soltanto. Non aspettare neppure, resta in perfetto
silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non ne
può fare a meno, estasiato si torcerà davanti a te.
Esiste anche la solitudinecercata per
sfuggire quasi al peso ed alla sofferenza del vivere
Giuseppe Ungaretti
Natale
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole di fumo
del focolare
Un grande poeta cinese descrive la solitudine ricercata invano per
scacciare la tristezza:
Prendi la spada per tagliarel’acqua
L’acqua continua a scorrere
Alza il calice per calmare la tristezza
La tristezza aumenta sempre più
( Li Bai – poesia Tang)
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