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Scritto da Marista Urru   
sabato 14 agosto 2010
crisi in italia

Intanto  cominciamo con una voce  ottimistica presa dalla Nonciclopedia per la quale un rimedio alla crisi c’è,  eccome!

 

 

Come si può evitare una crisi [modifica]

 

Rimuovere ogni italiota da qualsiasi carica di potere e responsabilità. Il mondo ne trarrà beneficio ed eviterà le successive crisi.

 










Ora dopo esserci un po' rallegrati   leggiamoci cosa dicono gli "addetti  ai  lavori", anche se  è vero  che spesso sono quelli che parlano e scrivono da anni della crisi senza cavare un ragno dal buco e qualche volta senza aver apparentemente capito un bel nulla.


PIMCO (uno dei fondi d'investimento americani più grandi al mondo), avverte con immagine bellissima e raccapricciante:

"Il mondo è in viaggio verso una destinazione instabile, attraverso un territorio sconosciuto, su una strada dissestata, e l'aspetto più preoccupante è che ha già utilizzato la ruota di scorta".  così a margine dei lavori del Secular Forum 2010, ha tracciato i contorni della crisi - la più grave dopo lo storico default del 1929 - che ha fatto letteralmente saltare i pilastri del sistema economico mondiale.

 

Da Icebergfinanza   invece un discorso, come sempre,  comprensibile  ed illuminante


Se "Fiumi di denaro sporco o insaguinato che vengono decontaminati immettendolo attraverso operazioni finanziarie nei canali dell'economia, attraverso l'acquisizione di attività legittime. Non si tratta di milioni ma di miliardi di euro, cifre di fronte alle quali le finanziarie dei governi italiani impallidiscono. Truffe, frodi e manipolazioni sono l'essenza in tempo di crisi, dove gli sciacalli agiscono indisturbati, socializzando le perdite. Su oltre 20.000 operazioni sospette realizzate nel 2009, almeno 15.000 hanno prodotto indagini giustificate.


 E se .."nelle pieghe della finanza speculativa, qua e la si nascondo sciacalli ed avvoltoi."


Forse unica via di uscita  ce la  suggerisce Andrea Mazzalai  autore di icebergfinanza è:

 
"Consapevolezza e responsabilità,

 
oltre ad investimenti responsabili e consumi critici, sono le migliori armi con le quali possiamo rispondere alle risate degli sciacalli, senza dimenticare che uomini e donne consapevoli possono esercitare pressioni non indifferenti per indirizzare scelte politiche ed economiche future, dopo l'epoca glaciale che sta attraversando il nostro tempo."

 

Da Movisol  arriva  una spinta a sperare sull'onda della ribellione ungherese

 
Il 22 luglio il Parlamento ungherese ha approvato il pacchetto di "rivoluzione economica nazionale" del Primo Ministro Viktor Orban con la stragrande maggioranza di 301 voti favorevoli, 12 contrari e un'astensione. Il pacchetto include una tassa sulle banche da utilizzare per ridurre il disavanzo e numerose restrizioni sull'elargizione di credito, misure duramente criticate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e che il 17 luglio hanno condotto alla spettacolare rottura dei colloqui tra il FMI e il governo di Budapest....


l'Ungheria non è la sola ad opporsi al Fondo Monetario. Ha ricevuto il sostegno dagli altri tre governi del gruppo Visegrad-4 (Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) al vertice di Bratislava del gruppo tenutosi il 21 luglio. I quattro leader hanno deliberato di coordinare i propri passi prima di ciascun importante incontro dell'UE, per assicurarsi che, come l'ha messa Orban "nessuna cortina di ferro, questa volta delle finanze, divida i nostri paesi dal resto dell'Europa".

Dalla Slovacchia, che ha assunto la presidenza del gruppo Visegrad-4 per i prossimi 12 mesi, il Primo Ministro Iveta Radicova ha annunciato che non continuerà coi drastici tagli al bilancio decisi dal governo precedente. Il popolo slovacco, ha dichiarato, ha sofferto molto negli anni Novanta e all'inizio del millennio, quando i suoi livelli di vita sono stati ridotti del 10% per salvare il sistema bancario. "Questo non accadrà di nuovo; la popolazione non può essere continuamente vittima di governi irresponsabili" ha concluso.


In  America  invece resta inarrestabile il panzer delle Banche che si occupa questa volta con sollecitudine dei poveri.. e questo ci scalda il cuore mentre la mente alza sospettose antenne

Le carte di credito : la Fed di Boston ne evidenzia effetto distorsivo a danno dei meno abbienti Buoni? Mica tanto!

"Il meccanismo del trasferimento
In primis, sottolineano gli esperti, bisogna ricordare che i commercianti, per prendere parte al circuito telematico delle carte di credito, pagano una commissione agli "acquires" (cioè le banche che stipulano le convenzioni con gli esercenti e, dietro il versamento della fee, versano i soldi al commerciante stesso). Ebbene, questi costi il commerciante li scarica sul consumatore, su Mr e Mrs Smith. Come? Alzando il prezzo del bene in vendita, ma senza fare alcuna distinzione tra chi usa la carta di credito e chi no. In questo modo, chi compra in contanti, di fatto, paga anche il servizio di chi sfrutta la credit card.

Ma non è solo questo. Per spingerne la diffusione, alle carte di credito sono spesso "legati" programmi premio quali, per esempio, la raccolta punti per viaggi aerei. Ebbene «parte di questi programmi -dice uno degli autori della ricerca, Oz Shy, al sole24ore.com - sono finanziati attraverso le commissioni dei commercianti». Che a loro volta, lo abbiamo visto, sono "recuperati" con un rialzo dei prezzi finali. Quindi, di nuovo, chi compra in contanti si paga, almeno in parte, il servizio della credit card."

 
Pare che si stiano lambiccando il cervello per  ovviare a questo inconveniente "non voluto"

 
E poiché tutti i santi finiscono in "Gloria!" e dal tenore dei ragionamenti melliflui della Fed  noi siamo ragionevolmente certi che l'unica risposta che troverà  sarà  magari quella di una aggiustatina ai costi  accompagnata dalla raccomandazione anche ai meno abbienti ad usare le carte di credito, più convenienti anche per loro che altrimenti dovrebbero ceder danaro agli odiati ricchi, invece  usandole anche loro, ricevendo anche il minimo salario o il contributo di povertà o come si chiama  da spendere solo con una bella carta avranno che so, diritto  a dei tiket  invece che per  viaggi, magari che so,  per medicine o pannolini per i bambini o buoni pasto... importante è toglier la moneta di mano al cittadino e  gli americani corrono ci stanno arrivando alla grande ! Dopo l'intera economia del Paese sarà sotto il controllo dei banchieri,  e una domanda sorge spontanea: ma i governi nazionali a quel punto?

I Governi Nazionali presto potranno  esser buttati alle ortiche ed il cerchio si chiuderà, anche l'America  cambierà assetto politico immagino, date tempo al tempo, i Presidenti  potranno sempre meno e poi l'asticella si abbasserà.... quando se ne renderanno conto, sarà tardi. L'uomo non sa leggere la storia.

 

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  Commenti (1)
1. La Storia siripete nella Storia
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 15-08-2010 01:54
Effettivamente è cosi, la Storia si ripete in se stessa, come in un controsenso, questo perché l'Homo sapiens stesso a pensarci bene, è un controsenso in se stesso. 
 
Ed è anche vero, come ti affermi, che l'Uomo non sa eggere la Storia, questo però vale non solo per gli opressi, ma anche per i loro aguzzini, nemmeno quelli la sanno leggre, la Storia,altrimenti la smetterebbero di tirare la corda, prima o poi quella si spezzera, in quel momento non vorrei essere nelle loro scarpe. 
Ora basta, spengo il Computer veramente, mi faccio la Pasta e guardo la TV.  
Ciao.

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