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Wikileaks e la fuga di notizie Interessante proposta di Beppe Grillo PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 28 novembre 2010
wikileaks

In queste ore il governo italiano teme la fuga di notizie presenti in rapporti segreti dell'amministrazione americana che saranno divulgate da Wikileaks. Gli Stati Uniti, che devono per forza conoscere i contenuti, hanno avvertito l'Italia dei danni che deriveranno all'immagine internazionale del nostro Paese.

Le rivelazioni devono essere molto gravi per sputtanare l'Italia più di adesso.







Attendiamo fiduciosi che dagli archivi si sappia che Fini è un uomo degli americani e De Benedetti pure, che Berlusconi ha stretto accordi anche personali con Putin e Gheddafi, che il Nigergate, con la bufala delle armi di distruzioni di massa in Iraq, fu un parto dei governi italiano e americano, che il coraggio della D'Addario, sola contro l'uomo più potente d'Italia, le venga da un protettore più potente di un semplice magnaccia, che il sostegno ai gasdotti russo South Stream e libico Greenstream costerà il posto a Berlusconi, che gli americani sanno in tempo reale, tramite i loro servizi, quello che avviene in Consiglio dei ministri, che la guerra in Iraq servì solo agli interessi petroliferi americani e dell'ENI, che la Seconda Repubblica è ormai finita e le potenze internazionali, con gli Stati Uniti in prima fila, stanno muovendo le loro pedine sullo scacchiere della penisola come fecero nel 1992, che le mafie saranno ripagate per l'eventuale lavoro sporco, che la massoneria sta scegliendo i sempreverdi uomini nuovi. Insomma, le solite cose di pessimo gusto che vanno in onda in questo disgraziato Paese da quando ha perso la sovranità nazionale con la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale.

Qualcosa però è cambiato dal 1945. La verità si può diffondere contro la volontà dei governi. Chi è in possesso dei documenti riservati relativi all'attentato a Falcone all'Addaura, alla strage di Capaci, alla strage di via D'Amelio, alla strage di piazza Fontana, alla strage dei Georgofili, alla strage di Bologna, all'assassino di Aldo Moro, di Enrico Mattei, alla strage di Ustica, all'esplosione della nave Moby Prince, all'omicidio del generale Dalla Chiesa, di Pier Paolo Pasolini, alla strage di piazza della Loggia, alla strage dell'Italicus e alle altre mille stragi e omicidi di Stato del dopoguerra (o forse è meglio dire di Stati perché è impossibile che parte dello Stato italiano (quello chiamato deviato...) abbia potuto fare tutto da solo con l'aiuto esterno del terrorismo e delle mafie), ecco chi ha questi documenti li invii a Wikileaks, l'organizzazione internazionale che pubblica in Rete documenti coperti da segreto. Non è necessario aspettare D'Alema (hai voglia), presidente del Copasir, o l'apertura post mortem della gobba di Andreotti, "la scatola nera", per sapere la verità sulla scia di sangue che ha tenuto in piedi la nostra Repubblica, una guerra civile non dichiarata con migliaia di morti, quasi tutti da una parte sola, quella dei perdenti e della giustizia. Wikileaks ha i propri server in Belgio e Svezia (due Paesi che proteggono l'anonimità degli informatori e con leggi che impediscono la chiusura del sito) e verifica l'attendibilità dei documenti prima di metterli in Rete. Contatterò Julian Assange di Wikileaks per avvertirlo di questo post. 


Istruzioni per inviare i documenti a Wikileaks.


Beppe Grillo

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  Commenti (3)
1. attachè- lavandaie
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 29-11-2010 16:15
Salve Marista. 
Quello che mi premeva rilevare prima sulla proposta di Beppe Grillo e mi è sfuggita di mano, è il fatto che su un Settimanale, ora non mi ricordo più se americano o tedesco, molti Anni fa leggendo un articolo sui risultai delle investigazioni del abbattimento del DC 9 dell’Alitalia a Palermo.  
Mi ricordo di aver letto che tutti i radaristi dell’Aeronautica Militare di allora, chi per malattia o chi per incidenti stradali, non ci sono più. 
Lessi anche che in quel tratto di cielo si trovavano anche 3 Mirage francesi e un Velivolo Militare Avenger (vendicatore) americano, ma nessun aereo militare italiano. 
 
L’idea di pubblicare certe porcate, o meglio detto, tutte le porcate dei Governi italiani non è per niente male, anche i fatti di Falcone di Borsellino, del Generale Dalla Chiesa, la carognata fatta a Contrada, le accuse a Tortora, per non dimenticare il male fatto a Benedetto Craxi..e chi più nè ha piú nè metta. 
 
Ce ne sarebbero tante da dire e sono profondamente convinto che molti giornalisti viventi e sbirri in pensione la sanno lunga, ma come vediamo piuttosto che aiutare a scoprire la Verità, e a rendere migliore la Vita politica e Sociale del bel Paese, tutti preferiscono, o starsene zitti, o scrivere di nebulose teoriche sui blog, o dare la Caccia in modo obbrobrioso e sporco ad un singolo Uomo, per impedirgli di Governare. 
Peccato. 
Ciao.
2. chiacchere da barbiere vip
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 29-11-2010 13:48
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, per ora trapelano chiacchere e pettegolezzi di quelli che i bravi attachè si scambiano dal barbiere. E sono sicura che se per cas queste chiacchere sono state fatte trapelare per motivi precisi, noi non possiamo capirlo, capirà se mai chi deve, e se mai dipende dalla manina che ha fatto trapelare queste ciance risapute.
3. Grand Hotel
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 29-11-2010 10:03
Salve Marista. 
Il tutto è ancor meno avventuroso di quanto a prima vista sembra. 
L’archivio dal quale furono prese queste informazioni fu creato dal Dipartimento degli Esteri americano dopo il 9/11 per agevolare l’informazione e la comunicazione tra i veri servizi d’informazione impiegati nella lotta al terrorismo. 
Anche se portano la Firma del titolare delle varie Ambasciate, non sono necessariamente state spedite a Washington da lui. 
In ogni Ambasciata ci sono i vari Referenti, giovani “College boys, Green horns” che vogliono emergere a tutti i costi e inviano tutte le informazioni che possono al Dipartimento colorandole con commenti da scaricatore di Porto. 
Questo da solo sfoggia di competenza dello slang americano, della loro arroganza, e ridicolo senso di superiorità, non certo, della loro intelligenza. 
 
Personalmente in ognuno di questi commenti vedo il ritratto lampante e il linguaggio che tipi insipidi e sciocchi come una minestra di dadi, come la Vecia Clinton usano in privato, né più né meno che questo. 
 
Questi commenti mi fanno vedere quegli Studi affumicati dal fumo di sigari degli Avvocati di grido che tra loro parlano con lo stesso vocabolario degli scaricatori di Porto toscani e che la sera, prima di andare a casa si trastullano con qualche praticante, maschietto o femminuccia che sia.  
 
Da questa parte del Brennero per certi referenti americani Big Mama Angelina, non è una persona creativa, la chiamano addirittura Teflon Merkel, perché si tiene appiccicato addosso il Westerewelle 
IL Ministro degli Esteri Westerwelle poi, e catalogato come un fighetto presuntuoso e vanitoso, e aggressivo. 
Sai che bella scoperta stanno facendo i manovali della vecia Clinton?  
Per forza Westerwelle l’è vanitoso, presuntuoso e aggressivo, altrimenti che Checca sarebbe? 
Tutte le Checche sono presuntuose, vanitose e aggressive. 
Il Grande Capo della CSU e della Baviera Seehöfer, il grande perdente delle prossime elezioni politiche in Germania, dove andrà sotto il 5% e sparirà da Berlino, viene descritto come imprevedibile. 
Di Berlusconi ancora non si sente niente, almeno qui in Germania, qui dicono solo che la vecia Clinton ha chiamato diversi Capi di Stato ma non Berlusconi. 
 
Insomma poca roba, che come già detto sopra a mio avviso tutto questo non rispecchia che il vero volto della titolare del Dipartimento degli Esteri americano. 
Insomma, queste per ora sono rivelazioni e pettegolezzi, formato “Grand Hotel”, plasmato secondo il senso dell’attuale diplomazia internazionale americana, poi si vedrà.  
Tutti ne parleranno, e gli scribacchini cartacei si dichiareranno indignati e urleranno vendetta avendo finalmente tra le mani, qualche cosa di veramente tangibile su cui scrivere e non sempre inondare il Mondo con le loro congetture partitocratriche ed opportunistiche. 
 
Bradley Menning è un Caporale dell’Esercito americano che tempo fa fu condannato da un tribunale militare a 52 Anni di reclusione. 
Il Caporale Bradeley era a Bordo dell’Elicottero che in Iran mitragliò un gruppo di civili uccidendo tra gli altri due giornalisti. 
I Militari responsabili del Massacro sono ancora in Servizio, si sono scusati per la svista e il tutto passa per danni collaterali, Bradley invece, è in Galera per tradimento perché divulgo il fatto. 
La Stampa Internazionale su questo tace. 
Ciao

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