Sana'a (arabo صنعاء
) rischia di non esser più considerata patrimonio del mondo a
causa del degrado in cui la hanno lentamente gettata il terrorismo e
la crisi mondiale. La capitale dello Yemen, città da fiaba, viveva
del turismo. Come non bastasse ora si aggiungono gli effetti della
guerra civile che sta spargendo morte e macerie tra le belle case
della parte antica.
Pasolini vi si recò intorno agli anni
70 per girare il Decamerone, ne comprese a fondo le potenzialità che
quella bellezza misteriosa e selvaggia portava con sè, e amò
con la forza e la determinazione di cui era capace la città da
mille e una notte, di granito alabastro traslucido con bellissime
case color ocra decorate di bianco gesso
Vide come la stavano distruggendo
abbattendone le mura per costruire i soliti mediocri palazzoni in
cemento, decise di lanciare un appello all'Unesco che accompagnò
con un breve e suggestivo documentario: " Le mura di Sana'a".
In
seguito al suo interessamento dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel
1986. Laura Betti in rappresentanza del Fondo Pier Paolo Pasolini,
si recò a Sana'a e iniziò un progetto di restauro delle mure
della città antica. Una città da mille e una notte, di granito
alabastro traslucido con bellissime case color ocra decorate di
bianco gesso.
Vale leggere l'appello di Pasolini per
Sana'a
"Ci rivolgiamo all'Unesco - perché
aiuti lo Yemen a salvarsi dalla sua distruzione, cominciata con la
distruzione delle mura di Sana'a.
Ci rivolgiamo all'Unesco -
perché aiuti lo Yemen ad avere coscienza della sua identità e del
paese prezioso che esso è.
Ci rivolgiamo all'Unesco - perché
contribuisca a fermare una miseranda speculazione in un paese dove
nessuno la denuncia.
Ci rivolgiamo all'Unesco - perché trovi la
possibilità di dare a questa nuova nazione la coscienza di essere un
bene comune dell'umanità, e di dover proteggersi per restarlo.
Ci
rivolgiamo all'Unesco - perché intervenga finché è in tempo a
convincere una ancora ingenua classe dirigente, che la sola ricchezza
dello Yemen è la sua bellezza; che conservare tale bellezza
significa, oltretutto, possedere una risorsa economica che non costa
nulla, e che lo Yemen è in tempo a non commettere gli errori
commessi dagli altri paesi.
Ci rivolgiamo all'Unesco - in nome
della vera se pur ancora inespressa volontà del popolo yemenita, in
nome degli uomini semplici che la povertà ha mantenuto puri, in nome
della grazia dei secoli oscuri.In nome della scandalosa forza
rivoluzionaria del passato.
Raccontò poi Pasolini:
"Era l'ultima domenica che
passavamo a Sana'a, capitale dello Yemen del Nord", disse
Pasolini. "Avevo un po' di pellicola avanzata dalle riprese del
film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l'energia per mettermi
a fare anche questo documentario; e neanche la forza fisica, che è
il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi son bastate, o
perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo a girare questo
documento. Si tratterà forse di una deformazione professionale, ma i
problemi di Sana'a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che
come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una
rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile
desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente
costretto a filmare [...] Ma è chiaro che se volessi veramente
ottenere qualcosa, dovrei dedicare a questo scopo la mia intera vita.
Son cose che qualche volta si pensano ma poi non si fanno.
Frustrazione terribile, ma consolata dal pensiero che ci sono persone
che, in realtà, per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi
e che dunque la responsabilità è dovuta a loro [...]"
"Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di
Sana'a che crolla o vien nascosto da una catapecchia 'moderna'. [...]
È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città, i
loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che
intervenga l'Unesco".
E questo è il Pasolini che incanta,
uomo che sente e percepisce il presente inadeguato. E prevede con una
lucidità impressionante il futuro meschino che bussava alle porte. Probabilmente se fosse vissuto sarebbe riuscito a sensibilizzare i
nuovi barbari di casa nostra, li avrebbe convinti a non deturpare i
segni di un nostro passato di civiltà, a non buttare e sprecare i
nostri tesori come stanno dissennatamente facendo, deturpando
svilendo, distruggendo residui di un tempo andato che testimoniano
grandezze e capcità dimenticate, sostituendoli con opere e manufatti
avulsi dal contesto in cui vengono calati. Sarebbe riuscito forse a salvare le dune di Sabaudia, anche di Orte e Sabaudia, aveva girato dei documentari, fedele a quella che sentiva come una missione, salvare le città, i luoghi dalla mano distruttrice del declino che con feroce determinatezza si stava affermando. Uno scempio continuo e
doloroso, segno dei tempi meno che mediocri ai quali ci hanno portato, e lo hanno fatto in nome del progresso, scempio che Pasolini previde con estrema lucidità.
"Quando il mondo classico sarà
esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli
artigiani, quando l'industria avrà reso inarrestabile il ciclo della
produzione, allora la nostra storia sarà finita". Ed
ancora:""Noi ci troviamo alle origini di quella che sarà
probabilmente la più brutta epoca della storia dell'uomo: l'epoca
dell'alienazione industriale. Lei ne è già una vittima, in quanto
il suo giudizio non è libero proprio nell'atto in cui crede di
meglio attuare la propria libertà; io sono un'altra vittima in
quanto la mia libera espressione viene fatta passare per 'altra da
quella che essa è'. Il mondo si incammina per una strada orribile:
il neocapitalismo illuminato e socialdemocratico, in realtà più
duro e feroce che mai".
La forza del passato, la scandalosa forza rivoluzionaria del passato, grande Pasolini, aveva ben compreso che l'unica arma contro la barbarie del danaro, contro quelli dai quali anche il ricordo della cultura del passato viene sentito come ostacolo ai crimini del presente, sarebbe stata la conservazione, la cura, l'amore per i tesori della tradizione. Aveva deciso di combattere la sua battaglia , da generoso, sapendo perfettamente contro che orribile e pericoloso mostro si apprestava a combattere, fu stroncato, e noi ne rimanemmo orfani.
"Il mondo si incammina per una strada orribile: il neocapitalismo illuminato e socialdemocratico, in realtà più duro e feroce che mai".
"Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai
ruderi, dalle Chiese,
dalle pale d'altare, dai borghi
dimenticati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono
vissuti i fratelli.
Il corto girato da Pasolini
http://www.youtube.com/watch?v=rYKKzP5-49I
per approfondire:
.http://www.pasolini.net/ideologia04.htm
http://ilforumdellemuse.forumfree.it/?t=53118375
( per le foto)
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
1. Distruggono la Storia e l 'Umanità Scritto da
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
, il 05-06-2011 17:43 Salve Marista. Congratulazioni, hai fatto un Lavoro bellissimo, e bisogna darti ragione, il guadagno e la brama di potere stanno distruggendo la Storia dell'Umanità. La nostra Storia, la fanno sparire pian piano, finche del nostro passato non ne rimarrà più traccia se non quattro ruderi nella sabbia. Forse è stato sempre così, ai tempi di Alessandro il Grande e dei Romani giusto per nominare qualcuno la Gente era rozza, pochi sapevano leggere e scrivere, conquistare per sopravvivere era la norma di allora. Oggi, l’analfabetismo e quasi scomparso dalla faccia della Terra e viviamo in un’Era altamente industrializzata. La corsa al guadagno ha inorridito e inasprito le menti, di chi a soldi e potere, contemporaneamente ha annientato la capacità di sognare e sperare di chi invece vive alla giornata. Tutto questo impoverisce l’umanità, e fa affiorare ottusi elementi, portatori di idee radicali e nazionaliste. È difficile dire ci condurrà dove tutto questo, di sicuro però non certo verso il benessere e la Pace. Ciao.
|
Powered by AkoSuite 2007 |