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Zerozerocinque tassa su transazioni finanziarie: se non ora, quando? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
giovedì 17 febbraio 2011


zerozerocinque tiro alla fune
zerozerocinque firma appello in calce al post

Oggi davanti a Montecitorio alle 12 Campagna Zerozerocinque per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie(TTF) – in contemporanea con le campagne gemelle in oltre 30 Pesi nei 5 continenti – porta in piazza Montecitorio il tiro alla fune che si sta consumando tra un manipolo di avidi speculatori da una parte e l’intera società civile dall’altra, che diventa sempre più preda sfruttata di speculatori avidi e perennemente deresponsabilizzati da ogni colpa e danno causati. Maxi -bonus, guadagni stellari, benefit, come premio alla distruzione nei fatti, di quelli che sono beni comuni un tempo ritenuti intangibili: istruzione, sanità, ambiente, lavoro, uso dei beni primari, sovranità alimentare, sviluppo e cooperazione internazionale.





 

I nostri politici? O sono distratti, o se ne infischiano o peggio, ammiccano agli interessi degli speculatori. Questa campagna chiede ai leader che almeno sia introdotta una piccola tassa sulle transazioni finanziarie capace di moderare gli eccessi delle speculazioni finanziarie. Si genererebbe un gettito d usare per politiche sociali, welfare, tutela ambiente, cooperazione internazionale.

Quanto sarebbe? Poca cosa per i piccoli investitori, ma considerate le enormi cifre che muovono gli speculatori, non poco: un'imposizione dello 0,05%, se applicata su scala globale, sarebbe in grado di generare un gettito di 655 miliardi di dollari l'anno da destinare alle politiche per uscire dalla crisi. Ed oltretutto sarebbe il minimo da pretendere per i danni inferti colpevolmente ed irresponsabilmente alle popolazioni. Francia, Spagna e Germania si sono già impegnati in questa direzione. L'Italia che aspetta?


Le argomentazioni usate dalla Campagna sono solide:

“"Cifre importanti potrebbero esse ricavate, nella sola UE si potrebbe registrare un gettito tra i 163 e i 400 miliardi di dollari annui affermano i promotori.- che permetterebbero agli Stati di colmare gradualmente quelle voragini che si sono aperte nei conti pubblici con i salvataggi delle grandi banche e con le misure di sostegno all’economia rese necessarie per contrastare la pesante crisi economica provocata dagli eccessi della finanza speculativa. Secondo stime recenti del Fondo Monetario Internazionale il costo globale della crisi avrebbe raggiunto i 13.620 miliardi di dollari a livello globale".

"I cittadini hanno pagato un caro prezzo per la crisi" - sottolinea la Campagna. "Non una, ma già molte volte. Il nostro denaro non è stato usato per promuovere un’economia migliore e il benessere della società. E' invece stato messo a rischio, è stato investito in un “casinò finanziario”. La crisi ha avuto conseguenze pesantissime sulla vita delle persone in tutto il mondo. La crisi ha comportato lo scoppio di una bolla dei prezzi del cibo e delle materie prime, con impatti devastanti, in particolare per i più poveri del mondo. Oggi dobbiamo sopportare tagli alle spese sociali e piani di austerità perché i conti pubblici sono disastrati anche nella “ricca Europa” che si trova nel mirino di una speculazione ripartita a pieno ritmo" - denunciano i promotori della campagna.

"Gli effetti di una tassa sulle transazioni finanziarie sarebbero estremamente positivi nel nostro Paese, dove la struttura produttiva è fondata sulle piccole e medie imprese" - riporta il documento della Campagna (in .pdf). "Chi esporta vedrebbe ridotto il rischio di speculazioni sulle valute; la quotazione del petrolio e delle materie prime sarebbe più stabile e prevedibile; diminuirebbero le possibilità di attacchi sui titoli di Stato, a tutela dei piccoli risparmiatori. L'Italia, anche in ragione delle dimensioni del debito pubblico, non può certo ritenersi al riparo dalle speculazioni. L'insieme dei cittadini e dell'economia nazionale trarrebbe quindi dei grandi benefici dall'applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie".


Zerozerocinque firma 

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