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Cesoia & Rastrello M&M piante di casa da Mariella:Pollice verdolino
Scritto da Marista Urru
giovedì 17 settembre 2009
POLLICE....
VERDOLINO
Quante di noi, piene di belle speranze, ci facciamo regalare
o ci regaliamo quelle bellissime piante da appartamento , sperando che crescano
rigogliose e rendano elegante la nostra
casa!
Anni fa, in quel di Torino, avevo un grosso problema con le
piante: Appena entravano in casa, in
pochi giorni si ammosciavano miseramente, mettevo acqua...sperando che a
farle ammalare fosse la siccità, ma niente da fare, nemmeno la resistente aspidistra
dava segni di vitalità, decisi così di non possedere il "pollice verde". In effetti non lo
decidevo io, erano loro, le piante, a non sopportarmi!
Il problema era che non ci mettevo quel concime miracoloso
che non si compra da nessuna parte: L'amore!
Le piante da appartamento richiedono il doppio delle cure di
quelle piantate in giardino.
Intanto ad ucciderle sono le eccessive innaffiature, le
posizioni errate nei vari ambienti della casa, la scarsa luce, ad esempio!
Ci sono alcune piante come la Sansevieria, o l'aspidistra,( foto a destra)
che ho menzionato prima, che si adattano a vivere nei luoghi meno luminosi
della casa.
La sansevieria trifasciata, ( foto in alto) vuole poca
acqua, una volta al mese nei periodi freddi, (praticamente da ottobre in
poi), con una raccomandazione: che sia acqua lasciata riposare almeno una notte,
così che il cloro contenuto nell'acqua del rubinetto evapori. Poca: un vaso ne
richiede circa un bicchiere, che l'acqua di scolo non rimanga nel
sottovaso...le radici di questa pianta sono particolarmente delicate e
marciscono con facilità.
Le fasciature gialline delle foglie si mantengono di quel
colore se la pianta ha luce sufficiente, eventualmente spostarla al sole
qualche ora affinché la pianta si rigeneri.
Ficus Benjamin: Lo adoro...ma tenuto in casa tende a
perdere le foglie, anche se lo tratto come un pupo, coccolandolo,
accarezzandogli le chiome, mandandogli messaggi positivi...niente! Quello, in casa non ci vuole stare! Ma io sono
fortunata! Abito in Sardegna, posso tenerlo fuori fino ai primi di dicembre, riparato,
esponendolo all'acqua piovana per pochi attimi. Anche Benjamino non ama le
eccessive innaffiature...quindi, siamo intese! Niente acqua nel sottovaso!
So che adora le spruzzate di acqua non calcarea (dannoso per
le foglie, i sali depositati non fanno
respirare le foglie e cadono).
Siamo in settembre, un cucchiaino di fertilizzante
universale in grani, (senza esagerare però!) gli darà energia per superare
l'inverno.
Croton: Bellissima pianta elegante, che non vuole
troppa acqua, fossimo nell'America del sud potrebbe stare all'aperto, diventando
un cespuglio dai colori accesi e caldi, ma siamo qui, abbiamo un bel clima,
che, comunque, non va d'accordo con la Croton!
A meno che non si possegga un negozio con vetrate luminose,
esposto a sud ovest con qualche spruzzata di raggi solari, ma non troppo,
umidità giusta, allora la pianta ricambierà il vostro affetto e dedizione.
Morale della favola: Poca acqua, posizione luminosa, pulizia quotidiana delle foglie con un panno
inumidito nel latte o nella birra, fertilizzate una volta al mese con parsimonia,
oppure se usate i granuli, mezzo cucchiaino superficialmente, basterà a
mantenere la pianta in ottimo stato.
Dracena: Ce ne sono tantissime, io prediligo quelle
dal tronchetto sottile col ciuffo di foglie lunghe e strisciate di rosa in
cima. Anche questa pianta ha poche esigenze in quanto ad innaffiature.
Con l'andare del tempo le foglie basali ingialliscono e
cadono, è un processo del tutto naturale, solo che allungandosi ci si ritrova
con una pianta altissima, tronco spoglio.
In luglio, ma ormai è passato, si può tentare la
riproduzione per talea. Si mette a radicare in acqua, armate di santa pazienza,
e aspettare che le radici escano. A quel punto si tenta di metterla in vaso.
Non tutte le talee attecchiscono, ma non bisogna
scoraggiarsi. Ma pensiamo alla nostra pianta che non abbiamo voluto potare,
anche se troppo lunga: se possibile mettiamola in compagnia di altre piante con
le medesime esigenze, nello stesso contenitore.
Poniamo un letto di argilla espansa in un vaso grande, anche
una tinozza di plastica rivestita di carta che si intoni con il vostro ambiente
può essere ideale, posizionate tutti i vasi che la tinozza contiene, alternando
le varie altezze (Dracena alta, Croton. Una palmetta
Chamaedorea, ai lati il Capelvenere, alternato con il comune
Chlorophitum (nastrino).
Naturalmente questi sono solo esempi...potete sbizzarrirvi!
Posizionate le piante,
riempite gli spazi e la base
delle piante con argilla espansa che spruzzerete con un vaporizzatore.
Potete ottenere tante diverse composizioni con le piante che
già possedete (quindi non spendete troppi soldi), cercate di mettere piante
dalle foglie screziate, con colori variati, inserite fioriture così da
"spezzare" la tinta unita.
Tutte insieme, le piante si creano un loro microclima e
vegetano felici.
Cosa importante: Non spostate il vostro angolo di giardino,
ma meditate preventivamente la posizione che,
secondo voi, è più ideale.
Bene, per oggi è tutto. La natura ci offre una vasta varietà
di piante da appartamento, mi piacerebbe sapere quale desta il vostro maggior
interesse, quindi non indugiate, scrivetemi e ne "parleremo" insieme.
Cordialmente vostra. Mariella
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