Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
CESOIA & RASTRELLO Frutti di bosco anche sul balcone
Scritto da Marista Urru
domenica 12 luglio 2009
Andare in questa stagione , ben attrezzati e giustamente calzati, per boschi e macchia mediterranea, ci regalerà una giornata di relax e un ricco raccolto di frutti di bosco, ma per quanti volessero provare la soddisfazione di tale raccolta anche senza
scarpinare, basta un buon
balcone che abbia una esposizione al sole di almeno sei ore al di, e dei vasi di almeno 35-40 cm di diametro, in caso di
cassette almeno 1 m
in lunghezza, 40 cm
di profondità e 15 cm
in larghezza.
In vasi siffatti potete piantare arbusti di more, lamponi,
mirtilli, fragole.
L' Oleandro o Nerium oleander, ornamentale da saper usare
Scritto da Marista Urru
venerdì 10 luglio 2009
Montelinas flora spontanea in Sardegna
Non amavo gli oleandri,
il mio ricordo era legato agli striminziti alberelli in certe vie assolate e
nude della periferia romana , o sul
lungomare di Santa Marinella nel dopoguerra, polverosi, cancerosi, pieni di
formiche , i cui fiori non potevano esser colti per via del latte tossico che la pianta emette copioso e questo per noi
bambini era un difetto grave.
Col tempo mi sono
ricreduta, in effetti non è l'oleandro
che vale poco, è l'uso improprio che se ne fa nell'arredo urbano che salta agli occhi di un osservatore attento
.
"Quando il sole è nel leone buon pollastro col piccione e
buon vino col melone" Questo proverbio lo recitava spesso la Adele un donnone venuto
dalla campagna ad aiutare in casa per i lavori pesanti, io ero su per giù di 5 anni , e mi intimoriva la
Adele, alta e decisa che lanciava occhiate significative alle
gallinelle ovarole, giovani e tenute come
animali domestici, avevo assegnato il nome ad ognuna, le avevo avute
regalata dalla Maria quando erano
pulcini e mi ero convinta che la nuova
venuta prima o poi gli avrebbe tirato il collo. Non fu cos', illustrava ridendo
un po' di quella nostra mania di coccolare persino le galline, il menu
ottimale del mese di Luglio, sia per le
carni di piccione, per chi li mangia, che per quelle del pollo, del melone
sappiamo tutti esser buonissimo ora.
Eccoci arrivati a Luglio,
un momento meraviglioso per i
giardini, frutti, fiori, colori e profumi ci circondano anche nel più piccolo
cortiletto se abbiamo lavorato bene,
se abbiamo scelto le piante più
giuste per le nostre esigenze , anche se sono circoscritte ad un bel davanzale di città . I fiori e le piante
che vengono in mente alla rinfusa pensando al giardino di luglio: Le
bellissime altee, malvoni del temo che fu e che
sebbene rustiche possono essere inserite in un giardino che non sia
prettamente rustico, la
Asclepia, il Convolvolo ottimo per risolvere angoli e
scarpate aride e difficili, la Datura, le Passiflora, l a
Verbena e la Veronica
e poi il bouganville con le sue
fiammanti pennellate, le Dalie e le Zinnie, mi fermo qui, non senza un accenno
ai frutti che fanno bellissima mostra nei giardini, dal prugno, all'albicocco,
al melograno. Molti mi dicono che preferiscono non piantare alberi da frutto, perché
"sporcano", che dire ognuno ha le sue esigenze e su queste non si discute,
ma per me guardare dalla veranda i miei due prugni
abbracciati insieme, ricchi di colore, farfalle uccelli, vita insomma, mi
compensa della fatica di spazzare le prugne che inevitabilmente cadono .
CESOIA & RASTRELLO il pachypodium bello e sconosciuto
Scritto da Marista Urru
sabato 27 giugno 2009
Questo Pachypodium appartiene alla famiglia delle Apocynaceae, scommetto che molti di voi non hanno mai sentito questi nomi, e se devo esservi
sincera neanche io ne sapevo nulla pur
dopo averla ammirata per anni nella veranda di una amica, non conoscevo affatto
né il suo nome, né tanto meno che si tratta di una cugina del nostro Oleandro che appartiene alla famiglia delle apocinacee, ma è originaria della africa, ed il nome viene dal greco "apò Kyon" cioè tiene lontani i cani, con riferimento al loro succo velenoso, e poichè per caso mi sono imbattuta in questa bella foto ve
ne riporto quel che ho trovato: son
piante succulente a riserva d'acqua nel
tronco, da lì il nome pachi caule, e ce ne è di tutti i tipi, palmette con
aculei, cespuglietti, tutte comunque decorative e, come le piante grasse,
bisognose di caldo anche d'inverno, mentre da giugno le potete metter fuori a mezza
ombra per ricoverarle appena la temperatura si abbassa. segue.
CESOIA & RASTRELLO Coltivare la salvia anche in vaso
Scritto da Marista Urru
sabato 27 giugno 2009
Siamo per lo più abituati ad associare la salvia a
dei sacchetti di plastica da cui traspaiono normalmente
tristi foglioline polverose, grigie ed inseccolite, eppure chi conosce
la pianta sa che si tratta di specie
molto bella, dal vero le fogli sono
grigio verde, morbide, leggermente pelose ed ha portamento di cespuglio dall'aroma
piacevole, sa che da Marzo ad ottobre si
copre di bei fiorellini azzurrini che staccheremo se vogliamo che le foglie sviluppino
in ampiezza, sa che ora è il momento migliore per raccoglierle, ma che comunque
se ne avete delle piante in serra o
comunque in ambiente riparato dal gelo, avrete
a portata di mano le foglie ottime in cucina, ma anche per la salute, visto che
le sue proprietà curative sono note dalla antichità, i sacerdoti egizi la usavano contro la sterilità femminile,
Ippocrate per aiutare la digestione, Galeno contro le irregolarità del ciclo
mestruale, noi sappiamo che senza esser la panacea di tutti i mali, è assai
utile come tonificante del sistema nervoso, come digestivo, come anticatarrale,
come colluttorio, come adiuvante per lenire i disturbi della menopausa, e in cosmetica è ottimo tonico astringente per
pelli grasse. Segue: