Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Pianta comune in tutta Italia, coltivata anche come
foraggio, normalmente se ne ignorano le molte virtù ed utilità.
Tanto per cominciare è ottima, se interrata, per trasferire
sali minerali nel terreno dai tubercoli che reca nelle radici, ricchi di azoto.
Che poi è uno dei motivi per cui un tempo, piuttosto che impoverire il terreno
con prodotti chimici, i contadini
facevano riposare la terra, e per una
o due stagioni, non lo ricordo, coltivavano il terreno con erbe mediche
e trifogli, per poi interrare il tutto e
quindi al momento opportuno seminare
grano o altro. Ricordiamo bene come quei campi correttamente trattati avessero
una resa tre volte e più maggiore dei campi
"bruciati" dai prodotti delle multinazionali.
Comunque nel piccolo dei nostri giardini, impariamo a riconoscerlo e non sprecarlo, oltre tutto
attira bombi e farfalle, che non è male. Viene detto anche "pane del latte", mi
sfugge il senso, ma così dicevano e ne ho trovato traccia, senza spiegazione.
Il Trifoglio pratense da sempre è stato considerato una pianta benefica e
beneaugurante. Greci e Romani cercavano
di capire quando sarebbe arrivata la pioggia dall'esame delle sue foglie
che si drizzerebbero al giungere dei
temporali. Nel Nord Europa i Druidi, supremi custodi dei riti celtici, lo
ritenevano pianta sacra da venerare ; in
Irlanda, si credeva che fosse il cibo prediletto degli elfi ed una
leggenda vuole che gli elfi si
mostravano solo a chi portasse in mano o sul capo "il re dei
trifogli" ovvero il quadrifoglio. Con il Cristianesimo diventò simbolo
della santissima Trinità, San Patrizio viene raffigurato con un trifoglio nella
mano o sulle vesti episcopali.
Proprietà:
Si utilizza la pianta
in fiore e lo si raccoglie da Maggio
ad Ottobre.
Elimina le tossine sia a livello epatico che intestinale,
stimola le difese immunitarie, aiuta nei problemi cutanei come eczemi,
psoriasi, acnee altre forme di dermatite, i fiori hanno un effetto
espettorante, ripulisce le vie aeree e cura le affezioni polmonari, cura la
tosse secca, la laringite, la bronchite, la pertosse, è ricco di fitoestrogeni
come la genisteina. In India e' usato per favorire la lattazione delle puerpere
ed e' un tonico uterino, favorisce il ristabilimento dell'utero dopo il parto.
Sembra che la sostanza contenuta nel trifoglio, la
genisteina abbia l' abilità di inibire
la crescita dei tumori.
Gli ultimi studi farmacologici lo stanno ulteriormente
rivalutando : si è evidenziato come il
Trifoglio pratense sia fonte ricca e
pregiata di isoflavoni speciali, fitoestrogeni vegetali, più facilmente
digeribili ed assimilabili dall'organismo, in quantità superiore rispetto ad altre fonti note, quali la soia,
il miglio ed il frumento.
Queste sostanze, sono state studiate dagli scienziati per la
loro capacità di compensare le carenze ormonali in menopausa con gli isoflavoni
ed evitare quindi l'insorgere dei disturbi che interessano molte donne in
questa fase della vita.
Infuso:
Mettere alcuni capolini essiccati (5-6)in 250 ml di acqua
bollente e si lascino in infusione per 15 minuti :si filtri e poi a piacimento
si può dolcificare con miele o zucchero. La dose consigliata è di 2-34 tazze al
giorno contro le affezioni dell'apparato respiratorio
Trifoglio pratense in cucina
Non sapevo che in cucina si usassero le foglie
del pratense, per me era sempre erba da conigli, al massimo lo ho usato per
insalate campagnole, ma una amica mi ha mandato la ricetta dello sformato di
trifoglio, afferma che è buonissimo, so che è una ottima cuoca e ve lo riporto anche se non lo ho provato ancora.
Sformato di trifoglio pratense
1 Kg
di trifoglio dei prati
Pancetta affumicata
Qualche tunica di cipolla
50 gr di besciamella
2 uova
Parmigiano grattugiato
Olio extravergine di oliva
Burro
Sale Preparazione:
Fate lessare il trifoglio in acqua salata e poi fatelo
rosolare nell'olio assieme a qualche tunica di cipolla tritata e alla pancetta.
Versate il tutto nel frullatore fino a ridurlo in una pasta omogenea.
Miscelatela alla besciamella, al formaggio e alle uova sbattute. Versate il
tutto in uno stampo a ciambella imburrato e cuocete a bagnomaria.
Una insalata
campagnola per chi sa riconoscere le
erbe spontanee
Foglie di tarassaco, sceglietevi le più tenere, qualche foglia di fragola di bosco non
trattata, foglie di mora dai germogli, ortiche,
prezzemolo, qualche foglia di
maggiorana, di timo serpillo, di
borragine, una tagliatina di lattughino e cicorietta da taglio del vostro orto.
Fatene un misto ben vario ed equilibrato secondo il vostro gusto, delle foglie
di rucola mio gusto ci stanno bene e ci aggiungo qualche piantina di radicchio
giovane giovane, le rosette per
intenderci.
Fate una salsa con capperi tritati, erba cipollina tritata
finemente, succo di limone, olio, sale e pepe in grani.
Potete abbellire
questa insalata con fiori di borraggine o veronica, o di tarassaco, andrebbero
mescolati alle verdure, ma io so che non tutti li accettano, maglio metterli
come abbellimento lasciando il mangiarli o meno alla scelta personale
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