J.W. Waterhouse (1908)
Apollo e Dafne
Una storia d’amore eterno quella tra Apollo e Dafne, ma è la storia di un amore non
corrisposto, e fu un gran peccato dico io, visto che
avevano tutto per esser felici: bello come il sole lui , ( era tra le
tante attività, il dio del sole), bella dolce
anche se un po’ testarda lei, figlia di una divinità fluviale , ottima
ragazza che però aveva la fissa di voler restare vergine a tutti i costi.
Apollo, figlio di una ninfa amata da quel libertino di
Giove, aveva preso parecchio dal potente genitore, difatti subito da giovanissimo, a 4 giorni dalla
nascita, abbandonò l’isolotto in cui la madre aveva dovuto partorire per
sfuggire alle ira di quella rompiscatole gelosona di Giunone, e si diede all’avventura, quindi
scorrazzò un poco come si conveniva all’epoca ad un Dio, e dopo aver abbattuto nientepopodimeno che un
terribile drago, andò a riposarsi in Tessaglia.
Colà vide nei pressi
di un fiume una bellissima fanciulla bionda, Dafne appunto, che come lo vide capì immediatamente
le intenzioni e scappo’ a gambe levate, mentre il giovinetto la chiamava a gran
voce cercando di rassicurarla, ma più
quello chiamava ed implorava, più Dafne si terrorizzava.
Ben presto la ragazza si accorse che perdeva terreno e già il Dio
allungava le braccia verso di lei, disperata implorò la madre terra di aiutarla,
e Gea, così di fretta sui due piedi, non trovò da fare niente di meglio che
trasformarla in albero: Dafne sentì lentamente rallentare la sua corsa mentre i piedi radicavano nel terreno, le
braccia levate nell’implorazione ramificarono, e fronde verdi costellate di
morbidi fiori gialli stormirono riportando allo strabiliato Apollo , la
risatina soddisfatta di Dafne.
Apollo si disperò , poi con molta filosofia, prese una
fronda dall’albero, se ne cinse il capo e stabili’ che per non dimenticarla
mai, avrebbe reso l’alloro sempreverde e pianta a lui sacra, inoltre ne avrebbe ornato la chioma, la cetra e la faretra, probabilmente nell'ordine le cose a lui più care.
Ma, detto tra noi , tutta questa disperazione che raccontano non dovette poi
provarla, visto si dedicò in seguito ad avventure ed amori, che rispetto a lui
Ridge di Beautiful farebbe miserrima figura.
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1. a proposito di questo mito.... Scritto da
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, il 05-04-2010 23:39 conoscevo già questo bellissimo mito . non a caso il nome femminile da me preferito è da sempre DAFNE: nome elegante,dolce,bello, ma poco usato.
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