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Brema: piazza del Municipio, statua di bronzo che si ispira alla fiaba dei fratelli Grimm, " I musicanti di Brema"
Ne scrivo qui, benchè Brema mi sia purtroppo quasi sconosciuta, perchè si da il caso è il luogo in cui vive un amico mio e di chi frequenta e legge questo blog: Franco Parpaiola, uomo di mare che scrive da una città di mare che vale la pena di conoscere un poco almeno.
Mi sono quindi un minimo documentata, e fra le altre notizie ho scoperto questa curiosità, della statua dei musicanti di Brema che mi ha riportato alla mente una delle fiabe dell'infanzia dimenticate e che qui invece hanno ben onorato.
Comunque la piazza è bella in foto e chi ci è stato mi assicura che è bella "di persona" Rathaus, il municipio, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, così come la statua posta al centro della piazza principale , Marktplatz, statua in marmo che raffigura Rolando e rappresenta la libertà.
Deve esser bello viver qui, fra colori ed atmosfere romantiche del tempo che fu, indovino osservando le foto che vi deve esser posto per piacevoli passeggiate ed accoglienza festosa, da che lo capisco? Dalla disposizione accogliente ed aggraziata degli edifici, dagli spazi ariosi ed armonici, anche da queste cose si indovina il carattere della gente che vive il luogo
Brema città sul fiume tutta da scoprire, città a misura d'uomo che appare allegra e generosa. Il porto antico, bello vero?
I musicanti di Brema Fiaba dei fratelli Grimm
Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per
molti anni; ma ora le forze lo abbandonavano e di giorno in giorno diveniva
sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone pensò di toglierlo di mezzo,
ma l'asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di
Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare parte della banda municipale. Dopo aver
camminato un po', trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando
come uno sfinito dalla corsa. "Perché‚ soffi così?" domandò l'asino. "Ah,"
rispose il cane, "siccome sono vecchio e divento ogni giorno più debole e non
posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la
sono data a gambe; ma adesso come farò a guadagnarmi il pane?" - "Sai?" disse
l'asino. "Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere
nella banda." Il cane era d'accordo e andarono avanti. Poco dopo trovarono per
strada un gatto dall'aspetto molto afflitto. "Ti è andato storto qualcosa?"
domandò l'asino. "Come si fa a essere allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato
che invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa
accanto alla stufa invece di dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato
di annegarmi; l'ho scampata, è vero, ma adesso è un bel pasticcio: dove andrò?"
- "Vieni con noi a Brema: ti intendi di serenate, puoi entrare nella banda
municipale." Il gatto acconsentì e andò con loro. Poi i tre fuggiaschi
passarono davanti a un cortile; sul portone c'era il gallo del pollaio che
strillava a più non posso. "Strilli da rompere i timpani," disse l'asino, "che
ti piglia?" - "Ho annunciato il bel tempo," rispose il gallo, "perché‚ è il
giorno in cui la Madonna
ha lavato le camicine a Gesù Bambino e vuol farle asciugare; ma domani, che è
festa, verranno ospiti, e la padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto
alla cuoca che vuole mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare
il collo. E io grido a squarciagola finché‚ posso." - "Macché‚ Cresta rossa,"
disse l'asino, "vieni piuttosto con noi, andiamo a Brema; qualcosa meglio della
morte lo trovi dappertutto; tu hai una bella voce e, se faremo della musica
tutti insieme, sarà una bellezza!" Al gallo piacque la proposta e se ne
andarono tutti e quattro.
Ma non potevano raggiungere Brema in un giorno e la sera
giunsero in un bosco dove si apprestarono a passare la notte. L'asino e il cane
si sdraiarono sotto un albero alto, mentre il gatto e il gallo salirono sui
rami, ma il gallo volò fino in cima, dov'egli era più al sicuro. Prima di
addormentarsi guardò ancora una volta in tutte le direzioni, e gli parve di
vedere in lontananza una piccola luce, così gridò ai compagni che, non molto
distante, doveva esserci una casa poiché‚ splendeva un lume. Allora l'asino
disse: "Mettiamoci in cammino e andiamo, perché‚ qui l'alloggio è cattivo." E
il cane aggiunse: "Sì, un paio d'ossa e un po' di carne mi andrebbero anche
bene!" Perciò si avviarono verso la zona da cui proveniva la luce e, ben
presto, la videro brillare più chiara e sempre più grande, finché‚ giunsero
davanti a una casa bene illuminata dove abitavano i briganti. L'asino, che era
il più alto, si avvicinò alla finestra e guardò dentro. "Cosa vedi, testa
grigia?" domandò il gallo. "Cosa vedo?" rispose l'asino. "Una tavola
apparecchiata con ogni ben di Dio e attorno i briganti che se la spassano." -
"Farebbe proprio al caso nostro," disse il gallo. "Sì, sì; ah, se fossimo là
dentro!" esclamò l'asino. Allora gli animali tennero consiglio sul modo di
cacciar fuori i briganti, e alla fine trovarono il sistema. L'asino dovette
appoggiarsi alla finestra con le zampe davanti, il cane saltare sul dorso
dell'asino, il gatto arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e
si posò sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono
tutti insieme il loro concerto: l'asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto
miagolava e il gallo cantava; poi dalla finestra piombarono nella stanza
facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da quell'orrendo
schiamazzo, credettero che fosse entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel
bosco. I quattro compagni sedettero a tavola, si accontentarono di quello che
era rimasto e mangiarono come se dovessero patir la fame per un mese.
Quando ebbero finito, i quattro musicisti spensero la luce e
si cercarono un posto per dormire comodamente, ciascuno secondo la propria
natura. L'asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la porta, il gatto sulla
cenere calda del camino e il gallo si posò sulla trave maestra; e poiché‚ erano
tanto stanchi per il lungo cammino, si addormentarono subito. Passata la
mezzanotte, i briganti videro da lontano che in casa non ardeva più nessun lume
e tutto sembrava tranquillo; allora il capo disse: "Non avremmo dovuto
lasciarci impaurire" e mandò uno a ispezionare la casa. Costui trovò tutto
tranquillo andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi
sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché‚
prendesse fuoco. Ma il gatto se n'ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e
graffiando. Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla porta sul
retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba; e quando
attraversò dl corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l'asino gli diede
un bel calcio con la zampa di dietro; e il gallo, che si era svegliato per il
baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!" Allora il
brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: "Ah, in casa c'è
un'orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con
le sue unghiacce e sulla porta c'è un uomo con un coltello che mi ha ferito
alla gamba; e nel cortile c'è un mostro nero che mi si è scagliato contro con
una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice gridava: ‘Portatemi quel
furfante!' Allora me la sono data a gambe!" Da quel giorno i briganti non si
arrischiarono più a ritornare nella casa, ma i quattro musicanti di Brema ci
stavano così bene che non vollero andarsene. E a chi per ultimo l'ha raccontata
ancor la bocca non s'è freddata.
FINE
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1. La Passeggiata. Scritto da
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, il 28-05-2010 23:10 Brava, son rimasto a bocca aperta, veramente questa si che è una bella sorpresa. Oggi poi per Strada qui a Bremen c’erano delle giovani studentesse italiane sui 15 anni assieme alle loro insegnanti in visita alla Città. Stetti li a guardarle un poco e poi mi accorsi che dall’altra parte della Strada c’erano anche giovani studenti dell’Ucraina. La Città ha molto da offrire, e molte comitive di studenti vengono da ogni parte d’Europa anche dalla Russia e dalla Cina. Il mese di Agosto poi, e da diversi anni ormai, la Città organizza una Festa cittadina chiama “La Strada”; per una quindicina di giorni, giovani attori e giocolieri si esibiscono in Piazza oppure “An der Schlachte” dove si tengono anche degli Open Air Concerti. E per i più piccoli c’è sempre un teatrino delle marionette da qualche parte dove possono ascoltare la Fiaba dei 4 Musicanti, o un palcoscenico dove viene presentata da attori in erba e studenti. Di lato al Palazzo Governativo in Piazza di fronte al Rolando, c’è un tombino con una piccola feritoia per dieci Cent i bambini si possono ascoltare i 4 Musicanti che si fan sentire cantando. Veramente, dal punto culturale Bremen fa molto per gli abitanti, le Famiglie ed i giovani, basta volersi ingaggiare, tutti grandi e piccini, non hanno che l’imbarazzo della scelta. Tutto questo unisce e coinvolge e amalgama la Gente insieme. Noi vecchietti però non andiamo ad ammirare i giullari e i mangiafuoco, che si esibiscono in Piazza sai, a noi piace passeggiare, al riparo dal Sole, sotto i Platani della Schlachte…. Dai una guardata qui se non l’hai già fatto www.schlachte.de è una passeggiata molto interessante, non è molto lunga, ma lo può diventare…. Ciao PS.Mica lo hanno ancora tappato quel dannato buco la sai.