Mi scrive una giovane
amica che ancora non si sente di farsi leggere "da tutti", eppure è bravina. Certo
non è meno di tutti noi improvvisati grafomani del web: “quanto è
difficile scrivere! Marista , io non riesco a metter nero su bianco quello che
vorrei… “
Con me sfondi una porta aperta, giovane amica.
Mi è sempre stato difficile scrivere, e con gli
anni niente è cambiato, un poco per
pigrizia, ma soprattutto per il timore di esser in qualche modo “valutata” da
colui che avrebbe poi inevitabilmente letto quel che andavo scrivendo.
Ricordo come fosse ieri l’ansia che mi dava dover scrivere
ancora ragazzina, lettere ricorrenti ad una lontana parente che percepivo come
assai colta e raffinata, ne temevo il giudizio ero quindi letteralmente a vuoto di idee.
Niente di quel
che scrivevo mi pareva fosse degno di essere letto dalla raffinata colta
e anziana signora; risultato, scarta qua, aggiusta là: lettere
striminzite, penose, senza contenuto.
Raramente mi è invece capitato, e per qualche motivo che non
so, di scriver di getto e bene, e accadeva che i miei temi che venissero letti in classe o addirittura
avessero l’ onore di esser letti anche
nelle "altre sezioni".
Non mi capacitavo neanche io di come fosse avvenuto il
miracolo, so che quando succedeva allora come qualche volta anche ora, il foglio avanti a me non era e non è più estraneo e quasi nemico, non è più un vuoto contenitore
da riempire possibilmente “bene”, al meglio comunque, ma per magia è come se su quel foglio fosse già
scritto tutto.
Non so spiegarlo , ma a me in tale fortunato e raro caso, non resta che l’esercizio fisico di
scrivere : una corrente invisibile collega direttamente la mia mente, libera da
remore, paure, condizionamenti, indecisioni, e permette che io facilmente
trasferisca al foglio pensieri e sentimenti, sogni, impressioni, tramite la
penna.
Non che con questo io diventi una “scrittrice”, ma solo
riesco a riportare sulla carta quel che penso, senza fraintendimenti, senza
eccessivi errori, e soprattutto riesco adesprimere esattamente quel che sento, credetemi non è facile per tutti.
A questo proposito, ieri mi capitava un momento negativo per
scrivere (che è la norma per me), nel tentativo di distrarmi, ho ripreso un
romanzo di Italo Calvino : “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.
E' una
lettura che procede a rilento e
svogliatamente, al momento avrei bisogno di brevi letture
“leggere” . Ma ecco che al capitolo ottavo mi sono interessata
eccome, l’IO narrante che si trova a
dover scrivere, ma si sente osservato dalla folla dei propri lettori “ che
sporgono lo sguardo sopra le mie spalle e s’appropriano delle parole man mano
che si depositano sul foglio..”, stanco, infine
esclama :
“ Come scriverei bene se non ci fossi! Se tra il foglio
bianco e il ribollire delle parole e delle storie che prendono forma e
svaniscono senza che nessuno le scriva
non si mettesse quello scomodo diaframma che è la mia persona! Lo stile, il
gusto, la filosofia personale, la soggettività, la formazione culturale,
l’esperienza vissuta, la psicologia, il talento, i trucchi del mestiere: tutti
gli elementi che fanno sì che ciò che scrivo sia riconoscibile come mio, mi
sembrano una gabbia che limita le mie possibilità.
Se fossi solo una mano,una mano mozza che impugna una penna
e scrive…Chi muoverebbe questa mano? La folla anonima?Lo spirito dei tempi?
L’inconscio collettivo? Non so. Non è per qualcosa di definibile che vorrei
annullare me stesso. Solo per trasmettere lo scrivibile che attende di esser
scritto, il narrabile che nessuno racconta."
Visto, giovane amica, ho trovato, quello che non so dirti
io te lo ho fatto dire da un grande scrittore : Italo Calvino.
Tu forse non
scriverai grandi cose, ma c’è uno scrivibile che attende di esser scritto, che
solo TU puoi scrivere, e un narrabile che attende di esser narrato, che solo
TU puoi narrare.
Altro non ti deve interessare, non ci deve interessare perchè davvero
secondo me è già lì sul foglio che aspetta di esser portato alla visibilità perché possa essere letto, il tuo
scrivibile, il tuo narrabile.
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
1. Scritto da Luca bello, il 22-08-2007 22:10 un saluto,pigra!non hai scritto l'articolo promesso sulla Chiesa romana che ti avevo chiesto! luca
|
2. Scritto da
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
, il 09-08-2007 20:14 Ciao marista,ho trovato il libro di Calvino che citi. Mi pare di capire che lo trovi noioso, dissento : scorre, ? veramente un modo nuovo, secondo me almeno, di presentare le situazioni. Grazie di averlo indicato Luca P.S. me lo porto in montagna
|
Powered by AkoSuite 2007 |