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Leggere & Scrivere Febbraio le poesie del mese PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
martedì 02 febbraio 2010


mandorlo fiorito
"Sotto la fuga leggera del vento / s'apre il ventaglio del mandorlo bianco. / Alto sta un cielo di rosa e d'argento / ma il cuore è stanco". Diego Valeri.




"Tra il desiderio e il rimpianto / eterni, c'è questa che si chiama / esistenza mortale / dolcissima breve fragile / dove ogni oggi è già ieri / dove si costruiscono gli Imperi / e si scrivono i libri". Tutto il resto, è niente.

 

Da dialogo del poeta e del messaggero. Conte.



ALDA MERINI


I poeti lavorano di notte

quando il tempo non urge su di loro,

quando tace il rumore della folla

e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio

come falchi notturni od usignoli

dal dolcissimo canto

e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio

fanno ben più rumore

di una dorata cupola di stelle.

°°°°°°°°°°°

TIZIANO TERZANI


Credo ci sia una vita unica,

che ho sentito cosi forte

seduto sui contrafforti dell'Himalaia

la vedevo in un maggiolino

nelle formiche

nei fili d'erba

negli stupendi alberi di deodor

e quella vita che circolava li

è anche la mia vita

e quando la vita di questo corpo finirà

continua la vita...

continua la vita...

(T.Terzani, ultima intervista, 2004)

Ho scelto il mandorlo per illustrare il mese di febbraio: nel freddo , sotto la neve e mentre il vento soffia, possiamo  vedere la vita che  rifiorisce. guardiamoci intorno, i mandorli fioriscono, ma non solo, in ogni angolo appena riparato  possiamo vedere le prime pratoline,  gli occhi azzurri delle borragini o i  nivei capolini delle iberidi , su tutti campeggia l'oro del  gelsomino d'inverno  che ricade dai muri  quasi a proteggere i  delicati petali delle scille e delle viole.

Davvero la nostra esistenza è "dolcissima breve e fragile" come questi fiori", ma certo  essi ci ricordano che "continua la vita..", mentre

I poeti lavorano nel buio

come falchi notturni od usignoli

dal dolcissimo canto

Un buon Febbraio a tutti  da Marista, con una raccomandazione: guardatevi intorno, c'è la vita quella vera che riprende, imparate dalla natura e dal suo eterno ciclo e non perdetevi mai d'animo


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