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Tramonti: nel deserto, sul mare, a Roma PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 20 febbraio 2009

Tramonto nel deserto

 

Il giorno finiva. Il sole toccava l’orlo delle sabbie. Era tondo e generoso e bello.

 

Una solitudine immensa si creava intorno alle ultime luci sparenti; la respirazione delle sabbie era lenta e morbida; il cielo, l’aria, le sabbie si riposavano; le ombre non calavano dal cielo ma parevano uscire dalla sabbia che si spegneva, uscire come un’acqua che silenziosamente affiora e si spande. Già intorno si diffondeva un sentore di cose umide.

 

Il passo dei cammelli si era fatto leggero e soffice.

 

da “Sabbia” di V.G.Rossi

 edizione VIII  Bompiani anno 1945



Da “Attimi”: Tramonto d’estate

 

 

Stanco infine il sole si nasconde

Lo scintillio festoso di colori accesi

Annuncia alla incerta luna le stelle













Un Tramonto invernale a Roma:  er Cupolone preso dal Pincio













La fretta 

Se stà a fa' sera e nantra giornata de lavoro se n'é annata;

c'ho l'ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.

Cammino senza prescia, tanto, che devo fa'?

Si torno presto a casa me tocca pure sfacchinà!

Sur viale del tramonto me fa l'occhietto er sole,

e dopo na' giornata a dà i resti a chi li vole,

l'osservo 'mbambolato, come fosse na' visione.

Me fermo lì a guardallo, ma chi l'avrà inventato?

E' bello forte, nun l'avevo mai notato!

Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,

splende splende, ma nun m'o godo mai.

E' robba che co quell'aria bonacciona e rassicurante,

riescirebbe a fa' sentì amico ogni viandante.

Stà palla arancione m'ha messo pure arsura, ma, ahò!!

Nun so mica na' monaca de clausura!

E allora o' sai che nova c'è ? Io nun c'ho più fretta

e me butto drent'ai meandri de' na' fraschetta.

Con le zampe sotto ar tavolino,

e in compagnia de' n'ber fiasco de vino,

me guardo intorno soddisfatto,

finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!!

E mentre er Cannellino m'arriva ar gargarozzo

Rido cò n'amico e ordino nantro litrozzo.

La vista me se annebbia ma non la mia coscienza

che se mette a riflette sull'umana esistenza:

a che serve stà sempre a core pe' tutte le raggioni

si so quasi sempre rotture de' cojoni??

TRILUSSA

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