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Cucina risparmiosa n.2 tortino zucchine e crema di zucca e patate PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
giovedì 19 febbraio 2009

Tortino di uova e zucchine e crema di zucca contro il freddo

 

La prima è una  ricetta assai semplice, il tortino di zucchine è buono e risolve in questi giorni di freddo una cena, specie se  portato in tavola ben caldo.

 

Per 4 persone 

500 gr di zucchine – 6 uova -  cipolla – olio . salsa pomodoro . sale-pepe

 

Tagliate le zucchine a fettine non troppo sottili e mettetele a soffriggere a fuoco basso in una padella antiaderente, per circa 10 minuti rigirandole con attenzione con un cucchiaio di legno, mentre cuociono salatele e pepatele, quando saranno appassite, mettetele a raffreddare.

 

In una terrina rompete le uova, conditele con una punta di sale e pepe, sbattetele bene, aggiungete le zucchine, mescolate senza rompere le fettine, intanto avete già soffritto la cipolla o il porro, a piacere, cui avete aggiunto la salsa di pomodoro , circa 1 tazza da colazione, fate cuocere per 10 minuti, aggiungetevi uova con zucchine, mescolate, mettete nella pirofila e passate in forno ben caldo, a me piace  cospargerlo prima di infornarlo di pangrattato misto a grana grattugiato per ottenere la crosticina, dovrebbe bastare 15 minuti circa di forno a 180°, servitelo caldo , anzi viene bene cotto nella pirofila di coccio.

 

Crema di zucca e patate

 

Credo che molti  usino questa crema delicata che si accompagna con i crostini, e ovviamente è ottima per cene  d’inverno

 

  500 gr di polpa di zucca -  1/2 kg di patate, 1 dl di panna liquida, 50 gr di groviera o parmigiano grattugiati, fette di pane in cassetta tostato.

 

Tagliate la zucca a  dadi e mettetela in pentola con le patate lavate sbucciate ed affettate , coprite con acqua o brodo vegetale, lasciate cuocere  a fuoco lento per 45 minuti, poi scolate e setacciate le verdure in una terrina, unite la panna, mescolate, aggiustate di pepe e di sale, cospargete  di formaggio grattugiato, servite con crostini. Una versione  vuole che si scavi una zucca della porzione necessaria per la zuppa,  lasciando una buona dose di polpa  attaccata alla buccia  e che la zucca così preparata venga messa  intera in forno preriscaldato 220° per circa 15 minuti, poi tolta dal forno venga riempita della zuppa preparata come sopra e portata in tavola calda e cosparsa di grana. Indubbiamente di effetto, specie se avete amici a cena.

 

 


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La cucina risparmiosa PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
martedì 03 febbraio 2009

Comincio dagli avanzi di una significativa quantità di riso ,  perché proprio oggi  ho confezionato un tortino gradevole con il riso avanzato ieri.

Ho messo il riso (allo zafferano)  in una terrina, ci ho sbattuto un uovo, aggiunto una manciata di buon grana padano, e  lo ho  diviso in due parti, in una padella antiaderente appena unta con uno scottex  su cui avevo versato qualche goccia di buon olio, ne ho ricavto due tortini.

In una pirofila  leggermente unta  e cosparsa di pangrattato ho messo un tortino di base,  lo ho coperto di fettine di mozzarella, ma avrei potuto usare  sottilette o altro formaggio, avevo del prosciutto cotto ( poco) e lo ho sbriciolato sulla mozzarella, ho coperto con l' altro disco,  ne ho cosparso la superficie di pangrattato misto a grana, ma avrei potuto cosparger prima di  buon sugo in bianco ( carciofi  ) o al pomodoro e poi  col parmigiano o grana , lo ho messo   qualche minuto a gratinare in forno, è buono, si può anche presentare bene contornandolo con rami di prezzemolo , o con funghetti trifolati, o polpetine piccolissime.

Quindi  aben vedere per il mio pranzo, di spesa viva  c'era 1 uovo  che avevo in frigo, due manciate di grana, i1cucchiaino di pangrattato, 2 euro di champignon, 80 cent di   bocconcino, 4 euro circa di macinato , ed abbiamo mangiato una cosa gradevole  e profumatissima, in 4 con meno di 10 euro.

 

Anche la polenta si presta se avanza , la cosa più semplice  per oggi, mettetela afreddare in un piatto e l’indomani avete il modo di tagliarne ottimi mandorlotti da condire e passare al forno.

 


 


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NONNA ADA IN CUCINA, il Tè verde e quello bianco PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
giovedì 25 dicembre 2008


Il Tè : leggenda

Secondo la leggenda cinese, negli anni 2700 circa avanti Cristo,  l'imperatore Chen Nung (Shen Nung), che veniva chiamato il Divino Mietitore visto  l'impulso da lui dato all'agricoltura, e che convinto igienista, non beveva altro che acqua bollita,  mentre  era seduto a riposare all'ombra di un albero  di tè selvatico,  si accorse che   le foglie cadute per una leggera brezza  all'interno dell'acqua messa a bollire, le avevano fatto assumere  un invitante color oro mentre un piacevole profumo si spandeva nell’aria. La curiosità prevalse e il grande imperatore assaggiò per la prima volta la deliziosa bevanda chiamata poi tè. Dopo averla bevuta si sentì preso da un benessere indicibile e volle conoscere meglio l'albero che aveva prodotto quella foglia meravigliosa e benefica, favorendone così l'uso e la coltivazione.  Nascerebbe in questo modo l'uso del Tè.

Thea Sinensis, cioè Tè Cinese.


 

 

La Camelia sinensis, altro non è  se non un arbusto con foglie ovato-accuminate, con margine dentato, lucenti e verde chiari. I fiori sono semplici e di piccole dimensioni, bianchi e ricchi di stami dorati. La foglie della pianta forniscono il Tè : se vengono semplicemente essiccate al sole, abbiamo il tè verde, se invece le facciamo prima fermentare e poi essiccare, abbiamo il tè nero, se la fermentazione è solo parziale, abbiamo il tè oolong.

 


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Natale arriva la voglia di cucinare: ed ecco le lasagne bastarde PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
sabato 20 dicembre 2008

Arriva il Natale e, volenti o nolenti la atmosfera ci coinvolge, e puntuale  si presenta  anche il desiderio di cucinare.  Ed allora scambiamoci le ricette, personalmente ho esperimentato con successo questa ricetta che vi riporto, di lasagne fatte con farina di castagne mista a farina doppio zero, me la ha inviata  una cara amica del web,   il 25 Dicembre quindi a pranzo  porterò in tavola questo pasticcio di lasagne.. da leccarsi i baffi, grazie a Rita da Cosenza.

Personalmente ho usato una percentuale di farina di castagne del 50%, anche se la amica che mi ha passato la ricetta prudentemente si era attenuta su  proporzioni basse, io insisto 50 e 50 è perfetta,  io penso sia inutile mettere farina di castagne se poi non si sente il sapore.

 

 

Dosi  250 gr di farina di castagne, 250 gr farina 00, 5 uova, sale q.b

 

Mescolate le farine, unite le uova e se necessario un minimo di acqua, io mi regolo usando a misura il guscio di un uovo. Lavorate bene, la pasta deve essere liscia ed elastica, fatela un poco riposare, poi stendetela  e fatene dei quadrotti buoni da poter poi sovrapporre a strati nella pirofila.

 



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NONNA ADA IN CUCINA:Arrosti facili PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 24 settembre 2008


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrosti non solo quando avete ospiti a cena, visto che  l’arrosto  spesso è conveniente anche in famiglia, capitano bei pezzi di carne sia dal macellaio che al super mercato in offerta;  per non parlare del pollo e del tacchino: dando una occhiata attenta alle offerte  vi può capitare di portarvi a casa  una conveniente spesa, poi se non siete in vena o necessità di risparmio, vi potete sbizzarrire con i  “pezzi scelti”: filetto, controfiletto, girello, campanello, fesa, per nominare i più conosciuti.

Cuocer le carni arrosto è comunque facile e in fin dei conti sbrigativo, anche se dovete aspettare i 50 minuti di forno, siete liberi di occuparvi d’altro, i controlli  della cottura sono in minor numero che negli arrosti  “morti” ( al tegame).

 

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NONNA ADA IN CUCINA: Il MELONE IN CUCINA - da Nonna Ada in cucina PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
sabato 12 luglio 2008

Il Melone in cucina

Cesto di melone al formaggio:

 
Per 4 persone
1 melone di media grandezza – 4 costole tenere e bianche di sedano, 80 gr di  emmenthal, i cucchiaino  di senape francese, olio, aceto di mele, sale, pepe, paprica

 
Lavato ed asciugato il melone, toglietegli una calottina che vi servirà per avere una superficie piatta su cui poggiarlo stabilmente.

Ora dovete fare con un coltello affilato bene i tagli per poter svuotare il melone. Segnatevi il centro del polo che resta in alto, poi  fate un taglio preciso a sinistra del centro, di circa 1’5 cm , ed uno a destra, fondo sempre  uguale. Poi fate ai due lati  2 tagli orizzontali di modo da fermarvi al punto di incontro dei tagli verticali; l’idea è che dovreste ottenere, tolte le due parti così delimitate, un melone che pare un cestino col manico, non è affatto difficile. Con un cucchiaio eliminate i semi, pian piano scavate tutta la polpa, ricavatene con l’apposito strumento delle palline.

 

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