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Marista
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Lettera di Travaglio a Montezemolo, manca qualcosa
Scritto da Marista Urru   
martedì 29 maggio 2007

Mi è simpatico Travaglio e mi dispiace vedere che sta dilapidando in fretta il personale “tesoretto” di credibilità che si era saputo costruire con estrema accortezza.

Non può sfuggire alle persone mediamente attente che in realtà in quella lettera non si dice niente che già non sia stato detto e ridetto dai giornali, dai blog dalle TV :” i lavoratori Italiani sono i meno pagati in Europa, mentre i manager sono i più pagati ed i meno efficienti”. Dopo aver esposto un fatto incontrovertibilmente vero e risaputo, con tecnica bolscevica  e nonchalance, appioppa una colossale balla, in questo modo in genere si cerca di creare una verità che venga accettata alla fine da tutti, infatti ci dice : “la Fiat si è rimessa in sesto con le sue mani e con la cassa integrazione"


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Le case Fanfani
Scritto da Marista Urru   
sabato 26 maggio 2007
Rileggevo il mio  breve trafiletto sui commenti tardivi e in prossimità delle elezioni espressi da Amato sulle case popolari, e riandavo con la mente al dopoguerra, alla ricostruzione come la ho vissuta io a Roma, incantata quasi dalle famose "case Fanfani" come le chiamavamo semplicemente dal nome del politico democristiano che fortemente le aveva volute. Non ricordo molto bene, ma ho vissuto da ragazzina a Roma nel quartiere Bologna, passavo nelle mie passeggiate in bici davanti ai cantieri della INA case, mi parevan bellissime, ariose, vicine ma non troppo, le une alle altre, erano palazzine con terrazze fiorite, bambini che potevan giocare e vociare nei lastricati avanti ai portoni, e a me che abitavo in una casa  meno "moderna" sembrava fosse necessario traslocare colà . Il ricordo  delle costruzioni "popolari è legato a quello di una vita di quartiere pacifica e sicura, ci si salutava , ci si sorrideva, ci si aiutava.
E fa ancora più male lo squallore di adesso, l'incapacità di politici e burocrati che spendon e spandono miliardi, comprano per  Senatori e compagnia palazzi principeschi e manco sanno immaginare una piacevole edilizia popolare  non punitiva e degradante che dimostri che il cittadino che vi ricorre non è considerato suddito, un soggetto di "minor conto" da far vivere in osceni casermoni, magari senza fogne,  ma da spremer all'osso con tasse e gabelle di stampo medievale.
Un progetto di edilizia popolare, quello di Fanfani che partiva dall'amore e dal rispetto per i cittadini senza casa,  e che nasceva anche dalla considerazione della necessità  di creare occupazione per la classe operaia.
E poi vedo lo scempio della attuale classe dirigente che non solo le  case popolari non le pensa nemmeno, ma lascia che a molti Italiani le case vengano "sottratte", spesso in maniera surrettizia, in spregio alle leggi , e nella totale indifferenza di chi dovrebbe vigilare

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Post sul Blog di Grillo per commenti a libro "La Casta"
Scritto da Marista Urru   
sabato 26 maggio 2007
MA SIETE SCONVOLTI PER AVER VISTO LA PUNTA DELL'ICEBERG????
La realtà è molto diversa da come la si vede "da fuori". Lavorando in un ente pubblico si capisce come sotto il pelo dell'acqua ci sia un'impensabile montagna di roba marcia costituita da una pletora di ladri e farabutti di numero esponenzialmente superiore ai parlamentari. Intorno ad ogni ente girano soggetti disgustosi che usano l'ente (normalmente inutile) per i loro interessi, come fosse di proprietà. Assessori, consiglieri, funzionari, professionisti,imprenditori,dirigenti e dipendenti, senza tralasciare i parenti, gli amici e gli amici degli amici di questi soggetti. In questo contesto escono stipendi d'oro, privilegi di casta, bonus vari, rimborsi spese gonfiati, mezzi pubblici usati in privato,appalti d'oro, consulenze ecc... Vi sono enti sede di feudo per il politico o il funzionario di turno dove vengono arruolati pelandroni di ogni tipo a fare nulla e rubare lo stipendio, per consenso elettorale o favori mafiosi. Questi personaggi possono costruire dove vogliono, prendere finanziamenti statali, avere licenze commerciali, violare la legge e non pagare tasse, al contrario del cittadino onesto che li mantiene e ne subisce l'arroganza e la maleducazione. Contro chi cerca di contrastarli usano la burocrazia, i cavilli di una legislazione fatta ad hoc per chi gestisce il sistema. Chi deve controllare ed intervenire non lo fa perchè è un "amico". La "giustizia" è in mano loro e quindi non puoi far valere minimamente un diritto. Il paese è in mano a questi farabutti che lo stanno dissanguando impedendone un sviluppo sociale e democratico conforme alle regole della civiltà. Oramai è anarchia totale, mafia pura. Anzi, la mafia per tradizione almeno ha un codice d'onore, questi no. Paradossalmente il colpevole principale di tutto ciò è il cittadino che li vota, che li autorizza ad esercitare un comportamento simile rivolgendosi a loro per una raccomandazione o un qualsiasi favore e .... POI SI LAMENTA...

Raimondo Torri 26.05.07 10:43 |

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Giustificheranno anche questa barbarie?
Scritto da Marista Urru   
venerdì 25 maggio 2007
Dalla cronaca del 25 maggio 2007 : Umbria - hanno ucciso per rapina nella sua casa una giovane donna incinta,bottino, 1500 euro.

Una barbarie che le parole non riescono ad aggettivare. Mi chiedo quale idiota teoria troveranno i soliti buonisti per giustificare gli assassini e se anche questi mostri verranno coccolati in carcere, magari in quanto "bisognosi", in spregio dei milioni di "bisognosi" che continuano a vivere onestamente e quindi dimenticati e negati.E non mi meraviglierei che arrivassero a darne la colpa ai cittadini per bene che non si tolgon di mezzo per favorirli meglio!
Facile accusarmi di qualunquismo per quel che dico, difficile è accettare che simili bestie facciano in qualche modo parte del genere umano, da qualunque inferno siano usciti dovrebbero tornarci.

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Storia di ordinaria burocrazia 2
Scritto da Marista Urru   
giovedì 24 maggio 2007
Questa perla  è accaduta a Genova, questa volta  la burocrazia veste la toga del magistrato.
Una coppia decide di chiamare il proprio figlio Venerdi. Bizzarria di cui certo dovranno render conto al figlio quando sarà cresciuto, per ora ha un anno e non se ne cura.

Ma qualcuno è attento a certi particolari "essenziali" per una moderna democrazia.

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Il tesoretto
Scritto da Marista Urru   
lunedì 21 maggio 2007
E' come l'araba fenice, che ci sia ognun lo dice, QUANTO sia nessun lo sa.
Ma parlo del fantomatico tesoretto di cui son piene le pagine dei giornali e, pensate che persone per bene, non lo spenderanno che DOPO le elezioni, per ora lo fanno ANNUSARE A TUTTI, per non darlo poi a nessuno. Non mi dite che non ve ne eravate accorti!
Vi ricordate quando i napoletani vendevano bottiglie vuote con l'aria di Napoli? Geniali! e il prode Prodi, e l'algido Schioppa li stanno imitando. Un tempo il governo in carica spendeva e spandeva prima delle elezioni, questi si sono perfezionati, promettono un tesoro che non distribuiranno, e badate manco si sa quanto è.
Bottiglie vuote in cambio di un voto vuoto, visto che il potere è altrove!
Vuoti e voti a perdere!
Voti vuoti, per teste vuote
voti vuoti e casse vuote, dai, continuate sai
quante altre combinazioni!

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Storia di ordinaria burocrazia 1
Scritto da Marista Urru   
giovedì 24 maggio 2007
In questi giorni da Milano è giunta notizia dell'ennesima follia della nostra ottusa burocrazia.

Questi i fatti: il proprietario di un locale, stanco di dover spazzare più volte al giorno le cicche  che i suoi clienti gettavano in terra quando, come ormai d'uso, uscivano fuori del locale per fumare, e stanco di attendere da mesi che il Comune facesse avere i  "cenerini" come promesso ai  negozianti, ha comprato 2 portacenere e  li ha messi accanto alla porta del locale.

Dopo qualche giorno l'esterrefatto negoziante ha visto un agente in bicicletta che, alla vista dei due portacenere (18 cm di diametro), accostava e gli annunciava; "questi li sequestro". Ovviamente ha pensato ad uno scherzo, invece il solerte  ghisa meneghino applicava alla lettera i regolamenti comunali, e in supremo sprezzo del ridicolo,  chiamava una pattuglia, che arrivava prontamente:   e due uomini in furgone  senza ridere, anzi un filino imbarazzati pare, hanno requisito il "corpo del reato".

Intanto il vigile scriveva due verbali: uno per occupazione del suolo pubblico con ammenda di 189 euro, l'altro per certificare la confisca.
Ma al peggio non c'è mai fine, quando il negoziante è andato a ritirare i due posacenere che bene o male gli erano costati 100 euro più la multa, si è sentito negare la restituzione  visto che  aveva ventilato la possibilità di fare ricorso, quindi quando li ritirerà dovrà pagare anche le spese di deposito.

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