Una intuizione è alla base del pensiero orientale, il concetto della Mente Unica universale da cui promana tutta la
esistenza.
Noi occidentali in genere abbiamo un poco snobbato questo pensiero
per cui tutto, come ha esposto chiaramente
YUNG, avrebbe origine nel nostro
inconscio nella Mente universale o Unica ed
a cui ognuno di noi partecipa. Di questo argomento
lo psicologo tratta in modo chiaro anche nel commento psicologico ad uno
scritto da leggere assolutamente, almeno
a mio parere: “ Il libro tibetano della Grande Liberazione”
di W. Y. Evans Wentz.
La possibilità di disquisire se i
fenomeni paranormali abbiano una qualche possibilità di esser riconosciuti come
reali, passa dalla conoscenza di questi e simili scritti, per approdare alle
moderne dottrine della fisica quantistica mediante la conoscenza delle quali si
può arrivare ad affermare con i
moderni fisici, che quello che noi
comunemente chiamiamo mente può “coincidere con un potenziale quantistico
situato a un livello energetico più sottile del cervello biologico, e per
questo da esso stesso filtrato e limitato.” (Vedi Radio Mente di Luca
Bertolotti).
Secondo i fisici i “campi”, entità non materiali, risultano
essere correlati alla materia. La mente , sembra sempre più probabile poter
essere identificata con uno di questi “campi”, e questo in buona sostanza
permetterebbe di considerare il cervello come” il substrato organico di una
entità energetica : la Mente.”
Naturale a questo punto,
abbandonando la scienza fisica, ricollegarsi
alle antichissime teorie
Yoga sulla Mente Unica non creata,
unicum in cui il tempo presente, passato e futuro non hanno alcun senso.
Teorie che fanno dire a
Yung nei suoi studi che tutto ha origine
nell’incoscio ( la Mente),
e poiché ovviamente la mente di ognuno di noi è parte della mente Universale,
ognuno di noi partecipa nell’originare quel tutto.
Quindi se il tempo è da
considerare un continuum nella Mente, arriviamo facilmente a comprendere come
possa essere che eventi fisici e psichici possano coincidere in un tempo senza tempo.
Cerco di spiegarlo con un
episodio occorsomi in gioventù : avevamo un conoscente-amico, un ragazzo che
intuivamo essere sensibile e
psichicamente in tensione per problemi personali, cercammo di aiutarlo come potevamo, poi benché sembrasse sinceramente assai legato
alla nostra famiglia, si allontanò , non lo vedemmo più. Presi dal viver
quotidiano e dalle fatiche dei rispettivi
lavori e da due figli piccolissimi e vivacissimi, pensammo
a lui distrattamente e sporadicamente.
Una domenica tra le
tante serena e tranquilla, dal momento
della prima colazione fino a notte, fui “infastidita” dalla visione, in altro
modo non so spiegare, di un uomo con una
candida camicia a maniche ampie, che cadeva a capofitto da un attico. Una
immagine impressa nella mente che mi si riproponeva come una scena alla
moviola, ancora e poi ancora, una cosa snervante.
Cercai di “vedere” meglio
( all’epoca cominciavo qualche esercizio elementare di yoga) ed ebbi
l’impressione, e non chiedetemi come funziona che non lo so, che il “messaggio”
venisse da alcune palazzine abbastanza vicino a casa nostra. Chiesi a mio marito se a lui risultasse che dei tanti amici e
conoscenti che frequentavano casa
nostra qualcuno abitasse colà, visto che
un uomo secondo me , ormai ne ero convinta, stava per uccidersi. Non ci
sembrava di conoscere nessuno, cercammo di metter insieme le informaioni, non venimmo a capo di nulla, pensai di essere
esaurita, cercai di dimenticare e
ci riuscii.
Raggelai quando due mesi
dopo dal parrucchiere sentii delle
signore commentare il suicidio immotivato ed incomprensibile di un giovane ,
che appurai essere il nostro conoscente e che proprio quella famosa domenica si
era gettato dal terrazzo del suo
attico posto nel comprensorio da
cui mi pareva venisse un angosciato messaggio di morte.
Postulando una Mente
Unica, possiamo comprendere come si
possano verificare coincidenze tra un evento psichico ( nel mio caso una
apparente visione o predizione, visto che non so l’ora in cui effettivamente si è ucciso ) ed un evento fisico reale ( il
suicidio).
Si sarebbe avuta, se ho
ben capito, una sincronia ( coincidenza
significativa tra un evento psichico ed uno fisico) e questa spiegherebbe l’apparente
fenomeno parapsicologico; il guaio è che
questa sincronia è sempre casuale, non prevedibile, non ripetibile. La
parapsicologia risulta , annosa questione, quindi non sperimentabile.
Ma c’è un altro aspetto
che la esistenza della Mente Unica la cui esistenza sembra confermata dagli
studi di fisica quantica pone, e su cui
varrebbe la pena di indagare tenendo presente che i Tibetani tutti trovano la cosa
naturale da sempre : se cioè la nostra
mente partecipa della essenza della Mente Unica “ substrato generatore di materia e azione” ( Pauli), trova
appunto spazio la teoria tibetana seconda la quale non esistono in sé soltanto le proiezioni
della Mente Universale, ma anche quelle
delle nostre menti. Disse Yung : “l’inconscio ha e crea le sue forme, i suoi
fantasmi in un tempo senza tempo”.
Si aprirebbe a questo punto la possibilità di
esplorare la possibile esistenza di un
fenomeno interessante : le forme - pensiero
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