Tra Magia e Scienza
La scienza ha fatto progressi enormi, pure in molti sono convinti che,
come sostiene apertamente il prof . Armando Pavese,
"parapsicologicamente parlando, siamo ancora ai tempi di Galileo", come
se ci si rifiutasse di guardare nel cannocchiale "perché certe cose non
sono possibili". Le sue parole evidenziano ancora bene il clima di
scetticismo che pervade il mondo della scienza rispetto allo studio
delle possibilità ancora sconosciute della nostra mente.
Certamente
studiare dei fenomeni dei quali non si ha facilmente la disponibilità
per condurre "esperimenti" in laboratorio, appare impossibile.
Pure
non possiamo ignorare che menti brillanti si sono applicate a questi
studi, nonostante l'indifferenza e lo scetticismo dei contemporanei,
che arrivò spesso ad un vero e proprio ostracismo dei malcapitati
studiosi.
Certo la confusione in merito è molta: in genere è facile
confondere magia e occulto di bassa lega per così dire, con la
parapsicologia, o peggio pensare che tramite la parapsicologia si possa
spiegare ciò che appartiene allo spirituale nel senso della mistica e
della teologia : se una persona riesce a piegare i metalli, non sta
compiendo un miracolo, sta probabilmente usando potenzialità della
mente che altri non sono in grado di usare.
Sempre ricorrendo ad una
spiegazione molto comprensibile usata dal professor Armando Pavese:
immaginiamo di possedere diverse radio rice-trasmittenti, tutte possono
ricevere, ma la recezione e la trasmissione avvengono solo per quelle
che avessero l'accensione innestata. Saremmo quindi tutti in possesso
di determinate potenzialità della mente, ma non tutti siamo in grado di
ricevere e trasmettere, i più di noi sono "spenti".
Messa così
la questione viene da dirsi: Se certe facoltà sono in noi "naturaliter
", bene cerchiamo di accenderlo questo benedetto tasto di accensione.
Ognuno di noi , o quasi, avrebbe motivi validi per desiderare di ampliare le capacità della mente.
Ovviamente
è più facile a dirsi che a farsi. Ci si muove su un terreno difficile
ed impalpabile, ove la frode è sempre dietro l'angolo.
Mi sono
fatta l'idea che l'unica motivazione valida e non pericolosa, che poi
porterebbe ad un metodo recante le stesse caratteristiche su dette, è
quella suscitata dalla curiosità di tipo "parascientifico", scevra da
interessi occultisti, mistici, e soprattutto di lucro.
Sono
certa personalmente , che vi siano persone che per natura loro
precipua, sono dotate di un certo sesto senso. E sono anche sicura , che normalmente, queste
persone non benedicono la "dote" ricevuta.
Di che si lamentano ? Si
chiede ovviamente chi il sesto senso non ce lo ha. Senza arrivare alle
fantasie dei telefilm, in genere non è piacevole vivere, sia pure non
continuativamente, nella precognizione di piccoli fatti che poi
regolarmente accadono ( in genere sono piccoli fatti quotidiani che
vengono previsti); certo che in simili circostanze è facile addebitare
la responsabilità al caso, alla aspettativa.. e così via, ma quando le
previsioni sono troppo anche se marginali, tolgono un po' di sugo alla
giornata, e alla fine stancano, se poi si ha il vizio di predire certi
fatterelli, che poi accadono, si rischia di farsi la nomea di
"menagramo", come accadeva ad una mia cara amica, che mi raccontava
questo suo autentico handicap piangendo. Non ho mai capito perché, la
cosa che più la sconvolgeva era il fatto che "prevedeva" quando le
lampadine stavano per fulminarsi, o l'auto o il motore del motoscafo
del suo fidanzato stavano per fare i capricci, pare che questa sua
abitudine di predire "sciagure" come quelle riportate, le avesse
causato gravi problemi in famiglia, insomma la superstizione di chi le
era vicino, a mio avviso, stava rischiando di creare un inutile mito su
fatti che potevano avere mille spiegazioni razionali.
Personalmente ho sempre vissuto le coincidenze che mi capitavano, soprattutto da bambina, con grande apprensione ed angoscia, mi hanno provocato una sensazione di insicurezza e di disagio di fronte al disagio che altri provavano e di fronte alla ostilità repressa che coglievo in taluni, ho accolto come una benedizione lo "spegnersi" di certe sensibilità.
Questo per
evidenziare di fronte a quali problemi ci si imbatte anche solo
affacciandosi a questa materia con lo spirito sbagliato.
Ora un
atteggiamento non di paura verso certi "fenomeni" veri o presunti che
siano, credo potrebbe essere conseguenza di un diverso atteggiamento
culturale, venire insomma dalla cancellazione della demonizzazione di
certi fenomeni, pensieri, e contemporaneamente dal maggior grado di
maturità delle persone comuni, che liberate da superstizioni e paure,
mandassero finalmente in soffitta nei fatti: maghi, indovini e
fattucchiere.
Sgomberato il campo da simili antichi
condizionamenti "sociali" , per così dire, lo studio delle possibilità
della mente potrebbe avvenire più agevolmente ed in un clima sereno,
aiutando a fare uscire certi fatti dal paranormale, per entrare nel
normale, e come tali essere considerati, analizzati, compresi. Son
certa che oltre ad un robusto ridimensionamento di leggende e fatti
strani, avremmo che fisici e scienziati che volessero applicarsi al
"residuato" che si ottenesse, di certo potrebbero arrivare a scoprire,
anche e soprattutto grazie all'uso delle nuove tecniche, che vi sono
principi, leggi, fenomeni fin qui sconosciuti o misconosciuti , che
potrebbero rivelarsi infinitamente utili .
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1. Scritto da
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, il 05-10-2008 23:30 ciao, ti ringrazio davvero, il tuo sito e quel che scrivi mi piacciono assai e mi ci incanto davvero , lo vede volentieri anche mio figlio, parlo di vedere, perchè lui è attratto dalla grafica in particolare. Grazie un abbraccio marista
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2. PARAPSICOLOGIA Scritto da
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, il 05-10-2008 23:25 Cara Marista, i tuoi post sono uno meglio dell'altro. Mi spiace che passo solo poche volte, per mancanza di tempo, ma quando vengo trovo una cultura meravigliosa. Sul mio blog c'è un premio per te. Puoi passarci quando hai tempo? Ciao e complimenti!
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