Donatella Papi si appella al presidente Napolitano affichè egli
favorisca " un clima corretto di rispetto delle leggi che
consentono a un condannato, sia pure nei tre gradi di giudizio, di
dare il suo contributo al pieno accertamento della verità, se questa
non è stata onorata come si deve ". Nel corso della lettera
accenna anche a memorie depositate in sede legale ed all'incidente
occorso a suo figlio nel mezzo di una forte campagna intimidatoria
Roma, 25 ago. (Adnkronos) - ''Impedire il clima di linciaggio e
diffamazione ai miei danni che sto vivendo fronteggiando
intimidazioni anche palesi, come lei stesso potrà verificare su
media e tv''. A chiederlo in una lettera inviata al presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, è la giornalista Donatella Papi
moglie di Angelo Izzo, condannato per il massacro del Circeo.
''Da 35 anni - continua - il nostro Paese è attraversato da una
campagna di odio sollevata dalla vicenda del Circeo, in cui morì la
povera Rosaria Lopez, rispetto alla quale non credo sia stata fatta
piena luce''. ''Mi permetto di rammentarle - sottolinea - che, oltre
ad essere una giornalista, sono stata protagonista di quei fatti per
età e appartenenze biografiche e per questo sto lavorando alla
riapertura di quel caso, e di un altro che ha visto coinvolto e
accusato Angelo Izzo, che ho sposato di recente, certa che fare piena
verità sia un contributo utile e necessario, poiché oltre tutto
queste vicende si collegano ad altre che hanno insanguinato la nostra
storia''.
''Le chiedo - aggiunge Donatella Papi - di favorire un clima
corretto di rispetto delle leggi che consentono a un condannato, sia
pure nei tre gradi di giudizio, di dare il suo contributo al pieno
accertamento della verità, se questa non è stata onorata come si
deve e come egli sta già facendo avendomi consegnato parecchie
memorie sulle quali stiamo lavorando in sede legale''. Poi nella
lettera Papi ricorda suo figlio, Jacopo Fanfani, morto a 17 anni in
un incidente stradale nell'aprile scorso, a Roma. Da
www.latina24ore.it: "
Un incidente sul quale la magistratura sta indagando e sul quale ho
fatto alcune inquietanti ipotesi sulla base di prove documentali
concrete, e tuttavia pur considerandolo un incidente mortale non si
può disconoscere che- sottolinea - esso è avvenuto in un clima
pesantissimo di minacce da me depositate alla valutazione dei
magistrati, come allo stesso modo in questi giorni sto denunciando
episodi strani e gravi nei confronti della mia incolumità, sicurezza
e vita normale". Chiede anche di "favorire un clima di
rispetto delle regole anche a favore dei detenuti "
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
Powered by AkoSuite 2007 |