Tutti conoscono i piccoli chicchi scuri tostati
ed intensamente profumati del caffè, ma per chi non la
conoscesse , ecco la bellissima pianta che li produce e che volendo
possiamo allevare facilmente nei nostri appartamenti, esponendola nella bella
stagione all'aperto.
In
realtà quello che tostiamo come ben si vede,
è un seme di colore rosso che nasce da una pianta sempreverde, che può
raggiungere i 10 m
di altezza, della famiglia delle Rubiacee(Abissinia).
Vive fra gli 800 e i 2.000 m d'altezza in terreni umidi con temperature
fra i 15 e i 25 °C.
Ce ne sono circa quaranta specie diverse, e tra queste la Coffea arabica
è quella più diffusa e coltivata: offre un caffè dolce e meno cremoso, al
contrario della robusta da cui si produce un caffè più forte con circa
il doppio di caffeina
Ci vogliono almeno tre anni prima che la pianta del caffè dia i primi
frutti.
Sulle origini della tradizione di bere il caffè vi sono molte
leggende ; la più conosciuta vuole che l’origine sia nello Yemen :
in un monastero sperduto nella campagna, i monaci vennero a sapere che le capre
di un pastore di nome Kaldi, se mangiavano certe bacche rosse, restavano
vivaci persino di notte. Uno dei monaci incuriosito indagò, scopri’ la pianta e
con le sue bacche si fece un infuso allo scopo di restare svegli il più a lungo
possibile per pregare .
Noi Italiani amiamo l’aroma intenso e profondo del caffè, e per molti di noi
preparare un buon caffè è un rito, un’arte quasi.
Qualche breve consiglio :
Il caffè? Poco ma buono, niente purghe. Usate acqua fredda e
possibilmente poco calcica, poco pesante . Per le dosi, cioè per la proporzione
tra miscela ed acqua, badate che le caffettiere ormai segnano e predeterminano
le proporzioni, non pressate la miscela che va messa delicatamente
nell’imbutino badando che la polvere sia ben sciolta e senza grumi Quindi
mettetelo sul fuoco vivo ed a coperchio aperto per evitare la condensa, badate
di non farlo bollire e bevetelo caldo.
Se avanza del caffè, scaldatelo a bagno maria, in recipiente di
ceramica o vetro, evitate il metallo.
Caffè e salute
Contiene degli eccitanti : caffeina, colina, acido clorogenico ed
altri. Quindi lo si consiglia , in dosi moderate, per aiutare rendimento
intellettivo e muscolare, si dovrebbe evitare di assumerlo a stomaco vuoto
perché eccita la secrezione gastrica.
La caffeina vi fa male? U po’ di pazienza, gli scienziati hanno
scoperto una varietà etiope del caffè arabica alla quale manca un enzima che
convertirebbe la teobromina prodotta dalle foglie in caffeina. Sembra che
il Professor Paulo Mazzafera mentre sperimentava il modo di produrre una
pianta con poca caffeina ricorrendo alla ricerca genetica ed all’incrocio di
diverse specie, abbia scoperto in natura tre esemplari di piante di
caffè decaffeinato, si spera quindi tra breve di incrociare questa
specie con altre già in commercio ottenendo piante naturalmente pochissimo
ricche di caffeina e di gusto ottimo.
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