Esiste un giardino detto dei suoni : tún-resún di Lohn, il regno delle esperienze acustiche sito nello Schamserberg il Cantone detto dei Grigioni
Nel piccolo paese di montagna di Lohn, situato sullo Schamserberg, si
possono imparare a conoscere i suoni nei modi più diversi con dieci
oggetti musicali particolari. L’attrazione è l’artistica arpa eolica
(detta anche arpa eolia) che con i suoi magici toni armonici invoglia
ad ascoltare, non solo con l’udito.
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Cosa è una arpa eolica da uno scritto di Di Paolo D'Angelo
Nella sua forma più semplice, questo strumento è costituito
da una cassa di risonanza in legno, che può avere dimensioni variabili
ma che per solito debbono essere tali che lo strumento possa essere trasportabile
e orientabile con facilità; sulla cassa sono tese mediante due ponticelli
alcune corde di budello, il cui numero non è fisso ma può
variare (da un minimo quattro o sei fino a quindici e oltre), e son praticati
dei fori armonici. Se collocata davanti ad una finestra aperta, o comunque
in un luogo dove vi siano correnti d’aria, le corde vengono poste in vibrazione
e producono suoni diversi, dipendenti dalla intensità della corrente
.
Normalmente non è sufficiente collocare lo strumento in modo tale
che esso possa essere investito dalla corrente d’aria, ma è necessario
convogliare in qualche modo l’aria stessa sulle corde affinché i
suoni si producano. Ciò accadeva per solito mediante delle pareti
laterali sempre in legno, collocate a creare una sorta di imbuto o di bocca
di lupo attraverso la quale l’aria giungeva sulle corde.
L’arpa eolia ebbe
una qualche diffusione tra la seconda metà del Settecento e la prima
metà dell’Ottocento, limitatamente alla Inghilterra e alla Germania,
dove era possibile incontrarne degli esemplari nelle case private e dove
alcuni artigiani si erano specializzati nella loro fabbricazione.
Nei paesi
latini non sembra che essa si sia mai diffusa, e ancora nel 1856 l’autore
dell’opera probabilmente più completa e ricca di notizie sull’arpa
eolia, il musicista francese Kastner, trovava che lo strumento era «d’un
usage à peu près inconnu hors de l’Allemagne et de l’Angleterre»,
diceva di averne visto molti esemplari nella sua giovinezza, in Germania,
ma nessuno in territorio francese se non in Alsazia, e aggiungeva che esse
erano vendute regolarmente a Strasburgo, dove egli stesso se ne era procurato,
nel 1838, un esemplare . Ma soprattutto, l’arpa eolia divenne nella letteratura
romantica (e in questo caso, sorprendentemente, non solo in quella tedesca
e inglese, ma anche, se pur meno di frequente, in quella francese) un simbolo
in cui si incarnavano alcuni motivi ricorrenti della poetica romantica,
una sorta di emblema del concetto romantico stesso dell’arte e della poesia
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1. Grazie Scritto da
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, il 25-08-2011 17:05 Caro Claudio, sono io che ti ringrazio, sei stato molto gentile, mi fa piacere esser stata di una qualche utilità a chi come te fa un lavoro, oltre che affascinante, anche in una onlus che volge la sua attività in favore dei diversamente abili. Esiste una Italia che ci rende orgogliosi ancora e che va avanti nonostante tutto, un caro saluto Marista
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2. Molto utile ed interessante Scritto da
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, il 25-08-2011 11:28 Vorrei esprimere un ringraziamento a chi ha realizzato questo articolo poichè mi da degli spunti utili per progettare e realizzare degli strumenti musicali all'interno del laboratorio in cui lavoro presso il Centro Diurno Principe Emilio di Bologna che è un servizio dell'Associazione AIAS Bologna onlus a favore di persone con disabilità. Grazie mille.
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