Second- Life: se virtuale e reale si intrecciano
Prendiamo un caffè insieme in questo
pallido e nebbioso sabato novembrino, se gradite.
La surreale notiziola di oggi non è nuovissima, ma a me
sembra gustosa.
Inghilterra: divorzia dal marito
colpevole di averla tradita su Second-Life. I due vivevano letteralmente una vita parallela sulla nota community, dopo essersi conosciuti tramite chat ed aver
replicato la cerimonia matrimoniale su Second-Life.
Pare che vivessero, in special modo
la donna, perennemente al computer. A
leggere il Daily Mail si ha davvero la certezza che avessero accantonato la
vita vera per quella virtuale , immedesimandosi in questa ultima tanto da fare
legittimamente pensare che l’intervento di un professionista delle patologia
mentali dovrebbe intervenire in aiuto dei due poveretti.
Dice la donna che dopo aver scoperto
l’avatar del marito in posizione compromettente con un avatar-prostituta : “Sono
diventata pazza, ero così ferita che non potevo credere a quel che era
successo».
Poi continuando a sovrapporre reale a virtuale, ha assunto un detective di Second -Laif pagato con moneta virtuale, per indagare
sull'adulterio. La situazione è precipitata quando, ad aprile, ha scoperto un
nuovo tradimento del "marito". «Abbracciava una donna su un sofà e
l'atteggiamento era molto affettuoso». A quel punto il divorzio nella vita
reale.
Che dire? Mi viene in mente solo una frase latina : “Est modus in rebus”, il
senso? C’è una giusta misura per ogni cosa. Appunto, lascio qui e vado a preparare la colazione alla mia tribù, alla prossima.
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