Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
"Sotto la fuga leggera del vento / s'apre il
ventaglio del mandorlo
bianco. / Alto sta un cielo di rosa e d'argento / ma il cuore è stanco". Diego Valeri.
"Tra il desiderio e il rimpianto / eterni, c'è questa che
si chiama / esistenza mortale / dolcissima breve fragile / dove ogni oggi è già
ieri / dove si costruiscono gli Imperi / e si scrivono i libri". Tutto il resto, è
niente.
Parliamo del sogno - facciamolo con la voce dei poeti
Scritto da Marista Urru
martedì 19 gennaio 2010
Dal “ Commiato”
di K. Gibran
..Addio, popolo d'Orfalese.
Questo giorno è finito.
Si chiude su di noi come il giglio acquatico sul suo domani.
Serberemo quello che qui ci è stato donato.
E se non sarà sufficiente, ci ricongiungeremo
per tendere ancora le mani verso colui che dà.
Tornerò a voi, non dimenticatemi.
Scrive oggi Carlo
Bertani su comedonchisciotte ,in un lungo articolo in cui analizza il mondo dei blog da diversi
punti di vista: " non cadiamo nell'errore di pensare che il blog non esistesse
prima di Internet: mia madre, a sua insaputa, è una bloggher giacché da decenni
tiene un diario."
Più o meno potrebbe
aver ragione, in realtà, come un lettore
fa notare, la pubblicità è il tratto caratteristico del blog.
Comunque tra le varie tipologie di blog, quella che
tiene campo è ancora la classica: il blogger pone un tema , lo posta ed apre
una discussione.Un po' se mai come si faceva un tempo nei salotti borghesi. Un
salotto virtuale aperto a tutti, una
idea accattivante, non c'è che dire.
E un mattino
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d'improvviso aperta la porta,
meravigliati la calpestammo:
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
timidamente festosa
era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti
con la sua bianchezza.
"Come pesano queste giornate!
Non c'è fuoco che possa scaldare,
non c'è sole che rida per me,
solo il vuoto c'è,
solo le cose gelide e spietate,
e perfino le chiare
stelle mi guardano sconsolate
da quando ho saputo nel cuore
che anche l'amore muore."
E ancora la sacerdotessa parlò e disse:
Parlaci della Ragione e della Passione.
E lui rispose dicendo:
La vostra anima è sovente un campo di battagli
dove giudizio e ragione muovono guerra all'avidità e alla passione.
Potessi io essere il pacificatore dell'anima vostra,
che converte rivalità e discordia in unione e armonia.
Ma come potrò, se non sarete voi stessi i pacificatori,
anzi gli amanti di ogni vostro elemento?
La ragione e la passione sono il timone e la vela
di quel navigante che è l'anima vostra.
Se il timone e la vela si spezzano,
non potete far altro che, sbandati, andare alla deriva,
o arrestarvi nel mezzo del mare.