Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Quando un popolo divorato dalla sete della libertà , si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino a ubriacarlo, accade allora che , se i governanti resistono alle richieste dei sempre piu' esigenti sudditi , sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere , servo ; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari , e non è piu' rispettato ; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretenono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi , e questi , per non parer troppo severi , danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà , nel nome della medesima , non vi è piu' riguardo nè rispetto per nessuno .
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta : la tirannia .
In realtà, siamo tutti presi, fin dall'origine, e in qualche
modo invischiati nel mito della madre. La stessa figura paterna, il terribile
mostro del maschilismo, mascherato, ma non sempre, da sollecitudini paterne -
patriarcali, il cieco autoritarismo dei padri-padroni: tutto questo è opera
delle madri che allevano i loro nati maschi nella idea del loro primato
assoluto.
La ratio legis,
lo scopo per cui una legge è stata pensata, non può essere ignorato né preso sottogamba.
Capire le leggi per
applicarle: come deve esser fatto lo spiega chiaro l'Art 12 delle
disposizioni sulla legge in generale contenute nei preliminari al Codice Civile 1942
"Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal
significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dalla
intenzione del legislatore.."
La ratio legis , lo
scopo per cui il legislatore ha pensato una legge, va dunque rispettato ed a noi che abbiamo a cuore gli interessi dei
consumatori attiene obbligo di tentare
di ricondurre il sistema sulla retta via...
Aforismi.Tranquilli qualcuno ci ama e lavora per noi"
Scritto da Marista Urru
lunedì 31 agosto 2009
Il presunto fondamento scientifico dell'eugenetica è la teoria dell'evoluzione. Un poster in cui gli eugenisti sottolineano il legame fra eugenetica ed evoluzione.
Benefattori ed amanti dell'umanità dicono
Filippo di Edimburgo
"Nel caso mi dovessi reincarnare vorrei diventare un virus mortale, per poter contribuire in qualche modo a risolvere il problema della sovrappopolazione" - tratto dalla prefazione alla biografia "Se fossi un animale" del Principe Filippo di Edimburgo.
Henry Kissinger negli anni '70:
"Se controllate il petrolio, controllerete nazioni intere; se controllate il sistema alimentare, controllerete le popolazioni".
D'improvviso un giorno avviene l'incontro: è solo un poeta, le sue parole sono inoffensive e il
loro suono è un canto ritmato, tu
ascolti sereno e non
sai che da quel momento comincia la tua nuova vita. E' la fine della comoda indifferenza, uno spiraglio sulla realtà basta, ora non puoi
più fingere.
Il piccolo ed
insignificante poeta va per il mondo e con
le sue placide parole, armi che graffiano e mordono , strappa deciso i veli sottili della ipocrisia mentre rovinosamente
crollano i sipari dei conformismi. Non gli si bada troppo ai poeti, eppure sono gente pericolosa: lievi come brezza aprono finestre e porte impensate, illuminano
angoli bui, mostrano strade
impervie e misteriose.
Il loro dire suona come
il canto delle sirene , svela, invita , esorta. Ormai tu hai ascoltato , hai capito , devi quindi andare ed andare per vie inesplorate , per vie che aspettano di
esser rivelate ad occhi assonnati a menti assopite. Non te lo avevano mai avvertito di tener lontani quei pericolosi eversori che sono i poeti?
"Gli alberi" fa parte della raccolta Questo muro ( 1973 )
E' polemico Fortini ( Franco Lattes) con la società del suo
tempo ed è amareggiato, il cambiamento sperato per il quale aveva combattuto
partecipando alla resistenza in val
d'Ossola, in realtà non c'è stato, il poeta sente forte la delusione per
la crisi della sinistra, per la burocratizzazione del socialismo che egli
lucidamente percepisce, per la supina accettazione del capitalismo da parte di
"schiavi ciechi e quieti come merci..".
Delusione ed amarezza emergono in questa poesia :
la vista di alberi e siepi che
vivono una vita apparente, ma muoiono in una terra che " non respira abbastanza",
strozzati in realtà da polvere e fumo,
gli fornisce la possibilità di
evidenziare il parallelismo secondo il quale egli vede come gli uomini non stiano in realtà vivendo veramente, non hanno
tempo di amare la natura, di goderne , di arricchirsene, ma in questa desolante e lucida consapevolezza sembra introdurre nel
finale un barlume di speranza nel futuro : rivolto alla figlia simbolo delle speranze future , termina così, " e tu impari chi è tuo padre", a me sembra esprimere la eterna speranza di una nuova e migliore generazione che senza rompere il legame con quanto di spiritualmente positivo ci regala il passato, sia in grado di volgere uno sguardo limpido al futuro
Ho letto Fortini a suo tempo non amandolo particolarmente: ne coglievo la vena
polemica, ma non arrivavo a percepire completamente la lucidità che permeava i suoi scritti che invece letti ora
mi sembra rivelino una vena
quasi profetica.