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L'albatro di Baudelaire e frasi celebri PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
sabato 21 marzo 2009














L'albatro


Per dilettarsi, sovente, le ciurme
catturano degli àlbatri, marini
grandi uccelli, che seguono, indolenti
compagni di viaggio, il bastimento
che scivolando va su amari abissi.
E li hanno appena sulla tolda posti
che questi re dell'azzurro abbandonano,
netti e vergognosi, ai loro fianchi
miseramente, come remi, inerti
le candide e grandi ali. Com'è goffo
e imbelle questo alato viaggiatore!
Lui, poco fa sì bello, com'è brutto
e comico! Qualcuno con la pipa
il becco qui gli stuzzica; là un altro
l'infermo che volava, zoppicando deride.
Come il principe dei nembi
è il Poeta; che, avvezzo alla tempesta,
si ride dell'arciere: ma esiliato
sulla terra, fra scherni, camminare
non può per le sue ali di gigante.

 

Il poeta e la società, un contrasto molto sentito nel romanticismo, il poeta veniva visto  per lo più come un solitario isolato orgogliosamente dalla società materialista,  ma Baudelaire lontano da coglierne la somiglianza con lo sdegnoso Condor (  come per esempio fece Leconte des Lisle), lo vede piuttosto come  un  inadatto alla vita tra gli altri uomini, estraneo ad un mondo che non lo comprende,  destinato a soffrire per questa differenza  che allontanandolo  dall'uomo lo condanna a soffrire debole ed indifeso, goffo ed inadatto alla vita sulla terra, vita per la quale le  ali troppo grandi costituiscono un impedimento.

 

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Il coraggio del Poeta. Lezione di poesia , Dino Buzzati PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 18 marzo 2009


Cosa è la Poesia? Ma si, ce lo siamo chiesti un po’ tutti cosa fa di due righe una poesia,   da cosa esattamente proviene quel qualcosa in pù, quella magia che incanta il cuore e l’anima. Ci sarebbero mille risposte, ognuna con la sua particola di verità, ma  a tale proposito abbiate la pazienza di leggere questo brevissimo racconto di Dino Buzzati, uno che se ne intendeva di poesia.

 

LEZIONE DI POESIA

 

“ Su, piccolo giovane poeta, questa è la sera adatta, mi sembra; è primavera, siamo al crepuscolo, il cielo anche è propizio per via di quelle nubi lunghissime, avanti dunque, se sei capace, parla”.

 

“ Ecco… per esempio – cominciò il Poeta balbettando – ecco.. vedi quella finestra illuminata, lassù, quasi in cima al casamento?”

 

“ Quella finestra, dici?”.

 

“ Ma si,  perché?Forse che non va bene?”

 

“E’ inaudito ragazzo mio! Tu parli proprio di quella finestra al nono piano se l’ho contato giusto, l’unica accesa in tutto il palazzo?”

 

“ Si precisamente quella”.

 

“Ah, è incredibile! Tu, poeta, tu invitato  da noi appositamente, pagato anche : tu hai il coraggio di parlare della finestra accesa  nella notte, eccetera. ( Chi ci sarà in quella stanza?Una mamma  che veglia il bambino mlato? Un falsario che lavora? Un poeta che sogna?). Ma è spaventoso, capisci.

Questo è il massimo della banalità.

Non c’è studentessa di normali che non abbia già scritto tutto questo nelle pagine del diario”

 

“ E allora? Che significa? Proprio questo coraggio bisogna avere. La finestra accesa nella notte, esattamente, con le fantasie corrispondenti, così banali, spontanee, così facili. Dopo le studentesse, anch’io.

Solo che i loro diari appassiranno ignoti, chiusi nel fondo dei cassetti.

Mentre per me la gente si volterà, le orecchie tese, le bocche semiaperte abere, a bere ciò che è la vita. E io volerò sopra di loro!”

 

Da: “Esperimento di magia” 18 racconti di Dino Buzzati. Collana le Quattro stagioni. Rebellato editore. Padova ( 1958 )


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Futuro ( Alba e Tramonto insieme) PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
sabato 14 marzo 2009




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Futuro

 

Il sole   tinteggia di rosso  cielo e mare,

È bella questa alba che precede

una  nuova e festosa luce.

Immoto il disco rosato reca con se

Promesse di lieto futuro: questa è

Certo l’alba di un giorno sereno.

Guardala  questa aurora “dalle  dita di rosa” e dimmi,

non è forse identica al tramonto che ieri

insieme ammirammo? Ed il tramonto che vedremo

insieme questa sera, non credi tu che anche esso

recherà promesse di lieto futuro e

una nuova e festosa luce ?

 


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Aforismi di Jung PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
domenica 08 marzo 2009


A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
  
Dentro di noi abbiamo un'Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.

Abbiamo bisogno di più consapevolezza della natura umana, perché l'unico pericolo reale che esiste è l'uomo in se stesso.

A perdere potere si guadagna in serenità.

  



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Noi due PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
martedì 03 marzo 2009
 

 

 

Serenità

 

Caro, guardo i tuoi  i capelli

E  sono ormai  bianchi tutti

Di certo sfiorita è la giovinezza

Pure io nel tuo viso ancora immutata

la colgo: è lo sguardo azzurro e limpido,

È il sorriso dolce che affiora  spontaneo,

un certo tuo modo di muovere il capo,

tutto questo mi rincuora e il viaggio

che ancora ci attende appare  agevole e  chiaro.

 

 

 

Sera

 

Improvvisa arriva la sera

Intento al tuo lavoro

Sei pensoso e lontano.

Fuori una cincia allegra

Approda  alla finestra,

Curiosa batte col becco

Sorridi dolce, e sei con me.

 

 

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Ritorno in Sardegna PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
martedì 24 febbraio 2009


Ritorno in Sardegna: le  piccole donne

 

 

 

 

 

 

 

 

Suoni e colori consueti mi accolgono  al mattino:

è il cicaleccio allegro delle  ragazze che, timide

gazzelle, ridendo sciamano verso la  Chiesa. 

Sono belle  con  i loro abiti colorati, rigido e composto

il camminare, lucenti gli  sguardi rapidi trattenuti a forza,

che tradiscono l’attesa dell’incontro,di velluto  gli occhi

che traspaiono promesse e speranze.

 

 

Poco più in là, timidi ed impacciati i ragazzi

Si danno un tono, quasi  facendosi coraggio in gruppi,

falsamente sfrontati,  si lasciano ammirare,valutare.

Un piacere  ed una speranza    guardarle

queste piccole donne, sono  poco più che bimbe ,

eppure, pronte ai primi innocenti giochi d’amore

appaiono già forti e sicure,  è bello

indovinarne  le ingenue attese, 

e sapere che nelle loro mani , nelle mani

delle piccole donne di Sardegna è il futuro.

 

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