Salve Marista.
Molti in Italia
parlano dell’articolo 18 come se si trattasse di un patrimonio
nazionale da difendere e salvare a spada tratta. Altri invece lo
vogliono, come si suol dire, adeguare ai tempi moderni con dovute
correzioni e maestrali aggiornamenti.
I sindacati sono
sulle barricate e attaccano il legislatore ancora prima che il
pacchetto sia approvato;(cosa unica al mondo, difatti solo in Italia
si piange sul latte ancora non versato), i partiti son divisi e i
soliti ini ani e oni, in vista delle prossime elezioni, per non
sporgersi troppo fuori dalla finestra non san che pesci pigliare.
L’anomalia del
Mercato del Lavoro Italiano, sia a te sia ai nostri lettori, è meglio
conosciuta che a me, pertanto non entrerò nel merito, ti parlerò
invece di come funziona qui in Germania e sarai tu stessa, sarete
voi, a tirarne le vostre dovute conclusioni.
Comincio con il
dirvi che qui in Germania la Cassa integrazione non esiste.
Ogni dipendente paga
una percentuale del suo mensile lordo indirettamente allo Stato,
attraverso l’Ufficio Federale del Lavoro “Arbeitsamt”, un
semplice operaio scapolo ad esempio con 2500 Euro lordi, si vede
trattenere altre al 52% tra Imposte e fondo assicurativo e della
pensione altri 35 Euro mensili di assicurazione sulla disoccupazione.
(la trattenuta è in percentuale allo stipendio)
Dopo un anno di
contributi versati, in caso di licenziamento non colposo, questi
riceverà secondo la sua età un indennizzo netto pari all’87% del
suo guadagno netto con continuazione del versamento dei contributi
assicurazione malattie e per la pensione.
Il periodo di
disoccupazione è calcolato conformemente all' età della persona e
va da 6 mesi per i giovani a 2 anni per chi ha compiuto il 58 anno di
età.
Dopo di che,
subentra l’assistenza sociale.
Tutto questo lo
avevo già menzionato in precedenti LfG, te lo volevo solo ricordare.
I controlli sui
disoccupati sono ferrei, e chi lavora in nero mentre percepisce
l‘indennizzo di disoccupazione, si trova subito con una denuncia
per frode allo Stato sul groppone.
Prova ora a
trasportare un sistema simile in Italia con tutti i furbetti che
albergano nel bengodi e guarda cosa succede, già i ciechi che
guidano il taxi hanno la pensione da orbi, immagina quanti
disoccupati ci sarebbero in Italia con un sistema come in Germania.
Quello che segue ora
lo troverai pure sulla mia Bacheca, l’ho pubblicato ieri quando non
sapendo cosa fare, mi misi a buttar giù qualche frase senza sapere
cosa volevo dire o dove volevo arrivare, diciamo che ora mi sono
schiarito un poco le idee, e pertanto riprendo da li:
Marista, l’ho
fatta lunga, ma veramente non so proprio come in Italia riuscirete, a
risolvere questo rebus.
L’Italia è senza
regole, solamente quella dell’ognuno per se e Dio per tutti
funzionava.
Eccome funzionava.
Funzionava bene,
tanto quanto in Grecia, in Spagna, in Portogallo e in Irlanda.
Ognuna di queste
Nazioni aveva la sua Economia se non in termine bancario fiorente e
traboccante di mega guadagni, sicuramente solida con il suo
artigianato e le sue economie locali che permettevano alla gente di
vivere con più dignità di oggi.
Poi venne la
globalizzazione e sappiamo com’è andata, quello che ancora non
sappiamo e questo lo dico per esteso è come questa Storia, fondata
sulla bufala del benessere comunitario, andrà a finire.
Und poi iniziò la
corsa all’El Dorado.
Fino a quel momento
il bel Paese era quello dove i politici avevano costituito una mafia
a sé, uno Stato nello Stato.
Una mafia nelle
mafie, una casta nelle caste, chiamalo come ti pare, ma il tutto era
una specie di Tortuga, dove brulicavano i bucanieri e i corsari, dove
sì, si festeggiavano le feste in un’orgia da Bengodi, dove tutti
nei loro limiti si divertivano a farsi gli affaracci propri, o
emigravano.
Come in ogni luogo
di Pirati, in Italia vigeva la Legge della Giungla, il Legge del più
forte e scaltro, dove il più grande mangia il più piccolo e
distrugge i più deboli, e li schiavizza.
La potenza dei
sindacati e dei sinistri è proprio scaturita da questa situazione, i
piccoli e i deboli si sono conglomerati in Cooperative e congreghe
sinistre varie che a loro volta si comportarono come la casta nelle
caste o la mafia politica nelle mafie, difatti, da quello che si
sente e si legge, anche la sinistra ha soggiogato la sua gente
derubandola e debellandola dei propri ideali e aspirazioni …und
palanche.
Tutto questo però
nei decenni vedendo come si comportavano i politici, i cittadini "si
arrangiavano" e guarda un po’ tu, così facendo, i famosi
pendolari e le comari di Voghera tenevano, e nemmeno male,
un’Economia in piedi e riuscivano non solo a comprarsi prima la
Balilla und poi la 500 ma riuscirono pure a farsi una casa o a
comprarsi un appartamento condominiale.
L’Italia ancor
oggi mantiene la Svizzera, regala soldi a palate a quei ruffiani
disgraziati di alto atesini, gli Italiani evadevano il fisco, vanno a
zoccole e a viados brasiliani, a Napoli allevavano i femminielli, e
avvelenavano con i loro rifiuti tossici non solo loro stessi, ma
anche la “Campania felix” e il Mar Tirreno, hanno la barca e
vanno in crociera, e almeno una volta, vivevano bene e alla grande.
L’Italia insomma
era diventata la Sodoma und Gomorra sociale D’Europa e del Mondo,
ma anche forte di emigranti e di chi in silenzio con la benedizione
di Sancta Mater Ecclesia, soffriva e crepava nel buio.
La dolce Vita
felliniana, vista da fuori e con l’occhio di quattro cretini di
giornalisti tedeschi e non solo, sembrava veramente una pacchia, dove
con il dolce far niente uno si arricchiva e viveva alla grande.
… und poi, venne
la crisi economica, alla quale si aggiunse L’Europa Unita, la
fregatura di Schengen, il mobbing europeo per distruggere il bengodi
e ristrutturarlo con la mentalità dei lapponi, und last not least,
Gerard Schröder che continuò lo sfacelo dell’Italia la dove
avevano terminato, Romano Prodi und Helmut Kohl assieme a quel
bifolco di tirapiedi di Ministro delle Finanze bavarese che risponde
al nome di Theo Weigel.
Attaccarono in modo
vile e degenerato el Berluska, lo intralciarono, dove potevano,
insomma distrussero la civiltà e la forma di vita sociale italiana
per farne un'altra, che in fin dei conti è la stessa cosa di prima.
Solo che ora le palline sul pallottoliere hanno un'altra definizione
e sono state smistate e disposte in modo diverso, ma son pur sempre
le stesse…und poi venne Big Mama Angelina.
La grande Matrona
Germaniae, si portò appresso quel tirapiedi di Trichet, il Sarkozy e
via discorrendo und lo Stato Italiano che in fin dei conti è formato
dagli stessi bifolchi con la cravatta di prima, per non essere da
meno ora sta facendo manbassa del poco che vi è rimasto, in cambio,
però vi regala un ordine nuovo, una Nazione Confederata e una nuova
Patria.
Credo che qui tra le
righe ce ne sia per tutti, per tutti i gusti e tutte le Borse, e
vista l’attuale situazione si potrebbe anche dire che gli italiani
stavano meglio quando stavano peggio; ma è veramente vero che in
Italia si stava meglio quando si stava peggio?
Chi stava meglio
quando si stava peggio?
Don Gallo ebbe a
dire che tutti i diritti conquistai combattendo nei Secoli sono ora
calpestati, ma di che cacchio di diritti sta parlando quel prete?
Quello di crepare e di sopportare le angherie in seno allo Stato
della Chiesa forse?
Cristo, che
caleidoscopio di situazioni più o meno belle, ma tutte veritiere e
tutte fragili …una cosa sola è certa, se l’Europa non si unisce
anche politicamente e fiscalmente e non lo fa alla svelta, finirà in
pasto alla Cina e all’India e gli italici furbetti saranno i
prossimi vu gumbrà.
Chi in Italia ruba
ora, che se lo metta bene in Testa questo, non la farà franca
domani, così come quelli che rubarono ieri e stanno per andare in
Galera oggi, in Carcere ci andranno pure loro, in un prossimo futuro.
Toto disse che era
dell’ANEF e l’altro giorno l’Annunziata disse a Rutelli di non
prenderla per una deficiente, penso che quello dell’Anunziata per
quanto scorbutica possa essere è stato il classico colpo davanti
alla Prua dei vari Rutelli e a tutti gli ini ani und oni, del paese
del Bengodi.
Time will tell.
Fin qui sono
convinto che a grandi linee concordi con me, sono anche sicuro che
molti di voi rimpiangano quei tempi, ma mettetevi il cuore in pace,
quelli non tornano più.
Ora manca il Lavoro,
per ritornare indietro ora è venuta a mancare l’industria fatta
scappare via dalla prepotenza sindacale forte dell’Articolo 18,
tutto li.
Qui in Germania
invece la piccola e media industria come anche l’artigianato può
assumere personale aggiunto se necessario, e può licenziarlo quando
le commesse di lavoro scarseggiano; questa si chiama flessibilità di
mercato.
La stessa
flessibilità che dimostra la classe operaia adattandosi al
precariato e all’impiego con agenzie di lavoro private, dove,
secondo le qualifiche e delle necessità, un dipendente si può
trovare a cambiare diversi posti di lavoro in un Anno.
Tutti si stanno
scervellando per trovare una formula economica salva tutto e tutti,
secondo me l’unica formula magica che rimette tutto a posto e
quella di reimportare il Lavoro, che è stato esportato in Medio
Oriente e un po’ dappertutto nel Mondo, prosciugando l’Europa.
L’Europa si sta
spegnendo, non solo manca il lavoro, ma è venuta a mancare anche la gente per eseguirlo, per creare insomma quel benessere al quale il
Bengodi era abituato, manca la mano d’opera e gli operai, poiché
mai nati.
Ora Marista in
Europa si sta rendendo evidente il caso, dove chi lavora, non può
permettersi di acquistare ciò che produce in Fabbrica, e guarda bene
che non sto parlando certo di una Ferrari.
L’ultima volta che
vidi una cosa del genere fu nel Ghana, dove un portuale che caricava
a fil di schiena sacchi con semi di cacao sulle Navi, con il suo
guadagno giornaliero non poteva acquistare la tavoletta di cioccolato
prodotta con quel cacao, non ti meravigliare sai, se un giorno senti
un docente ghanese dire che suo Padre negli Anni 80. faceva lo
scaricatore di Porto a Thakoradi nel Ghana.
Napolitano vuole
ripristinare l’apprendistato di allora, pensiero certamente nobile,
dopo di che ci sarebbero di certo meno Morti Bianche e meno infortuni
sul Lavoro in Italia (vergona nazionale) il guaio è che non solo
mancano gli apprendisti, ma non ci sono più neanche i fabbri e gli
stagnini che potrebbero insegnare ai giovani un mestiere …und poi
manca il lavoro stesso, secondo me il Giorgio nazionale vaneggia
tanto quanto lo zio Adolfo che muoveva in Russia Brigate corrazzate
inesistenti, mentre a Berlino i russi bussavano alla porta del su
Bunker.
È
di oggi la notizia che il 75% dei Comuni e provincie della Ruhr e in
stato fallimentare e le famiglie non solo, non sono in grado di dare
ai loro figli una tavoletta di cioccolato, ma se non ci fossero le
Mense e la distribuzione gratuita dei cibi nelle parrocchie, non
potrebbero nemmeno garantire loro tre pasti al giorno…un intanto
don Gallo parla di diritti conquistati con secoli di lotta, roba da
matt, roba da matt.
Ciao.
Franco
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1. Scritto da SILVIO, il 23-03-2012 17:46 ALADINO, diritti e doveri procedono di pari-passo. Gli uni non possono essere anteposti agli altri. Né può sussistere un sistema che presupponga chi deve comandare e chi deve ciecamente ubbidire senza riserva alcuna. Ciò spiega esaurientemente il perché del modello - Germania, che nel breve è riuscito ad acquisire successi eclatanti ma poi alla lunga è sempre stato condannato dalla Storia a brucianti sconfitte. Il guaio è che i teutonici non si prostrano mai alle lezioni impartite.
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2. Scritto da aladino, il 23-03-2012 16:12 La Germania probabilmente (certamente) è una Nazione composta da cittadini che conoscono bene il concetto: Prima i doveri, poi i diritti. Poche discussioni. Lavoro duro. L'Italia, invece, è composta da cittadini che hanno invertito l'ordine doveri/diritti. Siamo (sono) anarchici ed individualisti. Non vogliono Stato. Ci saranno delle motivazioni storiche sulla diffidenza verso ciò che richiama le Istituzioni. Dobbiamo per primi dare segnali di concretezza. Sempre nella speranza di una risposta positiva dello Stato. ciaooooooooooo.
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