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Da Parpaiola Letter from Germany n.20 : La crisi e i problemi dell'Italia PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 20 agosto 2010

trascinare un peso Ha ragione  F. Parpaiola , ci trasciniamo un peso troppo grosso, una zavorra di gioiosi e festanti fancazzisti pagati a peso d'oro che manco si accontentano di stipendi fuori norma , arraffano l'arraffabile. Basta un altro sgoverno tecnico  con tutta la sua Corte dei miracoli.. ed affondiamo



Salve Marista.

Bella quella vignetta  delle due gocce d'acqua che hai scelto per il post " Voci dalla crisi spigolate qua e là ", onori al caricaturista.

E' molto sensato e preciso il tuo commento, ma io al contrario di te credo, anzi guarda, sono convinto che i problemi economici italiani, siano in gran parte problemi creati in Casa.

Tutti hanno problemi, ma non tutti hanno un debito pubblico come quello italiano.



Nel club Europeo nessuna Nazione con le strutture industriali di cui può vantarsi l'Italia, e con quasi 60 milioni d'individui, ha un debito pubblico, bestialmente vergognoso e disumano, come il bel Paese.

Il buon senso non ammette queste cose, eppure il debito esiste, cresce, continuerà a aumentare a prosperare a dismisura, a navigare a gonfie Vele, fino al collasso totale, fino a quel punto cioè, dove il tutto imploderà.

In Italia il prossimo Governo incolperà Berlusconi, di tutti i mali del Mondo, da Adamo ed Eva ad oggi. Farà in pratica ciò che fecero i sessanta e passa governi prima di lui, indipendentemente dal colore che avrà il prossimo Tamburo principale al Governo e la prossima Banda d'Affari, con tutte le sue Vu vu zela Sudafricane, le trombette i pifferi e gli immobiliaristi vari che lo compongono.

Questi inetti, da bravi italianucci, continueranno imperterriti ad imperversare assieme alla solita comitiva sul bel Paese degli zii ed i nipoti, dei portaborse,dell'esuberante orda di funzionari e impiegati statali con tutte quelle Macchine blu a loro disposizione, pagate da Pantalone.

In Tandem con una nebulosa ed occulta infrastruttura militare e paramilitare, che lascia esterrefatto ogni cittadino con un briciolo di buon senso, tutti insieme, in modo scandaloso ed estremamente dilettantistico, come avvoltoi, tutti questi italianucci gozzoviglieranno alla Mensa pronta e ben imbandita preparata dagli Italiani con il loro lavoro.

Infine si ritireranno nel loro appartamento a Parigi e a Montecarlo, sdegnando L'Italia che loro stessi hanno rovinato e, a forza di rifiuti tossici, avvelenato.

Il discorso della politica finanziaria dei Paesi dell'Est europeo, Polonia e Ungheria in testa, ci porta in un altro Campo, vale a dire quello del tornaconto nazionale della gran corsa ai soldi altrui, nella gran ruffianata come Hobby nazionale, tipica dei Paesi del Baltico, quale passatempo preferito e tanto caro sia ai polacchi ma anche agli ungheresi, e ai cechi , come già ebbi a dire, qui è solo la Slovacchia che si salva.

Tornando al bel Paese, tutto questo Marista , credimi, non è colpa dell'Unione Europea, né tanto meno del FMI, per quanto l'UE sia molto burocratizzata e sprecona, i mali italiani sono d'origine domestica, non europea.

A volte mi viene veramente da pensare che l'Italia, come diceva il Principe Metternich al Congresso di Vienna nel 1816 sia solo un'espressione geografica, popolata dai rimasugli delle orde barbariche e fameliche che la invasero nei secoli e che gli Italiani veri, vale a dire i Pendolari e le Comari di Voghera di tutta L'Italia non sono altro che gli schiavi, sfruttati, derisi e derubati, di tutti quei barbari, anche svizzerotti, camuffati da Italiani, ma di chiaro fare italianuccio.

Sta agli Italiani liberarsi di tutto questo marciume, o implodere.

In questo periodo per quanto non si possa parlare di miracolo economico, ma forse solo di un fuocherello da Boy Scout , anche se c'è chi già assicura che non si tratta che di un fuoco di paglia, Deutschland sta trascinando l'intera Europa, e grazie a Dio, nella sua scia anche un poco il bel Paese, ma come vedi nemmeno nella scia di traino del benessere degli altri, le cose nel bel Paese migliorano.

È di questa Mattina la Notizia che L'industria Tedesca prevede un aumento annuale del 3% sul pil, mentre in Italia del "basta che se magni", che apparentemente vive delle briciole degli altri, l'aumento sarà in proporzione, vale a dire del 1,1%.

E dato che il Lavoro nobilita l'Uomo, per colmare il fattore nascite che naturalmente si abbina alla mancanza di Personale qualificato, che già, solamente nell'Industria Meccanica evidenzia una mancanza di 37 mila Ingegneri, vogliono ridurre le Ferie ai Tedeschi, e credimi lo faranno, le ridurranno, o le vogliono ridurre dai 20 giorni che hanno, a 10 giorni, aumentando le ore settimanali lavorative e l'età pensionistica la vogliono portare progressivamente a 70 Anni.

Che cosa si può fare se nix Figli, nix benessere, e davanti alla porta c'è quel povero Cristo il vu gumbrà che vende ai "ragazzi che non si baciano più" preservativi contraffatti. Roba da matt.

Sono cattivello a pensare male?

Il problema Italia, è interno e deve essere risolto in Italia, dagli Italiani, o con le buone o con le cattive oppure finiranno tutti a fare i vu gumbrà,

Nessuno in Europa parla più del caso Italia, il bel Paese non viene più nemmeno menzionato nelle statistiche, non nel male, figurati poi nel bene, e come le stelle di Cronin, tutti, anche i paesi canaglia e quelli ruffiani, ridacchiando sotto i baffi, se ne stanno compiaciuti e goduriosi come avvoltoi famelici, a mangiarci sopra e a guardare avidi e ingordi, dove c'è ancora qualche cosa da carpire e ruspare.

Ciao

Franco.

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