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Marista
HomeParpaiola F. Parpaiola Lettere From Germany with love
riguardo a quanto dicevamo giorni fa nel blog di
Marcello Foa in merito al bipartitismo,
come di una stabile e sicura forma
possibile di governo, ti chiarisco il mio modo di vedere:
se guardiamo verso Inghilterra vediamo che il bipolarismo funziona, come
funziona negli Stati Uniti. Ciononostante io vedo in un semplice
bipolarismo il
pericolo della possibilità di un colpo di
testa, con gravi conseguenze politiche nazionali internazionali, che
l'uomo posto al timone,
se consigliato male, potrebbe essere indotto a fare.
Per esser chiaro:
ora mi riferisco all’ Iraq, dove
sembra veramente, almeno stando ai soliti giornalisti ben informati, i quali a
quanto pare sono ogni mattina a colazione con i vari Presidenti ed i loro più stretti consiglieri, che la
decisione di distruggere il Regime di Saddam
Hussein, dopo averlo cacciato via a suon di batoste dal Kuwait che aveva
invaso e scheggiato assassinando e violentandone la popolazione, sia appunto
maturata dopo intense documentazioni e falsi rapporti abilmente preparati e
contraffatti, su presunte armi chimiche, poi in seguito mai trovate, che però
furono sempre dichiarate come esser state
usate dal Regime dittatoriale irakeno contro il suo stesso popolo, e
usate come minaccia contro lo Stato
D’Israele, dopo.
Se invece guardiamo alla Germania vediamo che in questa
nazione , almeno fino all’ avvento dei
Verdi prima e dei “Linke” poi, il sistema dei due pilastri politici formato
dalla congiunzione dei due partiti democratico cristiani, vale a dire l’unione democratico cristiana la CDU più quella socialista di matrice bavarese la CSU, da una parte, in
contrapposizione al partito socialista democratico la SPD, dall’altra, (almeno da
dopo la proibizione del Partito Comunista nella RFT) , non si
sono avute scosse politiche traumatiche, se non quella dovuta alle dimissioni
del Cancelliere Willy Brandt e al voto
di sfiducia per lotte interne tra i vari cappoccia della SPD, poi pagato
salatissimo dalla SPD stessa, contro Helmut Schmidt, che portò all’avvento di Helmut Kohl.
In seguito Kohl , assieme ai liberali della FDP governò da
Cancelliere, tranquillo , magari con
qualche piccolo inciampo (va beh) burocratico, per ben 16 Anni consecutivi
senza grandi traumi politici e anche aiutato e messo in perfetta luce mediatica
non solo da un solenne riavvicinamento politico tra Francia di Mitterrand e la “sua” Germania, ma anche
dalla caduta del Muro di Berlino alla quale senz’altro anche un intenso e
paziente lavoro diplomatico della RTF ha di non poco indubbiamente contribuito,
spronata com’era da innata voglia di libertà del Popolo della DDR., deciso a
qualsiasi sacrificio pur di abbatter quel dannato muro della vergogna.
Qui sarà interessante vedere se gli italiani saranno in
grado e avranno la forza morale di abbattere il muro di corruzione e di
oppressione sinistroide che si sono eretti o lasciato erigere senza reagire, dando così
impulso e nuova vita a quella bruttura sociale che si chiama
“arrangiarsi”, o sapersi arrangiare.
Probabilmente il segreto del bipolarismo si trova
proprio in un terzo Partito che si
inserisce tra i due contendenti stabilendone in seguito la maggioranza di governo.
In questo caso in Germania il terzo era l’FDP, cioè il
Partito liberale.
Il multipartitismo, se guardiamo alla Germania odierna, non
solo porta ad una erosione e fuga di
voti, ma anche, come la gramigna, soffoca ogni possibile possibilità di sviluppo
politico del singolo a diventare da integro politico, Statista.
Rende fragili i Governi, li rende più vulnerabili ad
eventuali franchi tiratori interni, e ne riduce le possibilità di governare ad
un semplice turpiloquio mediatico, solamente atto a mantenere i malefici e
arguti stregoni della notizia.
I Capi di Governo in questi casi allora si rifugiano nella
Politica Estera, in Viaggi e contatti con altri Capi di Stato, cercando così di
influenzare anche la soluzione di gravi problemi interni, come la disoccupazione
e l’attuale crisi economica.
Intrecciano pertanto strane alleanze al’l esterno, per
arginare un opposizione disordinata e disfattista al’l interno, che non potendo
andare al Potere cerca in tutti i modi di creare caos politico e discreditare la
maggioranza anche a discapito della stabilità politica e sociale dell’ intera
Nazione.
La stabilità politica tedesca era ed è in parte ancora, da attribuirsi a questo sistema tripartito, e
cominciò a vacillare con la nascita dei Verdi prima e in modo catastrofico
quasi crollò con l’evento dei
Linke, e della formazione di altri
piccoli partiti, per ora insignificanti,
ma pur sempre depauperatori di
voti, di stampo radicale e nazionalsocialista.
Nel caso specifico di bipartitismo nella RFT, bisogna anche
notare che lo scempio della SPD ridotto
quasi all’osso è da attribuirsi appunto alla nascita di nuovi partiti, come i
Verdi e i Linke e a certi turpi embrioni
dell’estrema destra di chiaro marchio nazionalsocialista, che hanno indebolito
la sinistra ancora di più, rendendo in
Germania diversi “Länder”, quasi ad uno stato di ingovernabilità.
Le domande che mi pongo
quindi sono molteplici: Sarebbe possibile un sistema tripartitico in
Italia, se sì, che presupposti ci vogliono per poterlo fare, se no, perché non lo è?
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