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Parpaiola Lettera n° 26 dalla Germania: Integrazione turca e questione giovanile PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 12 settembre 2010


 

Die Sarrazin Syndrome

L’ insegnamento dell’Islam con tutta la sua melliflua ipocrisia che parla solo d’amor prossimo e di Vita eterna, è in stridente contrasto con i dogmi del Cristianesimo sul quale si basano le civiltà occidentali.

Pertanto, prima i nostri politici la smettono di voler a tutti i costi integrare e o addirittura, di voler modificare i nostri usi e costumi, così da non offendere i nuovi arrivati, meglio sarà per tutti.

La gente della Strada dal quale voto dipende la rielezione di politici e partiti vari al Governo, non ne può più di quest’ignobile farsa, e non è disposta, solo per assecondare gente proveniente da un'altra civiltà e religione, a tollerare modifiche al sistema sia istituzionale sia d’istruzione.



Questo non è permesso ai cristiani nei paesi islamici, dove, come nel caso dell’Arabia Saudíta, non possono nemmeno costruire una Chiesa o portare catenine con una croce al collo, anche se celate sotto le camicie e canottiere.

Pertanto, non vedo nessuna voglia d’integrazione da parte dei mussulmani nella nostra civiltà cristiana, bensì solamente la pretesa che da parte nostra si arrivi ad una abnegazione totale verso tutto quello che a noi è sacro e giusto, e purtroppo vi corrisponde, come nel caso di tanti politici, liberi professionisti, e educatori di religione islamica una continua tendenza a cambiare secondo il loro volere il nostro tessuto sociale e politico.

L’intransigenza islamica predente anzi comanda a Casa nostra, e reclama sempre più diritti senza assumersi nessun dovere civile se non quello dei propri interessi, che tutto questo possa portare un giorno a gravi incidenti d’insubordinazione civile, oramai è dato per scontato. I danni all’industria e alle economie nazionali dell’Europa occidentale causate da una decadenza demografica, pari solo alle grandi migrazioni barbare dai tempi dei romani, si fanno sentire nella vita di tutti i giorni, sempre più dolorosamente, ma non è di questo che ti volevo parlare.

Ti vorrei parlare invece dell’Islam, delle sue ripercussioni sulla nostra Civiltà Cristiana, senza più  inoltrami in statistiche e polemiche tipiche dei levantini del male.

Vorrei parlarti di noi, delle nostre Società europee, dei nostri usi e costumi, degli effimeri interessi politici di tipi come Martin Schülz della SPD, il partito socialdemocratico tedesco, e di giornalisti dal meschino spin giornalistico, come quello del giornalista televisivo Udo Glümp della ntv, qui in Germania.

Thilo Sarrazin in questo discorso non c’entra più, semmai egli non è altro che una diretta conseguenza, non di certo la causa dei problemi creati in modo ruffianesco e malvagio da una politica ottusa e di convenienza, coadiuvata da un allucinante spin giornalistico grondante d’arroganza Nazionale, perfido opportunismo politico e disprezzo per gli altri, assieme ad una Chiesa sia Cattolica sia Protestante, tutti soggetti lontani da ogni realtà sociale.

Il terrorismo di stampo islamico ha diverse facce, non solo quella di Bin Laden, esiste anche un terrorismo sociale e civile come quello del Presidente del Centro Islamico in Germania tale Aiman Maszyk, pubblicista e consulente mediatico, nato ad Aachen (Aquisgrana), il 19 Gennaio del 1959, il quale come gia ti spiegai nella mia LfG 25 si permise in modo alquanto sleale e subdolo di criticare la consegna di un premio mediatico al danese Westergaar da parte della Cancelliera Frau Angela Merkel,(Big, but realy now, very Big, Big Mama Angelina)

L’uomo non condannò la consegna del premio in sé, per questo quel individuo è troppo scaltro, quello si limitò solamente a criticarne il momento della premiazione, considerandola un affronto e un offesa, non che una forma velata di pubblica riabilitazione del Sarrazin.

Niente di più sbagliato naturalmente, la consegna del premio al caricaturista Westergaaar, autore delle caricature su Maometto era stata programmata già da parecchi mesi ormai, e non si vede proprio perché le cerimonie e la vita culturale occidentale a casa nostra, debbano essere adeguate ai voleri o umori dei mussulmani.

 

Ma davvero?

In questo caso è ovvio che sono pienamente d’accordo con Frau Merkel, ed è anche per questo, per il suo coraggio politico già dimostrato in diverse occasioni, come quando, invitata durante una sua Missione politica in Arabia Saudita a visitare una Moschea, si rifiutò con fermezza di farlo perché avrebbe dovuto mettersi il velo, la chiamo con grande rispetto Big Mama Angelina, nessuno fa mettere il velo a Big Mama Angelina per visitare una Moschea, specialmente se in Visita ufficiale nell’Arabia Saudita, in qualità di Cancelliera della Repubblica Federale Tedesca.

 

La fonte di tutti i guai tra le culture non sono il fruttivendolo turco che sgobba 18 ore il giorno al mercato della frutta e verdura e tanto meno le migliaia di Donne turche che lavorano nelle pulizie degli Uffici, nell’industria del pesce e degli insaccati, e tanto meno le operaie d’origine turca, negli scantinati dei supermercati o negli aeroporti. Senza le donne turche addette alle pulizie, la Germania sparirebbe in una nuvola di polvere e di sporco. (Seguendo la mia solita indole volevo scrivere in “una nuvola di merda”, ma so che me l’avresti cestinata è pertanto da buon diplomatico, ti ho tolto da un impiccio appunto non scrivendola)

Senza il lavoro delle Donne Turche nell’umido e nel freddo di una fabbrica di pesce in scatola o in una fabbrica d’insaccati, e di generi alimentari, la maggior parte delle Fabbriche qui in Germani dovrebbe chiudere i battenti e non solo qui, ma questo vale anche per l’Olanda e il Belgio.

loro, né la loro Fede sono un problema, e il categorico rifiuto di molte Madri e Padri di Famiglia d’origine Turca di mandare i loro rampolli nelle scuole occidentali, dipende in gran parte dal comportamento sociale occidentale che ha portato quasi ad una vera e proprio confronto culturale tra noi e i nostri figli e nipoti.

Forse abbiamo dato troppo libertà ai nostri rampolli, forse, specialmente la mia generazione, ha dato troppa corda ai giovani, senza la nostra ottusa indulgenza e una schifosa politica sinistroide, che ci ha portato agli squallori dei 68tottini quelli non si sarebbero mai sviluppati in modo cosi brutalmente maleducato e incivile.

Ora è alquanto penoso dover ascoltare dei piccoli segaioli, chiamare con irriverenza i propri genitori: i miei vecchi, oppure i miei procacciatori di cibo e di soldi, o vederli terrorizzare i loro insegnati già sin dalle classi elementari, e con il tempo raggiungere un grado d’irrilevanza tale, da aver sì una parlantina articolata e sciorinante, ma di non essere nemmeno in grado di diventare nella loro ottusità, spazzini Comunali.

Questo Marista è a mio modo di veder il nocciolo della faccenda che inclusa nei problemi d’integrazione dei cittadini con discendenza turca e di religione Islamica, compromette quasi ogni forma di dialogo e d’avvicinamento sociale, qui in Germania e non solo, con l’Islam.

L’islam certo comporta in sé un modo di vivere a noi totalmente alieno, e con alcuni riti e costumi non solo a noi ripugnati, ma bensì anche in netto contrasto con i nostri codici penali e civili. Non vedo assolutamente nessun perché noi si debba cambiare anche i codici che regolano la nostra Vita di tutti i giorni per non offendere il modo di vivere dei mussulmani in Casa nostra.

D’altra parte però vedo anche che é semplicemente inaudito pensare che una Madre o un Padre turco, nati e cresciuti nel più stretto rispetto dei loro Genitori e della Famiglia, diano in pasto i loro rampolli ad una Civiltà e Società bigotta come quella che è diventata la Civiltà Cristiana in Europa.

Nota bene che ho detto europea, lasciando in disparte le Società Nord Americane, e Australi che siano, qui mi riferisco solo alla decadenza europea, e in questo specifico caso, a quella tedesca, ora cosi crudelmente messa, al cospetto del Mondo intero, alla gogna da Thilo Sarrazin.

Da questi presupposti è nata la mia tesi sulla Sindrome Thilo Sarrazin: lui, e di questo sono molto convinto, non credo sapesse dove questo suo libro, per quanto giusto nell’insieme ma ingiusto e sciocco nel definire e analizzare i problemi, lo avrebbe portato.

Quello che Sarrazin non ha voluto o saputo fare è stato dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, cadendo in questo modo anche lui nel tranello mediatico di politici tipo Martin Schülz e di equivoci giornalisti come Udo Glümp, e politici come la Erika Steinbach, Presidente dei tedeschi sudati dell’allora Cecoslovacchia, fatti correre dai loro Campi e Case, subito dopo la fine della seconda Guerra mondiale.

Proprio ieri la Signora Steinbach incolpava i polacchi dell’invasione nazista della Polonia da parte dello zio Adolfo, e dei massacri perpetrati dalla Wehrmacht ai danni dei cittadini polacchi in Polonia.

Thilo Sarrazin a mio avviso non è un razzista, forse anche lui non è altro che una vittima della mentalità tedesca che a volte rasenta l’arroganza dittatoriale, in altre parole, anche lui vittima come molti, della voglia di strafare e di credersi superiori a tutti.

Ciao.

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