Assange al massimo, se credeva veramente di passarla
liscia, e di potersi nascondere dietro
la libertà di stampa, è un illuso., uno dei tanti pirla che crede, forse magari
per tornaconto demagogico, come tra l’altro tanti Giornalisti, che la liberta
personale e quella di Stampa, comportino solo diritti e nessun dovere.
La libertà di Stampa significa anche senso di
responsabilità di Stampa.
Saranno gli addetti ai lavori, vale a dire i vari Servizi
d’informazione, a vagliare Assange, non i Governi, non i Tribunali e tanto meno
la Clinton,
bensì quelli che rischiano anche la
Vita per la sicurezza del Mondo Occidentale, specialmente
nella lotta al terrorismo, saranno loro a decidere sul destino di Assange.
Quello che sta accadendo con Wikileaks si può valutare
anche come Spionaggio, ma come già detto, non certo da parte di Assange, a lui per ora si
potrebbe rinfacciare al massimo mancanza di responsabilità, personalmente ho la
dannata impressione che questa faccenda ormai gli sia sfuggita di Mano, e abbia
iniziato una sua termica aumentando e autoalimentandosi a dismisura.
Il pericolo è
insito nel fatto che non tutti
gli hacker, hanno un senso di responsabilità, non tutti sanno esattamente
quello che stanno facendo, né sanno valutare
la portata delle loro azioni, o i danni che stanno creando.
Quei disgraziati si trincerano dietro i loro diritti di
libertà, di pensiero e di parola, senza però accorgersi che con le loro dannate
rivelazioni, mettono a repentaglio la Vita
fisica, quella vera, di chi
quotidianamente combatte per dar loro la possibilità di vivere in un Mondo
libero e relativamente sicuro.
Una vittima questa Storia l’ha già fatta ed è il
portavoce delle Relazioni Pubbliche del Partito Liberale tedesco l’FDP,
Metzger, che riportava pettegolezzi della Direzione del FDP all’Ambasciata
Americana , che subito erano riportati al Dipartimento degli Esteri a
Washington da un altro pirla come lui.
Ora il Portavoce e stato licenziato e stai più che sicura
che nessuno al Mondo gli darà più un lavoro simile.
Buon per lui se troverà un posto di manovale da qualche
parte, avrebbe dovuto saper ascoltare e riferire, invece raccontò sciocchezze e
un altro illuso come lui che ne fece tesoro e le trasmise al Dipartimento degli
Esteri a Washington.
La Politica
Estera dei pettegolezzi non fa per i Governi, bensì è materia
per i Servizi d’Informazione , pensa un momento all’Irak e capirai cosa intendo dire.
I pettegolezzi devono rimanere tra gli addetti ai lavori
e non spifferati da qualche cretino ad un altro cretino che li inoltra subito
al suo Dipartimento.
Sta più che sicura che in questi giorni è in corso una
pulizia generale negli uffici di tutti i Partiti e Uffici governativi, e questo
su scala mondiale, e quelli che debbono, troveranno le talpe, eccome se le
troveranno.
A nuova offesa, nuova difesa.
Gli hacker devono solo stare attenti a non esagerare,
libertà d’informazione finchè si vuole, ma non certo intralciando e mettendo a
repentaglio la
Sicurezza Nazionale d’intere Nazioni.
I soliti solerti puntano il dito su Dinastie Ebraiche e
Lobby occidentali che si crede
desiderino il controllo politico e monetario del Mondo, questo mi sembra
un’ipotesi molto azzardata e campata in aria, i Goldfinger non esistono nella
realtà.
Se queste dinastie sono cosi potenti da metter su
un’organizzazione come Wikileaks, significa che sono talmente autorevoli che
senza mezzi termini dal telefono del Bagno di Casa, posso telefonare a qualche
Senatore, se non a tutti i Senatori e, alla faccia del Presidente degli Stati
Uniti o dei vari Clinton di questo Pianeta, dettare Legge.
Pertanto per loro Wikileaks non ha senso alcuno.
Queste supposizioni e insinuazione da Goldfinger non
trovano alcun riscontro nella logica e infrastruttura della realtà.
.
Personalmente sono convinto che questo fenomeno è molto
semplice da spiegare: Assange creò Wikileaks per cercare di guadagnarsi qualche
soldo, senza sudare tanto e senza nemmeno sapere in che nido di Vespe
pericolose e velenose stava mettendo il ditino, e questo vale per tutti gli
hacker di questo Mondo, non solo per lui.
E inutile che uno si metta a cantare libertà, stavo per
scriver Bella ciao, quando sulla Bottiglia di Coca Cola da due litri che compra
al Supermercato, o nel bicchiere d’acqua
che beve dal rubinetto di Casa, c’è scritto sopra lo stesso
nome
Uno può cantare liberta sì, ma non mettere a repentaglio
con le sue azioni la Vita
di chi rischia la propria, proprio per
dargli quella Libertà alla quale tiene
tanto.
Il Dipartimento dei “Thinktanks” di una qualsiasi
Corporazione, Agenzia o Ditta ne programmano e ne provano di tutti i colori.
A tavolino i Thinktank, giocano con Economie, Pandemie,
Nazioni e Vite Umane per essere preparati ad ogni evenienza, e finchè non
mettono in pratica le loro teorie e gli scenari sviluppati al Computer, tanto per veder gli eventuali risultati sul Campo, lasciamoli giocare e
studiare le ripercussioni delle varie possibilità sul futuro dell’Umanità.
Il tutto fa parte di possibili strategie, come in un
Gioco di Scacchi ed e loro dovere essere preparati ad ogni evenienza.
Anche i pizzicagnoli si preparano delle strategie di Vendita,
anche un Supermercato sviluppa la sua Strategia, immaginati allora quante ne
pensa un Governo nei labirinti delle sue infrastrutture, quante predizioni
vengono fatte, ma sono cose interne che non devono diventare di pubblico
dominio, o mezzo Mondo impazzisce.
La Gente della Strada
non sarebbe nemmeno in grado di sopportarle certe verità.
Quando Wikileaks,
di pubblica semplici pettegolezzi
di quartiere di un Partito come l’FDP tedesco, come per esempio l’ episodio in cui si scoprì che la talpa era uno degli
addetti alle PR del Partito che rivelava pettegolezzi ad altri PR
dell’ambasciata Americana a Berlino, i quali subito li riferirono alla Clinton,
o pubblica la stizza di Steinmeier che
bofonchiò contro la Merkel
ad un ricevimento all’ambasciata Americana, sempre a Berlino, è una cosa,
quando però Assange annuncia rivelazioni scottanti riguardanti la Politica Estera
Americana e non solo, alloro qui il discorso cambia.
Qui siamo nel Campo dello Spionaggio bello e buono, se
fossi in lui non lo farei proprio.
Julian Paul Assange ha una sola Strada da percorrere,
chiudere Wikileaks, consegnare tutto l’archivio a chi di dovere rivelare chi
sono i suoi finanziatori, altrimenti gli consiglio caldamente di non bere Coca
Cola acqua da rubinetto.
Guai se quel Uomo cadesse in mani sbagliate, quelli lo
farebbe cantare come un usignolo e poi lo darebbero in pasto ai coccodrilli.
Ora, almeno per ora, il posto più sicuro per le sue
chiappe è la Galera.
A mio avviso esiste un solo modo di ripristinare almeno in
parte la fiducia tra i vari Corpi
Diplomatici, consegnare tutto l’archivio alla NATO e tutti assieme a Tavolino sbrogliare la matassa delle
rivelazioni, individuare le talpe e chiudere il discorso.
Sono convinto che gli Stati Uniti gli darebbero una nuova
identità e potrebbe vivere andando pescare trote tra i ruscelli delle montagne
Rocciose.
Dopo di che, e di questo puoi starne veramente sicura, la Giostra riprenderebbe a
girare come prima, altrimenti che gusto ci sarebbe a lavorare se poi al Bar non
si potessee più sghignazzare sugli amorucci delle illustri checche governative?