La precarietà è insita
nella condizione umana , in tutti i campi, anche nella nostra vita
di tutti i giorni, uno status umano, senza mezzi termini; unica
garanzia, la sola sicurezza che abbiamo è appunto quella della
precarietà, essere precari pertanto è condizione dell'esser umano,
la nostra Vita stessa lo è, intendo dire che nulla è per nessuno
certo e scontato. Di una cosa possiamo esser certi:
la precarietà è
garantita e non ce la toglie nessuno, manco Brunetta.
Definendo però dei
giovani in cerca di un futuro con un lavoro alquanto precario e
sicuramente mal retribuito, come l’Italia peggiore, Brunetta non ha
fatto altro che ammettere la sua incapacità di dialogare e di
comprendere.
Brunetta ha anche
dimostrato d’essere lontano mille miglia dalla realtà, di non
conoscere i reali problemi dei giovani, di non capire il loro
linguaggio, di non voler interessarsi né tanto meno di provare a
capire le preoccupazioni e paure di milioni di Giovani Italiani e
tanto meno di volerli ascoltare.
In altre parole si
potrebbe anche affermare che Brunetta se ne frega del futuro dei
giovani e di conseguenza, che se ne frega del futuro della nazione.
Le affinità della precarietà tra gli
umani e i politici e i giovani di tutto il mondo terminano proprio
nella precarietà di base stessa, e pertanto anche in questo caso si
può affermare, che tutto il mondo è un Paese.
Dato che la certezza della
precarietà non ce la può togliere nessuno, è interessante vedere e
analizzare come le differenti incertezze della vita sono interpretate
e vissute dai più disparati ceti sociali e nelle varie filosofie e
interpretazioni della precarietà stessa.
Dalla mia parte delle Alpi, la
precarietà e vissuta come un’indiscutibile Fede Nazionale d’alta
qualità e valore patriottico, alla quale secondo la loro posizione
sociale, tutti si devono attenere.
L’unica certezza
esistente in Germania è l’indiscutibile fatto che nessuno deve
restare per strada, a tutti è garantito un tetto decente sulla testa
e fondi sufficienti per sopravvive, l’unica restrizione che lo
Stato ti mette quando ti assiste, e quella di giocare al Lotto.
Questa tua certezza ti è garantita per
Decreto Ministeriale.
Il Botteghino del Lotto dal canto suo,
sarebbe obbligato a chiedere a chiunque giochi al Lotto l’esibizione
di una dichiarazione Comunale dov’è certificato che il giocatore è
in grado di mantenersi da solo senza l’aiuto del Governo, e
pertanto libero di giocarsi e suoi Soldi come vuole e idoneo a
sognare una vita migliore con magari una modesta vincita di poche
centinaia d’Euro.
Il discorso
s’ingarbuglia subito per chi è aiutato a sopravvive nel Limbo
sociale dallo Stato, difatti il ragionamento base è questo: non
si deve giocare nemmeno 1 Euro al Lotto quando si usufruice
dell'aiuto statale in quanto quell’Euro non è tuo , ma dello Stato
che te lo da in buona Fede perché ti compri un pezzo di Pane.
In questo caso il
vincitore se scoperto, dovrebbe subito versare la sua modesta
vincita nelle Casse dello Stato, altrimenti potrebbe vedersi
incriminare di Frode allo Stato e il Botteghino del Lotto avrebbe
imputato per concorso in frode allo Stato e potrebbe anche vedersi
togliere la licenza di Botteghino del Lotto.
Prova a metter questo sistema a Napoli
in Campo d’assistenza e prova allo stesso tempo a proibire loro il
gioco del Lotto e guarda che casino succede.
In Germania invece nessuno
dice niente. E questo avviene a prescindere dal fatto che di certo
quando quel Giorno al Ministero della Famiglia e dell’assistenza
sociale , quando approvarono questo decreto, dovevano di certo essere
stati tutti sbronzi, è quindi ovvio che nessuno in Germania per
lampanti ragioni di praticabilità si attiene ad una stupidata
simile, fatto è pero che tale Decreto è in vigore e pende come la
Spada di Damocle sulla Testa dei precari e può cadere da un momento
all’altro, tutti la ignorano, intanto c’è.
Difatti qui in
Germania la Spada di Damocle esiste, quanto la precarietà del
Lavoro.
Questa reale
precarietà è una dura realtà, che porta appresso un futuro
incerto, nix sognare, nix fare piani e cercare di impostarsi una Vita
e una Famiglia, per far questo si deve emigrare in un'altra
precarietà, dove la sola certezza che si trova sarà una precarietà
più ristretta e sicurezza, che il tuo lavoro sarà appezzato e
remunerato in base alle tue capacita.
L’unica certezza che uno
ha se resta, è che potrà, almeno finche lavora, giocare al Lotto
senza rischiare di finire sotto Processo per frode allo Stato, se per
caso vincerà una decina d’Euro e non li versa subito nelle Casse
statali.
Sommossa oppure obbedienza,
rassegnazione o ribellione?
La differenza tra i giovani italiani e
tedeschi la trovi proprio tra le pieghe di queste parole.
Le sommosse intese in questo caso come
cortei di protesta sindacale sono uguali sia da questa sia dall’altra
parte del Brennero.
L’obbedienza o se
vogliamo, la rassegnazione pure sono uguali, in ambo i Campi.
D’altronde che altro
rimane loro da fare, se per una ragione o per l’altra non possono o
non vogliono emigrare in un’incertezza minore, se non adeguarsi e
allinearsi e vivere senza un futuro, alla giornata?
Rimane solo la
ribellione.
Brunetta poverino
lui non è la persona adatta, e tanto meno ha le palle indispensabili
o l’intelligenza basilare a sostenere discussioni simili, per
questo è scappato.
Nessun Politico è in
grado di sostenere una discussione simile, per il semplice fatto che
non ne conoscono né le origini né le incognite. E tanto meno le
conseguenze, altrimenti sarebbero corsi ai ripari già una ventina
d’anni fa, ancora prima di Berlusconi.
I Politici s
sarebbero , stando a quanto affermaca D’Alema, uomini/donne di
stampo superiore: hanno risposto alla chiamata, alla vocazione
politica come i preti rispondono alla chiamata della vocazione
religiosa.
Una strana idea ,
ma almeno i preti ti impartiscono l’assoluzione se tiri giù
quattro madonne, e se paghi, ti garantiscono pure il Paradiso.
I politici invece sono
meno generosi dei preti : si riservano il potere di sbatteri in
galera solo se vinci al lotto senza che loro te ne abbiano concesso
il diritto, almeno qui in Germania.
Ti ricordi di quella ragazza che un
giorno chiese a Berlusconi cosa doveva fare per vivere con un po’
di sicurezza e quello per tutta risposta la consigliò di sposarsi un
Uomo ricco?
Secondo me quella non era
cattiveria, ma una battuta scherzosa e allo stesso tempo alquanto
somatica per un Capo di Governo.
Marista a mio avviso non sanno più
cosa fare, sono prigionieri dei loro stessi giochetti.
A ragion del vero però
devo anche dire anche che la fondamentale differenza tra i giovani
Italiani e Tedeschi io la vedo nel fatto che in Germania, i giovani
subiscono, anche per via del sapiente lavaggio di cervello
patriottico, con più umiltà, hai letto giusto Marista, ho scritto
umiltà, le impostazioni che vengono dall’alto, mentre invece in
Italia ai giovani cominciano a girare sempre più vertiginosamente.
Ciao.
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