LIberalismo bancario Scritto da Franco Parpaiola , il 11-01-2010 20:21 Salve Marista. Secondo me Marcello Foa sbaglia concetto, il liberalismo assoluto impone un assoluta correttezza non solo da parte delle Banche e degli agenti bancari ma anche da parte dei clienti. Il liberalismo non comporta solamente l’integrità secondo il codice penale, ma anche quello civico, e qui a mio avviso ed esperienza, almeno in quello civico, i liberali sono alquanto tardivi nel esserlo. Ij liberalismo non si basa sul, quello che mio e mio e quello che è tuo se non stai attento, te lo frego, bensì sul'assoluta onesta del semplice pensiero. A mio avviso Marcello Foa sbaglia proprio in questo, un assoluta correttezza bancaria non esiste, sarebbe come dire a uno di saltare in una fossa di Leoni tanto quelli non ti fanno niente, e mentre cade dirgli: guarda se ti sbranano e colpa tua che sei saltato nel Fosso. Questa è ambiguità pura, il pensiero liberale come tale per me è ambiguo, in quanto predica un modo ambiguo la Legge del più forte o del più furbo, a scapito del ingenuo o credulone. È proprio per questo che personalmente sono un fervido difensore del Marktwirtschaft, inteso come Mercato controllato da una Polizia, appunto di Mercato. Una specie di polizia stradale se vuoi, la quale ferma chiunque voglia correre all’impazzata senza tener conto della segnaletica a salvaguardia degli altri utenti. Quelli che poi vogliono correre, bene, che vadano, per quelli ci sono le varie Formule, fino alla Formula Uno e diamo loro pure, un cordiale in Bocca al Lupo. Marcello Foa come altri patiti dell’assoluto, libero Mercato, questo concetto non credo che lo abbia capito. A mio avviso però lo hanno,(i liberali) ma non lo vogliono avere proprio, in quanto ciò indica anche responsabilità civica, che i liberali spesso non conoscono. Difatti questo è il comportamento dei figli del Kaiser, come scherzosamente in un gioco di parole, spero ben riuscito, alludevo sul suo blog, il Cuore del Mondo. Salutönen. PS. 27 a 180 |