finismi Scritto da colzani, il 08-09-2010 15:58 buongiorno Marista, oramai ci siamo abituati alle provocazioni di Fini più mirate a stimolare il dibattito che a depositare slogan qua e là. MI sembra però che questo baccano attorno alla faccenda sia più legato alle giuste domande che si pone il giornalista in merito a come è stata trattata l'intera operetta Sakineh. Giustamente il Fini ricordava in alcuni suoi come un caso di adulterio in un paese islamico (tra l'altro la poverina è colpevole anche d'omicidio) divenisse materia umanitaria internazionale quando genocidi ed atrocità simili quotidianamente si compiono ovunque sul pianeta senza purtroppo destare simili attenzioni. Chi ha girato il mondo conosce barbarie verso le donne ben più inaccettabili della orribile applicazione della legge in un paese islamico e potrei portare l'esempio di decine di nazioni. Ma penso solo alla ministra Carfagna che invece di svuotare le strade italiane dalle schiave bambine del sesso malato degli umanisti maschi italiani si preoccupa di fomentare una campagna (seppur eticamente giusta) contro la crudeltà di un governo il quale nulla ha a che fare con il codice penale costituzionalmente legato a quella repubblica? Insisto su questo punto perchè ogni giorno devo percorrere un tratto di strada, brevissimo, sul quale devo dolorosamente assistere alla lapidazione da parte di ogni libido sul corpicino di quattro giovani costrette in schiavitù dall'indifferenza dei cittadini e delle istituzioni, eppure le grandi velleità carfagnesche e tutte le promesse fatte nel nome dell'orgoglio femminile sono bruciate e dalle loro ceneri spunta con veemenza la spada giustiziera a brandire colpi contro il maschilismo ottomano (o persiano in questo caso). Carfagna dimentica che regolarmente le donne della falungong vengono stuprate con cronometrica regolarità ad arricchire i loro carcerieri ed i loro prodotti sradicati dal ventre e venduti alle coppie sterili. Ma, sotto la saggia guida dell'irreprensibile Frattini, lo stesso che durante le rappresaglie agli uyguri ed ai tibetani difendeva l'operato di Hu e Wen spiegando che avremmo irritato gli "amici" cinesi sollevando polveroni. Un maestro di real politik! mi perdono la sfuriata ma, per quanto Fini mi possa risultare antipatico, non trovo giustificazioni alla malata distorsione fatta dal Barnard e che se davvero l'intenzione è quella di lapidare il giornalista, ebbene allora che lo faccia in nome di tutte le donne abusate. un cordiale saluto |