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Marista
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The big ripp off.
Scritto da Franco Parpiola website, il 21-12-2010 20:27
Salve Marista. 
Niente di più blasfemo, ma da quando in qua la ricchezza di uno Stato si misura sul patrimonio personale dei suoi “sudditi”. 
La ricchezza di uno Stato si calcola in base a ciò che produce, meno quanto costa tutta la Baracca, se mi ricordo bene la Signora Rotaris, la mia Maestra alle scuole elementari ci spiegava che il Netto ricavo di un prodotto, altro non è che quello che rimane in Mano alla fine. 
Il guadagno netto ci insegnava la Signora Rotaris è la differenza tra il prezzo di Vendita meno i costi di produzione, cioè cosa mi trovo nel Piatto a pranzo, se non guadagno e il piatto e vuoto, per poter mangiare devo farmi dei debiti, oppure se preferisco, vendere la bancarella. 
Ti pignori in altre parole la Casa e quando i soldi sono finiti e non puoi restituire il debito, la Banca te la frega e senza aver speso un soldo di cacio, ti ruba la Casa e si trova un bel Capitale tra le Mani.  
Mi risulta che al Mercato rionale gli ambulanti e le brave Comari di Voghera che vendono un po’ di tutto, quello delle Babuscka russe e le Donne nei Mercati africani, seguano lo stesso ragionamento, e molte di loro, senza saper ne leggere e ne scrivere, stanno mandando avanti intere economie. Specialmente in Africa, le Donne al Mercato fanno lo stesso ragionamento che ci insegnava a fare la Signora Rotaris nel lontano 1948 alla Terza Elementare. 
L’Italia non è un Paese ricco, ricco è un Paese con risorse minerarie, ricco sì, anzi ricchissimo, ma solo di furbini e volpini, di Pifferai vendi fumo. 
L’Italia inoltre è anche un Paese ricco sì, ma di Gente che fa i salti mortali per combinare con dignità il pranzo con la Cena, e tanti, molti, troppi non ci riescono, e tirano campare con un unico pasto giornaliero. 
Il bel Paese, come sempre sostengo potrebbe (avrebbe potuto) essere tra i primi della Classe se non ci fossero i furbini, i volpini, gli evasori fiscali, la criminalità organizzata, un Parlamento con più parlamentari che gli Stati Uniti, 30 mila Auto blu, se non ci fosse la corruzione politica, se non ci fossero i ciechi pensionati INPS che fanno i Tassisti abusivi davanti alle Stazioni Ferroviarie e gli Aeroporti, e chi più ne ha, più ne metta. 
In altre parole Marista, se non ci fossero gli italianucci e i Vuvuela. 
Se ci fosse insomma più serietà civile e più rispetto sociale e meno italianucci volpacchiotti che nell’anonimato “gracchiano” come tacchini con tanto di trombetta, al primo fischio del pifferaio di turno che sentono. 
E su questo cara Marista sfido chiunque a provarmi il contrario. 
 
Insomma a parte tutti i discorsi tecnici economici e finanziari sull’Euro e sul Trattato di Maastrischt come lì fa Federico, dei quali devo dire la Verità ne capisco solo il senso, senza poter apportare argomenti pro o contro la sua tesi, come capisco il senso di opinioni contrarie alla sua, senza pero in misura uguale essere min grado di argomentare e valutarne scientificamente la portata di queste Tesi, devo dire che anche qui in Germania in pratica siamo due a uno, in altre parole, due DM per un Euro, con stipendi dimezzati e prezzi raddoppiati, come del resto lo sono tutti i Paesi che hanno adottato l’Euro. 
Mi sa tanto che i conti fatti da Mario Fortis, cosi come riportati, non siano del tutto sinceri e siano nient’ altro che il solito puerile tentativo, ormai vecchio e stravecchio, conosciuto e biasimato da tutto il Mondo ma tanto caro agli italianucci, di dar sempre e comunque la colpa dei loro mali agli altri, e mai, dico mai, al loro malcostume che mette in ginocchio l'intera Nazione Italiana. 
La Germania per ostentare ricchezza ha impoverito la sua Gente, costringendo milioni di disoccupati a lavorare per un singolo Euro l’ora, più il sussidio sociale, e falsificando le cifre sulla disoccupazione. 
l’Italia lo potrebbe fare, diventare cioè ricca, rubando agli Italiani, il Lavoro di una Vita. 
Paese che vai, usanze che trovi. 
Ciao. 
Salutönen 
PS.  
Leggo sul Blog di Foa che un innominato che non ha il coraggio di mostrare la sua faccia e dire il suo Nome e che si firma Fox, tira in ballo il tuo Blog sostenendo che io qui in Casa tua vado dicendo che il Signor Marcello Foa sia un falso levantino circondato da Vuvuela, niente di più distorto, non ho mai detto questo, da tempo invece sostengo che per me il Signor Marcello Foa non è più il Giornalista d’assalto e investigativo di Affari internazionali e di politica Estera nel quale credevo, ma solo un giornalsta da Tavolino, ai veri e sacrosanti limiti e a volte oltre, dello spin giornalistico bello e buono alla Ruppert Murdoch, che tanto disprezzo,in qunatomanioolatore di opinioni, e dato che questo tipo di giornalismo lo conisdero molto biasimevole è questo è un Sito dove si discute e si scambiano opinioni, ho detta la mia. 
I Vuvuela (la banda dei lecca, lecca, mi ricordo che c'era un programa TV in Italia, dove per indicare i lecca, lecca un comico parlava adulando con la lingua di fuori) sono un'altra cosa, non tutti naturalmente, ci mancherebbe, ma diversi, e questo naturalmente lo confermo di tutto cuore di averlo detto, ben orgoglioso di non farne parte.
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