facciamo i nomi Scritto da colzani, il 20-01-2011 10:57 Buongiorno Marista, sappiamo ma non ci vogliamo credere. Abbiamo bisogno del Messia (sia esso Obama o Berlusconi), di una fantomatica sovrastruttura che ci tutela (la destra o la sinistra), abbiamo necessità di leggere del terrore ma anche e soprattutto della sicurezza. Insomma abbiamo lo stesso bisogno della moglie tradita o del bambino abbandonato e i professionisti del marketing mediatico ci producono esattamente ciò: l'illusione di una realtà collimante con la nostra interpretazione di quest'ultima. E così crediamo di essere liberi (esattamente come lo credono i cinesi o i peruviami), di contare e di essere ascoltati e protetti. E, giusta lei, ci affidiamo all'agenzia di rating per il giudizio di un economia, all'agenzia segreta per condannare quell'altro popolo, all'agenzia di stampa per moralizzare questo o quel governante ecc. Per quanto ancora? lo sa Marista che quando alzo gli occhi al cielo e faccio notare quelle indelebili scie vengo preso per paranoico? lo stesso se tra amici intavolo il discorso su una Monsanto. Guai poi a cercare di analizzare i perchè di attribuzioni a stato canaglia di alcuni paesi. Cosa fare per fermarli? anzitutto credo che bisognerebbe chiamare il male per nome, il suo vero nome e descrivere a quanti più il meccanismo con cui opera. Purtroppo oggi chi si avventura in queste gelide e tormentate acque naufraga miseramente e penso all'articolo recentemente pubblicato su un frequentato blog dove tale David Icke (famoso per le sue fantasiose teorie su rettiliani alieni) gettava una manciata di sassolini nelle chete acque che circondano questa inespugnabile fortezza dello scudo rosso. Il risultato più immediato che si è avuto (anche perchè a questo tema bisogna dedicarci ben più che una dozzina di paginette su un blog) è stato esattamente l'opposto di ciò che l'autore presumibilmente si aspettava di ottenere. Io da buon scettico credo che il sig. David Icke, accidentalmente o premeditatamente, sia di grande aiuto alla causa mondialista. Facciamo i nomi e cerchiamo le fila che muovono le politiche economiche, non lasciamo che un qualsiasi Barack spunti dal nulla promettendo cambiamenti per scoprire che il vivaio di provenienza è ancora quello, facciamo i nomi di coloro che sono a libro paga della nobile famiglia di banchieri, da Tremonti a Frattini, diffondiamo l'informazione che il pianeta, dalle banche alle terre, dall'energia alla farmaceutica porta quel nome, sveliamo chi si nasconde davvero dietro l'esplosione cinese e chi tiene per le palle il dragone. Facciamo i nomi rischiando anche di essere accusati falsamente di razzismo o di altre ignobili apologie. cordiali saluti |