raramente trasparente
Scritto da colzani, il 30-01-2011 09:34
buongiorno Marista,
senza approfondire aggiungerei che queste lobbies cattive che depauperano il pianeta altro non sono se non il prodotto della nostra ignorante sudditanza ai proclami ripetuti dai media DI LORO PROPRIETA'. Ci beviamo in continuazione analisi ed opinioni senza davvero porci criticamente verso quest'INFORMAZIONE e allora galleggiamo nelle acque agitate della guerra fredda, brancoliamo nella nebbia più fitta del terrorismo islamico, mangiamo la polvere dei capitomboli borsistici oppure crediamo che un intera nazione nord afrcana si stia liberando dai predoni di sempre. Quando l'olocausto degli uyguri e dei tibetani iniziò, nessun organo mediatico si preoccupò di scavare le reali ragioni del tacito assenso occidentale. Eppure è noto, e ne usufruiamo da anni delle preziose risorse nascoste in quel suolo. La China mostrò le spalle grosse in più occasioni tagliando i rifornimenti di queste rarità, ma allora sulla scacchiera internazionale non serviva costruire un NEMICO REALE, anzi dalla lunga marcia ai giorni nostri la China si è dimostrata oltre che umile serva dei banchieri europei la migliore alleata nel sud est asiatico. I prezzi dei prodotti i cui componenti richiedono queste rarità scenderanno ancora, fintantochè l'intera produzione di componentistica elettronica avverrà oltre la muraglia. Come giustamente sottolinea Chossudovsky, i dazi, le oligarchie, le tirannie, i fondamentalismi sono forse il miglior prodotto della società imperialista delle grandi lobbies le quali ci spingono a veder nero mentre in realtà c'è il bianco e a sentir freddo quando stiamo arrostendo. La China non sta invadendoci e non sta acquistando terre africane, e di questo avremmo dovuto accorgercene anche la settimana scorsa quando il premier Hu ed il messia Obama assieme celebravano sulle note di Langlang la vittoria del socialismo illuminato, alla Casa Bianca. Le più violente parole contro la democrazia occidentale accolte ed applaudite dal rappresentante dell'Atlantico libero a Washington? Lei non ci vede un progetto di più grande respiro?
I più soddisfatti? non farò i nomi (che già conosce) ma attraverso gli organi di loro proprietà - Economist, Liberation, NYT ecc - hanno fatto sapere che il summit è stato un successo! |
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