Sono triste. Scritto da Alvaro, il 13-11-2011 14:59 Ormai sono lontano, certe cose non dovrebbero interessarmi piu', come continua a ripetermi mio figlio, ma non ce la faccio. Dopo una settimana di ozio mentale, niente televisione se non sport, niente giornali on line se non la prima pagina del mio amato "il romanista", meno che mai il pensiero e le relative parole, anche se solo accennate a un ritorno in Italia seppure solo in vacanza, Venerdi non c'e' l'ho piu' fatta. Di nuovo a leggere Il Giornale, di nuovo a leggere Libero, poco Il Messaggero, ai Casini eh Casini quanto gli costi a Caltagirone, e subito a sentirmi triste, ad accorgermi di quanto sia attaccato alla mia Italia, non direi di quanto mi manca ma almeno di quanto ancora la ami si. Ho letto il post di Foa, e te ne dovresti essere accorta, ho gironzolato un po' in qua e un po in la', mi sono nauseato per le sceneggiate volgari e cafonesche di ieri sera e poi sono arrivato sul tuo blog. E quanto hai ragione sulla Libia, quanto hai ragione, se non di piu', sulla nostra Costituzione tirata a destra e a sinistra da tutti e ognuno solo pro domo sua, che tristezza, che peccato, stanno ritornando i lanzichenecchi e gli italiani si stanno dividendo ancora in guelfi e ghibellini e nelle varie versioni di antagonisti pro invasori. Una mia, per ora, ultima considerazione; che potevamo aspettarci di piu' da un Presidente figlio di quei comunisti che si vergognavano di essere italiani, Togliatti, di quegli italiani del popolo che quando giocavano Italia/Russia di calcio tifavano per la Russia"? Nulla se non meno di nulla. Ciao da Alvaro e Rosalba. P.S. Non essere inquieta con noi, scusaci ancora se non ci siamo salutati di persona. |