Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.

Marista
Siete in: Home arrow Parpaiola
Ricerca personalizzata
Amministrazione
Segnala un commento

Grazie mille per aver speso tempo nel segnalare questo articolo all'amministratore.
Per favore compila questo breve form e premi sul pulsante per inviare la tua segnalazione.

Nome:
 
E-mail
 
Ragione della segnalazione
 
 
 

Commento in questionen
As time goes by
Scritto da Franco Parpaiola website, il 16-10-2010 10:28
Salve Marista. 
Mi ricordo di Curzio Malaparte, da poi giovane lo leggevo spesso. 
A quel tempo lui aveva una Colonna su „Tempo“ e diceva cose giuste. 
Sì, sicuramente lo odiavano, in un’Italia tinta proforma di rosso, dove il comunismo se la sguazzava, si abbuffava, e si arricchiva e i suoi capoccia erano tutti di stampo stalinista e ex Commissari politici dell’Armata Rossa. 
A quei tempi regnava incontrastata La Chiesa, la DC dai mille volti e i mille governi dai mille Partiti, delle grandi Sagre e raduni paesani dell’Unità, dove tutti si davano da fare e il Lavoro, anche grazie ad una forte emigrazione, di certo non mancava. 
Erano i tempi di De Gasperi poi di Andreotti soprannominati “il gobbo” e un po’più tardi anche di Enrico Berlinguer che se mi ricordo bene era soprannominato “chiappe di ferro”. 
 
Quella però in un certo senso, era un Itala migliore dell’odierna. 
La Società anche se politicamente divisa durante le scalmanate Feste dell’Unita e Sagre paesane, allo stesso tempo era più compatta, e nell’insieme funzionale. 
I giovani non avevano tanti Grilli per la Testa. 
A quei tempi imparare un mestiere o studiare sodo, erano dei veri e propri dogmi, doveri sacrosanti d’ogni adolescente. 
Gli insegnati e i docenti facevano il loro mestiere e l’educazione civile aveva il suo bel peso nella Vita di tutti i giorni. 
Ai giovani non venivano i nervi o le depressioni, e se accadeva, quattro bei scappellotti, rimettevano in un battibaleno tutto a posto. 
 
C’erano le Processioni con le Madonne.  
Cristo quante Madonne e quante Processioni, mi dovetti sorbire da ragazzino per far fronte con i rosari serali, le novene, e le Benedizioni contro i mali del Mondo che volevano deturpare il bel Paese e venderne l’anima ai maligni con la Bandiera rossa e la Falce ed il Martello.  
Da ragazzino, quando nelle sere d’Estate durante le annuali elezioni Nazionali in Paese c’erano i comizi dei comunisti il Parroco, ci faceva suonare a distesa le Campane, e ci dava le caramelle e i santini in cambio. (roba da matt) 
Noi giovani poi, non riuscivamo mai a capire perché i Governi cadevano come birilli quasi in esclusiva d’estate e mai il mese di Gennaio, quando soffiava gelida la tramontana. 
Gli sbagli che gettarono le fondamenta dell’attuale situazione italiana, furono fatti a qui tempi. 
Forse con un clima differente L’Italia politica avrebbe o preso una Strada diversa e i levantini del male sarebbero rimasti nel Sahara a mangiarsi la sabbia.  
Forse a quel tempo avremmo dovuto suonare le Campane più a lungo e con più passione, ora purtroppo è troppo tardi per piangere sul Latte versato, ora ci vogliono sassate e botte da orbi, con le Processioni e le varie Madonne, non si va più da nessuna parte ormai. 
Oggi giorno, è l’ora degli sciacalli, e dei soffiatori di Vuvuela. 
È l’ora dei politici tutti dotti venditori d’aria fritta.  
È l’ora di giornalisti loro devoti servi che fanno soffiare di continuo le Vuvuela di turno a loro favore, come un tempo, il Parroco ci faceva suonare le Campane, a quel tempo a noi ragazzini quindicenni, almeno ci davano le Caramelle i Santini, eravamo adolescenti, oggi le Vuvuela mature e dalle dotte menti invece, dimostrano solo la loro iniquità mentale. 
È l’ora dei dotti giornalisti neutrali del “orate pro me”! 
Spariti sono quelli con le chiappe di Ferro, hanno ucciso pure Craxi quei disgraziati, un De Gasperi all’orizzonte non si vede, e gli sciacalli non vogliono mollare la preda. 
Bisogna proprio prenderli a sassate, o quelli, quali animali canini randagi, non scappano e rimangon tra di noi. 
Preché vedi Marista quei dannati, son qui per restare, dobbiamo per forza prenderli a sassate o soccombere. 
Ciao.
Libri da non perdere

 
Downloads
     
 
 
     
 
 


Segnalato su:
 
     
il Taggatore  
     
Viadeo  
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.