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To be or not to be.
Scritto da Franco Parpaiola website, il 03-03-2012 22:40
Salve Marista.Tutto questo naturalmente lo dobbiamo alle nevi e ai ghiacciai alpestri. 
Senza i fiumi come per il Po’ in Italia ad esempio, oppure “Vater Rhein” cioè, papà Reno come questa grande l’arteria del trasporto fluviale, è chiamato il fiume Reno in Germania tutto questo non esisterebbe.  
Nemmeno il Danubio e tutti gli altri fiumi che Carlo Sgorlon lo scrittore friulano, descrisse nel suo Romanzo “La terra dei cento fiumi” esisterebbero e nemmeno molti di noi senza di loro.  
Troppi si dimenticano di questo fatto e maltrattano i fiumi e il nostro habitat, come se appartenesse solo a loro. 
 
…und adesso sentite questa: Proprio questa mattina mentre preparavo questa, “Letter from Germany” ascoltavo con un orecchio un programma alla TV bavarese. Parlavano del canale navigabile che unisce il fiume Meno e il Danubio alle vie fluviali europee. 
Secondo la Tv bavarese, il Danubio sarà per tempo arricchito di una chiusa che permetterà la Costruzione di una centrale Idroelettrica di minimo 10 Megawatt/h.  
Apriti cielo, che cassino che l’è venuto fuori. 
A colpi di “Carta da bollo” gli attivisti hai quali già la costruzione della congiunzione Meno-Danubio, non era andata a genio hanno dissotterrato l’ascia di Guerra e cercano con i loro avvocati di impedire quello che per loro è un ennesimo scempio alla Natura. 
Diversi Km2 di terreno boscoso sarebbero allagati e pertanto temono per l’habitat della fauna locale. 
È vero che, come dice Tommasina Salvatori, il progresso non si può fermare, com’è anche vero che se non facciamo al più presto un passo indietro nell’inquinamento del nostro habitat alla fine gran parte dell’Umanità, semplicemente scomparirà dalla faccia della Terra.  
Vero però è anche il fatto che se non andiamo avanti, non andremo da nessuna parte: To be or not to be? 
Senza l’Industria non possiamo vivere, senza la Natura nemmeno, se non riusciamo a trovare una via d’accordo tra le necessità della Natura e, le nostre esigenze di Vita, lontano da interessi personali o di gruppo, e questo vale anche per i NO TAV e come per gli ambientalisti del Danubio, noi e la Natura ci distruggeremo a vicenda, con la sola differenza che in questo caso è la Natura ad aver il coltello dalla parte del manico. 
Ciao.
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