Incredibile, si ? arrivati a sostenere che la Chiesa Cattolica ? una setta |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||||
giovedì 06 settembre 2007 | ||||||||||
Si legge di tutto contro la Chiesa e contro i Cristiani da un po' di tempo. Non mi scandalizza la critica, le critiche va da se, vanno sempre messe in conto e possono essere molto utili. ma confesso che sono rimasta basita quando si è arrivati a dire che Chiesa cattolica e cattolici, sono niente altro che una setta, e mi si è precisato : "setta è definizione di un insieme di persone che seguono una dottrina filosofica, religiosa, politica, aggiungo io intollerante della diversità al punto che ha preteso soffocare anche con la morte chi non la pensava così” Si da il caso che Il termine setta derivi dal latino secare, cioè "tagliare" dividere, e quindi è stato usato per indicare un gruppo minore che si è scisso dal gruppo di origine, e qui i conti non mi tornano , da chi si sarebbero scissi? Non mi è stato risposto, non sapro' mai cosa intendesse il mio interlocutore oltre all ' accenno intuibile ai secoli bui e alle Crociate, che ormai sono un pochino passate. Ma comunque non sarebbe l'appartenenza ad una una religione o una "minoranza religiosa" ad autorizzare l'uso del termine "setta" nella accezione negativa che il termine ha acquisito nei secoli Il termine setta usato in senso dispregiativo , indica chiarmente e per tutti un gruppo che instaura una netta divisione tra i propri aderenti ed il mondo esterno. E questa cesura è quasi sempre di tipo "psicologico", e non ravvisabile a prima vista.
Ci sono delle caratteristiche che
contraddistinguono in genere questi gruppi particolari :
autoritarismo
eccessivo di coloro che guidano gli ADEPTI per necessità del controllo totale
sugli stessi, regole ferree, verità
misteriose, proibizione del pensiero autonomo, manipolazione e raggiro delle
menti, isolamento degli individui
invitati o spinti a rompere i rapporti con amici e familiari, punizioni e la “rieducazione” dei dissidenti. Sino ad arrivare a creare vocaboli
nuovi, ad alterare il significato dei
vecchi in modo che il pensiero dello
individuo sia sempre “conforme” a quello dei capi.
La condanna
ossessiva di altri gruppi o chiese che non la pensano allo stesso modo, tutte definite sataniche,
tutte da combattere, mentre solo gli
aderenti della setta sono gli Eletti da Dio. E da qui a creare un complesso di
persecuzione utilissimo ai capi, il passo è obbligato.
In
genere per esser più sicuri di avere “presa” si scelgono adepti giovani, insicuri, anziani deboli, categorie
di perseguitati offrendo in cambio della sostanziale schiavitù un ruolo “di
soddisfazione”.
L’abbandono
è sempre traumatico, non solo per il “lavaggio del cervello subito” ma causa
della pressione psicologica e della minaccia dei castighi. Ora in tutta onestà nella Chiesa cattolica io non vedo queste caratteristiche, ma mi si oppone questa strana argomentazione : " Inoltre ti preciso che setta è definizione di un insieme di persone che seguono una dottrina filosofica, religiosa, politica, aggiungo io intollerante della diversità al punto che ha preteso soffocare anche con la morte chi non la pensava così” Bene, a questo punto credo di capire, la intolleranza verso la diversità al punto di pretendere di soffocare anche con la morte chi non la pensa allo stesso modo .., questo è il discrimine per il mio interlocutore , ma la Chiesa moderna non lo fa, bisognerebbe andare indietro nei secoli, molto indietro, e per un tempo definito, in un momento storico definito, e quei fatti pur se esecrabili non è corretto giudicarli con il metro del 2007, metro che non si applica ad altri che ora hanno comportamenti esecrabili , esecrabilissimi verso chi non "la pensa come loro"
E se dobbiamo andare indietro, facciamolo bene e troviamo, non tanto
indietro, non tanto tempo fa , dei credo
politici che avevano la
intolleranza prpria delle sette, loro si, pretendevano adesione completa alle idee dei capi, pena
esclusione, rieducazione, passaggio nei gulag.. In Corea, a Cuba e qua e là nel mondo sopravvivono luoghi da cui
non si esce vivi , dai quali non si può "emigrare"
Non
era e non è in quei regimi possibile neanche liberamente uscire dal paese,
essere marchiati come traditori equivaleva ed
equivale alla morte civile e fisica ,anche
per i parenti, la verità era ed è solo
nelle ideologie date dai capi.
Solo
così i conti tornano, tanto odio e intolleranza
verso una religione, e verso gli stessi cattolici che la professano, può
derivare solo da una altra religione, da una intollerante ideologia che si pone
come l’unica, la sola detentrice della verità, tanto da pretendere che i
Cattolici si annullino, non facciano sentire la propria voce, non espongano i
propri simboli, non espongano le proprie idee.
Non si vuole che i Cattolici progrediscano,
che si inseriscano meglio nel mondo, no non si vuole la critica costruttiva, si vuole solo che si annullino, perché c’è una RELIGIONE PREPOTENTE CHE VUOLE IL
PREDOMINIO, che si insinua come un cancro, un cancro trasversale alle anime della sinistra che ucciderà la sinistra sana di cui il paese ha
necessità.
I totalitarismi certo non sono solo rossi, inutile negarlo, ma sono
tutti uguali : essi sono le sette quelli si. Difatti dagli stati con regimi totalitari, non si
esce impunemente, si muore se ci si prova, perché l’uomo non conta, la persona
non conta, conta lo STATO ( leggi :le nomenklature) . Solo l’adesione ad idee integrali, totalitarie di destra o di sinistra , cioè l’adesione ad una RELIGIONE POLITICA può portare a tanta intolleranza ed odio addirittura contro i Cattolici, che ridotti a setta per definizione e suggestione, dovrebbero per forza nascondersi, tacere, magari ridursi nelle catacombe per non esprimere i veri concetti rivoluzionari che tutti temono : amore, rispetto, solidarietà, cultura, tradizioni, , insomma quei valori che debbono esser dileggiati per esser sostituiti con ” parole altre”, altri concetti, altri valori, alla faccia delle persone di buona volontà di destra o di sinistra.
Spero
di sbagliare, e spero che un domani nessuno debba pentirsi di aver
pronunciato avventate parole di sterile
odio. La critica è un dovere, ma anche
il rispetto , la tolleranza e la onestà intellettuale sono doveri primari per tutti. . Il termine setta deriva dal latino secare, cioè "tagliare" dividere, e quindi è stato usato per indicare un gruppo minore diviso dal gruppo di origine. Più interessante per arrivare alla origine del senso dispregiativo è la accezione per cui abbiamo un gruppo che instaura una netta divisione tra i propri aderenti ed il mondo esterno. E questa cesura è quasi sempre di tipo "psicologico", e non ravvisabile a prima vista. Ci sono delle caratteristiche che contraddistinguono in genere questi gruppi particolari : autoritarismo eccessivo di coloro che guidano gli ADEPTI per necessità del controllo totale sugli stessi, regole ferree, verità misteriose, proibizione del pensiero autonomo, manipolazione e raggiro delle menti, isolamento degli individui invitati o spinti a rompere i rapporti con amici e familiari, punizioni e la “rieducazione” dei dissidenti. Sino ad arrivare a creare vocaboli nuovi, ad alterare il significato dei vecchi in modo che il pensiero dello individuo sia sempre “conforme” a quello dei capi. Condanna di altri gruppi o chiese che non la pensano allo stesso modo, tutte sataniche, tutte da combattere, mentre solo gli aderenti della setta sono gli Eletti da Dio. E da qui a creare un complesso di persecuzione utilissimo ai capi, il passo è obbligato. In genere per esser più sicuri di avere “presa” si scelgono adepti giovani, insicuri, anziani deboli, categorie di perseguitati offrendo in cambio della sostanziale schiavitù un ruolo “di soddisfazione”. L’abbandono è sempre traumatico, non solo per il “lavaggio del cervello subito” ma causa d della pressione psicologica e della minaccia dei castighi. Ora in tutta onestà nella Chiesa cattolica io non vedo queste caratteristiche, ma Doriana mi dice : ” Inoltre ti preciso che setta è definizione di un insieme di persone che seguono una dottrina filosofica, religiosa, politica, aggiungo io intollerante della diversità al punto che ha preteso soffocare anche con la morte chi non la pensava così” Bene, a questo punto credo di capire, la intolleranza verso la diversità al punto di pretendere di soffocare anche con la morte chi non la pensa allo stesso modo .., questo è il discrimine, ma la Chiesa moderna non lo fa, bisognerebbe andare indietro nei secoli, molto indietro. E se dobbiamo andare indietro, facciamolo bene e troviamo, non tanto indietro, non tanto tempo fa , dei credo politici che avevano la medesima intolleranza, pretendevano adesione completa alle idee dei capi, pena esclusione, rieducazione, passaggio nei gulag.. In Corea, a Cuba e qua e là ne modo sopravvivono luoghi da cui non si esce vivi… Non era e non è in quei regimi possibile neanche liberamente uscire dal paese, essere marchiati come traditori equivaleva ed equivale alla morte civile, anche per i parenti, la verità era ed è solo nelle ideologie date dai capi.. Solo così i conti tornano, tanto odio e intolleranza verso una religione, e verso gli stessi cattolici che la professano, può derivare solo da una altra religione, da una intollerante ideologia che si pone come l’unica, la sola detentrice della verità, tanto da pretendere che i Cattolici si annullino, non facciano sentire la propria voce, non espongano i propri simboli, non espongano le proprie idee. Non si vuole che i Cattolici progrediscano, che si inseriscano meglio nel mondo, no, debbono annullarsi, perché c’è una RELIGIONE PREPOTENTE CHE VUOLE IL PREDOMINIO, che si insinua come un cancro, un cancro che ucciderà la sinistra sana di cui il paese ha necessità. E non è l'Islam, usato solo come una arma impropria.. I totalitarismi certo non sono solo rossi, inutile negarlo, ma sono tutti uguali : essi sono le sette quelli si, difatti dagli stati con regimi totalitari, non si esce impunemente, si muore se ci si prova, perché l’uomo non conta, la persona non conta, conta lo STATO ( leggi :le nomenklature) . Solo l’adesione ad idee integrali, totalitarie di destra o di sinistra , cioè l’adesione ad una RELIGIONE POLITICA può portare a tanta intolleranza ed odio addirittura contro i Cattolici, che ridotti a setta per definizione e suggestione, dovrebbero per forza nascondersi, tacere, magari ridursi nelle catacombe per non esprimere i veri concetti rivoluzionari che tutti temono : amore, rispetto, solidarietà, cultura, tradizioni, , insomma quei valori che debbono esser dileggiati per esser sostituiti con ” parole altre”, altri concetti, altri valori, alla faccia delle persone di buona volontà di destra o di sinistra. Spero di sbagliareio e spero che un domani nessuno debba pentirsi di aver pronunciato avventate parole di sterile odio. La critica è un dovere, ma anche il rispetto , la tolleranza e la onestà intellettuale sono doveri.
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