Firmato Renzo Piano il cubo in cemento armato stile Alcatraz lo abbattono non è funzionale |
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Scritto da Marista Urru | |||||||||
domenica 16 maggio 2010 | |||||||||
![]() In realtà non si capisce bene come avrebbe potuto servire allo bisogna questa casa definita radical autarchica, qualunque cosa voglia dire ciò, costituita da due cubi-scatola in cemento armato composti da due lati in vetro con portelloni e da altri due in solidissimo cemento. Bruttina senza scampo, con l'interno che ricorda un carcere, impressione accentuata dalle griglie che coprono le vetrate e dalle tubature dei servizi a vista. Chi sa quale bizzarro baco ideologico ha fatto pensare che i malati avrebbero imparato a vivere con il resto del mondo abitando nello squallore minimalista, a meno che viver lì sia tanto brutto come pare, da spingerli a fare ogni sforzo per guarire e fuggire. Se così fosse sarebbe una moderna interpretazione architettonica "firmata" della concezione antica dei manicomi lager, che Basaglia intendeva eliminare e che invece una certa intellighentia cerca da tempo di estendere a tutta la cittadinanza ( corviale a Roma ed altre cosette qua e là). Quello che poi all'atto pratico lascia basiti è lo scoprire che spesso questi maestri della architettura abitano case confortevoli, e niente affatto minimaliste, antiche ( spesso) o moderne, ma mai si trasferiscono nei lagher, ove alcuni meriterebbero di finire i loro giorni per sfruttamento della credulità popolare, almeno stando ai mostri in ferro o cemento con cui hanno abbrutito calli e Paesi, contrabbandati come arte. Tornando al cubo, ci spiega nel filmato un giovane Renzo Piano con tanto di barbone e sguardo ispirato, che la casa evolutiva si può restringere o allargare, visto che le griglie - vetrate scivolano facilmente, e poter modificare lo spazio è molto utile evidentemente per i malati di mente, che però almeno er la vetrata antistante non potranno usufruire della mirabile idea per evidenti impedimenti logistici ( un bel marciapiedi e poi la strada) Comunque dopo trenta anni la Asl si è svegliata ed ha scoperto che la casa , benché griffata, è inadatta allo scopo, verrà quindi abbattuta. Vi lascio immaginare gli alti lamenti e le tribolazioni: c'è gente che si dispera per la eventuale perdita di cotanta opera e che pretenderebbe che il Comune si facesse carico del peso delle scatolone traboccanti di obsoleta ideologia, definite anche unità abitative intelligenti, nelle quali l'intelligenza pare difficile da reperire, ma ci deve esser per forza! La Asl comunque della intelligenza evolutiva del casermone se ne infischia ed insiste: vuole qualcosa di funzionale, dice che ha deciso di costruire un moderno centro della salute, e noi tifiamo per questa soluzione, nella speranza che davvero i malati di mente possano ben presto usufruire di uno spazio funzionale e meno freddo ed impersonale e non di una inutile e certo costosa griffe in cemento e tubi in stile simil Alacatraz Il Comune interpellato dai disperati fans di Piano da parte sua apertamente afferma che di cotanta beltà " non saprebbero che farsene " tanto più che il problema più urgente è fare quadrare il bilancio. Chi sa se vincerà l'ideologia griffata o la razionalità di chi deve fornire servizi al cittadino e non opere griffate stralunate quanto inutili. Renzo Piano spiega la casa evolutiva
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