Il mondo dei colori e quello del non - colore : il mondo della Finanza |
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Scritto da Marista Urru | ||||||||
domenica 12 ottobre 2008 | ||||||||
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E’ una bellissima giornata qui in collina oggi si respira aria buona, aria di autunno. Il tepore del sole è mitigato dalla frizzante brezza che viene dal mare; mentre farfalle e pettirossi spiccano sui rami scuri, sui prati assolati, ciclamini discreti si scontrano col giallo solare e sfrontato dei fiori delle rughette selvatiche e del tarassaco, il tutto sapientemente attutito dal colore caldo delle foglie cadute, sono ammirata: nell'insieme insieme formano la giusta tavolozza di colori dell' autunno. Mentre ero pigramente seduta , mi è venuto spontaneo considerare quanto è bello un mondo siffatto, come di conseguenza noi i colori li usiamo un po’ ovunque. Persino in politica rappresentiamo i raggruppamenti ideologici con i colori: rosso, bianco, nero, verde, e sfumature derivate. Un po’ enfaticamente, mi son detta che il mondo è bello, e nel mondo tutto è colore! Il momento della esaltazione è passato presto, il pensiero è andato ad un mondo senza colore, mi son chiesta se esiste, e mi son risposta di si. Esiste eccome e lo abbiamo sotto gli occhi enorme e prepotente, insensibile e spesso crudele, : il mondo asettico , rigido e remoto della Finanza .Un mondo che non ha colori, come non ha e non può avere sentimenti. Pensate, in realtà non ha neanche una precisa coloritura politica, neanche uno straccio di colore fittizio, appiccicato a far bellezza e tendenza come ad altri capita, niente: i banchieri che ieri sono andati alle primarie a baciare la pantofola a Prodi, scommetteteci che oggi sarebbero pronti ove occorresse, a baciare qualunque altra pantofola di qualunque altro colore. I colori sono in fin dei conti la consolazione dei poveri cristi come noi, gettati da pupari consapevoli nell’eterno giochino destra/sinistra, rosso, bianco, verde , nero, sul palcoscenico della vita di tutti i giorni.
Il puparo, non ha colore, non deve avere e non ha passioni, egli è fuori dalla scena , egli è "sopra" la scena.
I veri poteri non si appassionano ai colori , sono per il non -
colore, essi vanno oltre perchè corrono dove il danaro insiema al
potere vanno.
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